Regione Toscana
Domande e risposte sull' Accordo di integrazione

Domande e risposte sull' Accordo di integrazione

Chi non deve firmare l’accordo?
Non devono firmare l'accordo le persone con malattie o con disabilità che:

  • limitano molto l'autosufficienza
  • rendono difficile imparare la lingua e la cultura

Queste malattie o disabilità devono essere dimostrate da un certificato fatto da una struttura sanitaria pubblica o da un medico convenzionato con il Servizio sanitario nazionale.

Inoltre l'accordo non viene firmato da:

  • minori non accompagnati, dati in affidamento o sottoposti a tutela, per i quali l'accordo è sostituito dall'aver concluso un progetto di integrazione sociale e civile;
  • vittime della tratta di persone, vittime di violenza o vittime di grave sfruttamento, per le quali l'accordo è sostituito dall'aver concluso un programma di assistenza ed integrazione sociale.

Quando il cittadino non comunitario firma l'Accordo cosa si impegna a fare?
Il cittadino non comunitario si impegna a:

  • imparare la lingua italiana ad un livello pari almeno al livello A2 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue
  • conoscere i principi fondamentali della Costituzione e delle istituzioni pubbliche italiane
  • conoscere la vita civile italiana e in particolare sanità, scuola, servizi sociali, lavoro
  • rispettare l’obbligo di mandare i figli a scuola
  • rispettare l'obbligo di pagare le tasse e i contributi
  • accettare e rispettare i principi della “Carta dei valori della cittadinanza e dell'integrazione”

Cosa si impegna a fare lo Stato?
Con l'Accordo lo Stato si impegna a:

  • assicurare i diritti fondamentali e la pari dignità sociale delle persone
  • aiutare i cittadini non comunitari a comprendere i principali contenuti della Costituzione e delle leggi italiane
  • controllare il rispetto delle leggi che proteggono il lavoratore dipendente e che garantiscono l'accesso ai servizi sanitari e alla scuola dell’obbligo
  • favorire l'inclusione della persona che ha firmato l’Accordo
  • offrire al cittadino non comunitario un corso non a pagamento di formazione civica e di informazione sulla vita in Italia

Cos'è il corso di formazione civica?
Il corso di formazione civica è un corso in cui vengono date informazioni su:

  • i principi fondamentali della Costituzione e le istituzioni pubbliche in Italia
  • la vita civile in Italia (sanità, scuola, servizi sociali, lavoro, obblighi fiscali)
  • i diritti e i doveri del cittadino non comunitario in Italia
  • possibilità e obblighi relativi al soggiorno
  • i diritti e doveri reciproci dei coniugi
  • i doveri dei genitori verso i figli per la legge italiana
  • le iniziative a sostegno del processo di inclusione del cittadino non comunitario
  • le leggi su salute e sicurezza sul lavoro

Il corso ha una durata di 10 ore e vengono usati materiali tradotti nella lingua indicata dalla persona o se ciò non è possibile in un’altra lingua conosciuta.

Quanto dura l'Accordo?
L'accordo dura 2 anni e può essere esteso per un altro anno.

Come si ottengono i crediti?
I crediti si ottengono:

  • frequentando corsi di lingua italiana e formazione civica presso i CPIA (Centri Provinciali per l'Istruzione gli Adulti) e superando un esame finale;

oppure:

  • presentando attestati o titoli che certifichino la conoscenza della lingua italiana a livello A2. Questi attestati o titoli devono essere rilasciati dagli enti riconosciuti dal ministero degli Affari Esteri e da quello dell'Istruzione, dell'università e della ricerca. Tali enti sono: Università degli Studi Roma Tre, Università per Stranieri di Perugia, Università per Stranieri di Siena, Società Dante Alighieri.

(vedi tabella dei crediti)

Come si perdono i crediti?
I crediti si perdono nei seguenti casi:

  • condanne penali anche con sentenza non definitiva
  • applicazione anche non definitiva di misure di sicurezza personali
  • multe per gravi irregolarità amministrative o tributarie

Chi non partecipa al corso di formazione civica e di informazione sulla vita in Italia perde 15 dei 16 crediti assegnati quando firma l’accordo.

Come avviene la verifica dell'accordo?
Un mese prima della scadenza dei 2 anni di durata dell'accordo la Prefettura fa la verifica dell'accordo.
La persona deve:

  • presentare i documenti che dimostrano i crediti acquisiti;
  • presentare i certificati che dimostrano l'iscrizione a scuola dei figli minori (se mancano questi certificati, dimostrare di aver provato a iscrivere i figli a scuola).

Se la persona non prova con documenti validi il proprio livello di conoscenza della lingua, della cultura civica e della vita civile italiana, può svolgere gratuitamente un test organizzato dalla Prefettura per dimostrare tale livello di conoscenza. Per svolgere questo test la persona deve prenotarsi gratuitamente tramite il sito https://accordointegrazione.dlci.interno.it, utilizzando utente e password fornite al momento della firma dell'accordo.

Come si conclude la verifica dell'accordo?
La verifica dell’accordo si conclude nei seguenti modi:

  • 30 o più crediti: accordo rispettato se la persona ha il livello A2 della conoscenza della lingua italiana parlata e il livello di sufficienza della conoscenza della cultura civica e della vita civile in Italia;
  • non sono stati conseguiti i livelli della conoscenza della lingua parlata, della cultura civica e della vita civile italiana: accordo prolungato di un anno. La persona dovrà sostenere il test di lingua e cultura civica italiana;
  • da 1 a 29 crediti: accordo prolungato di un anno. La persona dovrà sostenere il test di lingua e cultura civica italiana;
  • 0 crediti: permesso di soggiorno annullato. La persona avrà un provvedimento di espulsione.

L'accordo può essere sospeso?
La persona può chiedere che l'accordo sia sospeso o prolungato per motivi che non dipendono dalla persona o per motivi previsti dalla legge.

I motivi sono:

  • gravi motivi di salute da provare con certificato di una struttura sanitaria pubblica o di un medico convenzionato con il Servizio sanitario nazionale (SSN)
  • gravi motivi di famiglia
  • motivi di lavoro
  • frequenza di corsi o tirocini di formazione
  • aggiornamento o orientamento professionale
  • motivi di studio all'estero

I motivi sopra elencati devono essere provati con documenti validi.

La persona come può controllare la situazione aggiornata dell'Accordo?
La persona può controllare la situazione del proprio accordo tramite il sito http://accordointegrazione.dlci.interno.it
E' necessario registrarsi utilizzando utente e password fornite al momento della firma dell'accordo. Nello stesso modo è possibile aggiornare i dati sul proprio indirizzo.