Regione Toscana
norma

 
CENTRO PROVINCIALE PER L'ISTRUZIONE DEGLI ADULTI DI AREZZO  
ACCORDO 24 settembre 2014
  Accordo di rete tra i Centri Provinciali per l'Istruzione degli Adulti della Regione Toscana  
 


 
  urn:nir:centro.provinciale.istruzione.adulti.arezzo:accordo:2014-09-24;nir-1

 

L'anno duemilaquattordici, addì 24, del mese di Settembre, viene sottoscritto l'accordo di rete , a valere a tutti gli effetti di legge, sono presenti

Il dott. Alessandro Artini , nato a Arezzo (AR) il 19/06/1955, C.F. RTNLSN55H19A390B nella sua qualità di dirigente scolastico preposto all'Istituzione Scolastica C.P.I.A. di Arezzo;

La dott.ssa Manuela Becattelli , nata a Colle Val d'Elsa (SI) il 29/05/1955, C.F. BCTMNL55E69C847Z nella sua qualità di Dirigente Scolastico preposto all'Istituzione Scolastica C.P.I.A. Poggibonsi (SI)

La dott.ssa Giuseppina Cappellini nata a Prato (PO) il 17/07/1961, C.F. CPPGPP61L57G999Q nella sua qualità di Dirigente Scolastico preposto all'Istituzione Scolastica CPIA Prato (PO)

il Dott. Rolando Casamonti , nato a Varese (VA) il 30/01/1954, C.F. CSMRND54A30L682M nella sua qualità di Dirigente Scolastico del C.P.I.A. Campi Centro Nord (FI) con sede a Campi Bisenzio,

La dott.ssa Cristina Cosci nata a Pisa (PI) il 05/02/1952, c.f. CSCCST52B45G702R nella sua qualità di Dirigente Scolastico preposto all'Istituzione scolastica C.P.I.A Pontedera (PI),

La dott.ssa Elisabetta Giannelli , nata a Lucca (LU) il 02/08/1963, C.F. GNNLBT63M42E715C nella sua qualità di Dirigente Scolastico del C.P.I.A. Lucca con sede a S.Anna (LU),

Il dott. Maurizio Grassi , nato a Piombino (LI) il 13/07/1952, C.F. GRSMRZ52L13G687G nella sua qualità di Dirigente Scolastico preposto all'Istituzione scolastica C.P.I.A. Piombino (LI),

La dott.ssa Patrizia Matini nata a Santa Fiora GR il 19/06/1952, C.F. MTNPRZ 52H59I187O nella sua qualità di Dirigente Scolastico preposto all'Istituzione scolastica C.PI.A. Arcidosso (GR)

I Dirigenti Scolastici firmatari prendono atto che:

- l' art. 15 della L. n. 241 del 7 agosto 1990  prevede che le amministrazioni pubbliche possono concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune;

- l' art. 7 del D. P. R. 8 marzo 1999, n. 275  , prevede la facoltà per le istituzioni scolastiche di promuovere accordi di rete per il raggiungimento delle proprie finalità educative;

- a mente della stessa disposizione l'accordo può avere ad oggetto attività didattiche, di ricerca, di sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento; di amministrazione e contabilità, di acquisto di beni e di servizi, di organizzazione e di altre attività coerenti con le finalità istituzionali, nonché l'istituzione di laboratori finalizzati, tra l'altro, alla ricerca didattica e alla sperimentazione, alla documentazione di ricerche, esperienze e informazioni, alla formazione in servizio del personale scolastico, all'orientamento scolastico e professionale;

- l'art. 9 del DPR citato prevede che le Istituzioni Scolastiche, collegate in rete, possano svolgere attività in favore della popolazione adulta;

- l'art. 33 del D. I. dell'1. 02. 2001 n. 44 sub e) prevede l?adesione delle istituzioni scolastiche a reti di scuole;

- la Direttiva n° 22 del 6 febbraio 2001, in attuazione dell'accordo del 2 marzo 2000, individua nei Centri Territoriali i centri di servizio del sistema di istruzione deputati all'attuazione dell'offerta formativa;

- la Legge Regionale toscana 32/2003  "Testo unico della normativa della Regione Toscana in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro" riconosce il diritto all'apprendimento lungo tutto l'arco della vita quale fondamento necessario per il diritto allo studio e il diritto al lavoro;

- il D.P.R. 263/2012  indica le norme generali per la definizione dell'assetto organizzativo didattico dei Centri di Istruzione ivi compresi i Corsi serali;

- le Istituzioni scolastiche sedi dei Centri provinciali per l'istruzione degli adulti toscani hanno interesse a collaborare reciprocamente per l'attuazione di iniziative comuni afferenti all'ambito dell'Educazione degli Adulti;

- tale collaborazione è finalizzata alla migliore realizzazione della funzione dei Centri Provinciali per l'Istruzione degli Adulti quali centri di servizio del sistema di istruzione deputati all'attuazione dell'offerta formativa integrata;

CONVENGONO INOLTRE QUANTO SEGUE:

Art. 1

NORMA DI RINVIO

1. La premessa e gli allegati costituiscono parte integrante e sostanziale del presente accordo.

Art. 2

DEFINIZIONI

1. Per "istituzioni scolastiche aderenti e coinvolte nelle attività" si intendono i C.P.I.A. che sottoscrivono il presente accordo e quelli che vi aderiscono.

Art. 3

DENOMINAZIONE

1. E' istituito il collegamento in rete tra le istituzioni scolastiche sedi di riferimento amministrativo e didattico di Centri Provinciali per l'Istruzione degli Adulti che assume la denominazione di "Rete Toscana dei Centri Provinciali per l'Istruzione degli Adulti".

Art. 4

OGGETTO

1. La Rete intende porsi come uno degli strumenti per la realizzazione del diritto al sapere della popolazione adulta che, nel contesto sociale ed economico della Regione Toscana, si amplia fino a divenire diritto alla formazione per tutta la vita.

2. La Rete nasce dalla convinzione che il segmento istruzione, coordinandosi, potenzia maggiormente la propria vocazione a porsi come centro di servizi nell'ambito della strategia del "nuovo sistema integrato d'educazione degli adulti" previsto dall'Accordo Stato - Regioni, realizzando una progressiva sinergia tra il sistema scolastico e il sistema regionale della formazione professionale; il sistema dei servizi per l'impiego; le reti civiche delle iniziative per l'educazione degli adulti; le infrastrutture culturali; le imprese; le associazioni; l'Università.

3. La Rete si pone le finalità:

- di ampliare ed arricchire le offerte formative attraverso la previsione di percorsi di istruzione integrati con le Istituzioni Scolastiche Secondarie di 2° grado con annesse scuole serali;

- di realizzare azioni formative destinate alla popolazione carceraria;

- di esercitare un ruolo determinante nell?offrire opportunità di istruzione ai cittadini adulti e giovani, per l'acquisizione di conoscenze e di competenze funzionali di base e avanzate nei diversi campi tali da consentire loro il pieno esercizio del diritto di cittadinanza;

- di partecipare attivamente alla riorganizzazione e al potenziamento dell'educazione degli adulti, nell'ambito del sistema integrato di istruzione, formazione e lavoro promosso dalla Regione Toscana;

- di realizzare azioni formative finalizzate alle fasce deboli ed emarginate della Società, quale condizione indispensabile ad una loro integrazione e partecipazione sociale;

- integrare le iniziative e le politiche formative del territorio in collaborazione con altri soggetti Il presente accordo ha per oggetto la collaborazione fra i CPIA che vi aderiscono per la progettazione e la realizzazione, anche mediante istituzioni di laboratori, di attività, anche in forma integrata con altri operatori che agiscono nel campo dell'educazione degli adulti;

tali attività sono di tipo:

- didattiche;

- di ricerca, sperimentazione e sviluppo;

- di formazione e aggiornamento per il personale dei CPIA aderenti;

- di amministrazione e di contabilità;

- di acquisto di beni e servizi;

- di organizzazione;

- altre comunque coerenti con le finalità istituzionali;

- strumentali alle precedenti.

4. Inoltre, considerate anche le disposizioni della Regione Toscana, il presente accordo ha per oggetto:

- la collaborazione e la piena integrazione dei CPIA con il sistema locale, provinciale e regionale di educazione degli adulti;

- l'inserimento dei CPIA nella rete locale delle Agenzie formative operanti nel campo dell'educazione e dell?istruzione;

- lo studio e il rilascio di certificazioni e attestazioni utilizzabili ai fini del sistema dei crediti formativi e di istruzione;

- la collaborazione nella redazione dei Progetti pilota per l?integrazione dei sistemi formativi;

- la promozione di rapporti con i CRED (Centro Risorse Educative Didattiche) regionali, al fine di mettere in comune con esse, tramite appositi accordi, mezzi, competenze, strutture e risorse.

5. E ancora:

- stipulare accordi e convenzioni con Enti pubblici e privati operanti nel campo dell?educazione degli adulti;

- stabilire rapporti e promuovere accordi e convenzioni con gli interlocutori istituzionali, Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca nelle sue articolazioni centrali e periferiche; Regione Toscana ed EE.LL., ASL,...;

- aderire ad associazioni, nazionali o regionali, o ad altre forme organizzative operanti nell'ambito dell'educazione degli adulti;

- organizzare iniziative comuni con gli altri soggetti operanti nel campo dell'educazione e istruzione degli adulti per l'informazione e l'orientamento degli utenti rispetto alle diverse opportunità formative presenti sul territorio;

- elaborare progetti di area regionali, provinciali e subprovinciali, in collaborazione e integrazione con tutti i Soggetti interessati e nel pieno rispetto della normativa locale, provinciale e regionale di educazione degli adulti;

- coordinare e promuovere azioni per l?accesso al Fondo Sociale Europeo, il Fondo Europeo per l'Integrazione di Cittadini di Paesi terzi e comunque a Fondi esistenti.

Art. 5

DURATA

1. Il presente accordo ha valore a partire dall'anno scolastico 2014/2015, e precisamente dal momento della firma, e scadrà al termine dell'anno scolastico di riferimento e quindi il 31/08/2015. Non è ammesso il rinnovo tacito.

Art. 6

PROGETTAZIONE E GESTIONE DELLE ATTIVITA?

1. I CPIA aderenti al presente accordo individuano in concreto e volta per volta le attività oggetto della reciproca collaborazione fra quelle indicate nel precedente art. 4. A tal fine, dovrà essere predisposto, utilizzando il modello allegato al presente accordo (denominato "scheda tecnica"), un "progetto" nel quale siano individuate le attività da porre in essere e la finalità cui le stesse si indirizzano, con specificazione:

a) delle attività istruttorie e di gestione;

b) delle risorse professionali (interne o esterne) e della loro ripartizione fra i CPIA aderenti o coinvolti;

c) delle risorse finanziarie e della loro ripartizione fra i CPIA aderenti o coinvolti;

d) del CPIA incaricato della gestione delle attività amministrative e contabili;

e) delle eventuali attività di monitoraggio.

2. Le attività istruttorie comprendono tutte le attività di progettazione (di massima o esecutiva), di proposta, di acquisizione di informazioni o documentazione, di istruttoria vera e propria nell"ambito dei procedimenti di scelta del contraente ecc. Le attività di gestione comprendono le attività di attuazione tecnico-professionale e le attività di attuazione amministrativa. Le attività di gestione amministrativa comprendono sia le attività deliberative che le attività meramente esecutive.

3. Il progetto di cui al presente articolo deve essere approvato dalla conferenza dei dirigenti scolastici di cui all'art. 7 nonché, ove siano coinvolte materie rientranti nell'ambito della competenza degli organi collegiali (Collegio dei docenti e Consiglio d'Istituto) delle singole istituzioni scolastiche, anche dai competenti organi delle istituzioni scolastiche - sedi di riferimento amministrativo e didattico del Centri Provinciali per l'Istruzione degli Adulti - aderenti e coinvolte dall'attività oggetto del progetto.

Art. 7

CONFERENZA DEI DIRIGENTI SCOLASTICI

1. I dirigenti scolastici delle istituzioni scolastiche sedi dei Centri Provinciali per l'Istruzione degli Adulti aderenti si riuniscono periodicamente al fine di:

a) determinare l'ammontare di un fondo spese annuale per il generale funzionamento amministrativo della "rete" e la ripartizione dello stesso fra i CPIA aderenti, individuando il CPIA cui affidare la gestione amministrativo contabile dello stesso e la necessaria attività di segreteria;

b) individuare le attività che saranno oggetto dei progetti di cui all'art. 6 e pianificare le attività di progettazione;

c) individuare il CPIA incaricato della progettazione di cui all'art. 6;

d) approvare i progetti di cui all'art. 6;

e) provvedere al coordinamento complessivo delle attività progettate ed approvate

f) decidere in ordine al recesso dei CPIA aderenti;

g) adottare ogni determinazione rientrante nell'autonoma competenza di gestione del dirigente scolastico, che risulti necessaria all'attuazione dei progetti di cui all'art. 6;

h) adottare ogni altra determinazione, previa acquisizione delle deliberazioni degli organi collegiali competenti, se necessarie.

2. La conferenza dei Dirigenti Scolastici opera come conferenza di servizi ai sensi dell' art. 14 della L. 7 agosto 1990, n. 241  e successive modificazioni ed integrazioni.

3. La conferenza dei dirigenti scolastici è convocata dal Dirigente Scolastico Coordinatore. Essa è convocata altresì da ogni altro dirigente scolastico che ne indichi espressamente il motivo. Le determinazioni in materia di attività oggetto dei progetti di cui all'art. 6 sono adottate all'unanimità dei dirigenti scolastici i cui CPIA sono coinvolti dai progetti stessi. Le determinazioni in materia di ammissione o recesso dallo stesso sono adottate all'unanimità dei dirigenti scolastici dei CPIA aderenti.

Art. 8

FINANZIAMENTO E GESTIONE AMMINISTRATIVO ? CONTABILE

1. I progetti di cui all'art. 6, nell'individuazione delle risorse finanziarie e nella ripartizione delle stesse fra i CPIA coinvolti, specificano il CPIA incaricato della gestione delle attività amministrative e contabili. La gestione amministrativo-contabile avverrà nelle forme e con le modalità previste dall' art. 8, D. P. R. 20 aprile 1994, n. 367  e dai disposti del D. I. 1° febbraio 2001, n. 44.

2. Il CPIA incaricato porrà in essere, attraverso i propri uffici, tutte le attività istruttorie necessarie, ivi comprese quelle afferenti ai procedimenti di scelta del contraente. Le attività di gestione amministrativa di tipo deliberativo vengono adottate secondo le modalità richiamate nell'art. 7, lett. f) e g).

3. La gestione amministrativo-contabile è oggetto di analitica rendicontazione, parziale e/o finale, secondo le scadenze individuate nel progetto. La destinazione di eventuali saldi attivi è determinata dalla conferenza dei dirigenti scolastici secondo le modalità richiamate nell'art. 7, lett. f) e g). Allo stesso modo è amministrato il fondo spese annuale per il generale funzionamento amministrativo della "Rete" da parte del CPIA a ciò incaricato, che è tenuto ad una rendicontazione annuale. In ogni momento, comunque, gli organi dei CPIA possono esercitare il diritto di accesso ai relativi atti.

Art. 9

UTILIZZAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE

1. I progetti di cui all'art. 6, nell'individuazione delle risorse professionali interne, specificano la distribuzione delle attività tecnico - professionali fra il personale docente dei CPIA coinvolti. Laddove la contrattazione collettiva lo preveda e nel rispetto dei limiti di tali previsioni, i progetti di cui all'art. 6 possono prevedere lo scambio di docenti fra i CPIA coinvolti dai progetti stessi.

2. Lo scambio ha durata strettamente limitata alla realizzazione del progetto. Esso può avvenire solo fra docenti che abbiano uno stato giuridico omogeneo e previa acquisizione di consenso da parte dei docenti coinvolti. In difetto di specifiche disposizioni della contrattazione collettiva, è ammesso, ove occorra, il ricorso alle collaborazioni plurime di cui all'art. 27 del CCNL 26 maggio 1999.



ALLEGATI:  
- Allegato   -

 

All. - Scheda tecnica

SCHEDA TECNICA

Progetto:

descrizione e finalità

INDIVIDUAZIONE DELLE ATTIVITA?: descrizione e finalità delle attività previste

a) SPECIFICAZIONE (in relazione al contenuto) come:

- attività tecnico-professionali (attività a contenuto didattico, educativo, di ricerca ecc.)

- attività amministrative

b) ULTERIORE SPECIFICAZIONE ( in relazione al rilievo preparatorio o deliberativo o di verifica e controllo strumentale ) come:

- attività istruttorie

- attività di gestione

- attività di monitoraggio RISORSE PROFESSIONALI

a) SPECIFICAZIONE come: personale interno personale esterno

b) ULTERIORE SPECIFICAZIONE come: personale tecnico (docenti; esperti di ...) personale amministrativo

c) RIPARTIZIONE fra i CPIA aderenti o coinvolti RISORSE FINANZIARIE

a) ammontare e loro provenienza

b) ripartizione fra i CPIA aderenti o coinvolti INCARICHI AI CTP

a) incarico di gestione delle attività amministrativo-contabili

b) (eventuale) previsione di delega di firma per i contratti da stipulare per l?attuazione del progetto al dirigente scolastico del CPIA sub a) art. 7.

c) incarico di coordinamento (tecnico) del progetto d) incarico di monitoraggio.