Regione Toscana
norma

 
MINISTERO DELLA SOLIDARIETA' SOCIALE  
CIRCOLARE 29 dicembre 2006, n. 36
  Oggetto: Ripartizione territoriale delle quote inutilizzate per lavoro subordinato non stagionale di cui al DPCM del 15.02.2006  concernente flussi d'ingresso per lavoratori extracomunitari per l'anno 2006.  
 


 
  urn:nir:ministero.solidarieta.sociale:circolare:2006-12-29;36


 

Nella riunione interministeriale tenutasi in data 21 dicembre 2006 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per il coordinamento amministrativo - Ufficio per la fattibilità della concertazione amministrativa e del monitoraggio, è stato stabilito di procedere alla riassegnazione delle quote di ingresso di lavoratori extracomunitari non stagionali fissate con D.P.C.M. del 15.02.2006  e rimaste inutilizzate, avvalendosi della disposizione di cui all' articolo 8 del medesimo D.P.C.M. Del 15.02.2006  .

Pertanto, ad integrazione di quanto stabilito con circolare n. 7 del 07.03.2006  , in virtù del loro mancato utilizzo si procede all'assegnazione di 3.500 quote tra quelle disponibili presso questa Amministrazione per "Grandi Opere" e per "Progetti speciali di selezione e formazione all'estero"; ad una distribuzione di 5.200 quote tra quelle originariamente non ripartite a livello regionale; ad una redistribuzione di 100 quote (appartenenti alle cosiddette nazionalità privilegiate) tra quelle originariamente ripartite a livello regionale e successivamente restituite all'Amministrazione Centrale dalle Direzioni Regionali del Lavoro.

Tenuto conto dell'ammontare complessivo delle quote disponibili, pari a 8.800, si determina una ripartizione territoriale con riferimento a:

A) 1.600 ingressi riservati alle "nazionalità privilegiate", di cui

200 albanesi

300 tunisini

100 marocchini

377 egiziani

50 filippini

300 moldavi

50 srilankesi

216 ghanesi

7 nigeriani

B) 7.200 ingressi previsti per le cosiddette "altre nazionalità", di cui

2.000 ingressi riservati ai seguenti settori

- 1.000 lavoro domestico e assistenza alla persona

- 500 settore edile

- 450 altri settori produttivi

- 50 conversione studio in lavoro

2.300 ingressi riservati alla pesca marittima

1.500 ingressi riservati alla formazione all'estero

1.400 ingressi riservati a futuri accordi di cooperazione

Nell'ambito delle 7.200 quote complessive per altre nazionalità di cui alla lettera B), in aggiunta alle 2.000 quote già suddivise per settori, le 2.300 quote d'ingresso riservate alla pesca marittima, le 1.500 quote d'ingresso riservate alla formazione all'estero e le 1.400 quote d'ingresso riservate a futuri accordi di cooperazione, per un totale di 5.200 quote d'ingresso, vengono ripartite a livello territoriale nella misura aggiuntiva di 3.000 quote d'ingresso per lavoro domestico e assistenza alla personale e nella misura aggiuntiva di 2.200 quote d'ingresso per altri settori produttivi.

In base ai dati relativi al fabbisogno di quote a livello provinciale, calcolato sull'ultima rilevazione (aggiornata al 13.12.2006) fatta pervenire da Poste Italiane s.p.a. sulle richieste di nulla osta al lavoro presentate agli sportelli unici per l'immigrazione entro il 21.07.2006, si attua la ripartizione territoriale delle 1.600 quote di cui alla lettera A) e delle 7.200 quote di cui alla lettera B) nei termini indicati rispettivamente nella Tabella 1 e nella Tabella 2 di cui all'allegato.

Le Direzioni Regionali del Lavoro interessate dalla presente ripartizione territoriale provvederanno nel più breve tempo possibile alle conseguenti determinazioni necessarie per assicurare la corretta distribuzione delle quote nei riguardi degli uffici provinciali di rispettiva appartenenza, provvedendo anche tramite il sistema SILEN all'aggiornamento dei dati relativi alle quote effettivamente assegnate.

Si ritiene opportuno segnalare che dal 1° gennaio 2007 la Romania e la Bulgaria entrano a far parte dell'Unione Europea. Pertanto, i cittadini provenienti da tali Paesi non possono più essere inseriti nei flussi dei lavoratori extracomunitari e le quote corrispondenti alle richieste di nulla osta al lavoro per rumeni e bulgari possono essere utilizzate dalle Direzioni Provinciali del Lavoro per altre richieste di nulla osta al lavoro riguardanti lavoratori extracomunitari presentate agli sportelli unici per l'immigrazione nei termini già indicati.

In considerazione dell'ulteriore disponibilità di quote, così come dell'esigenza di corrispondere nel più breve tempo possibile alle richieste di nulla osta al lavoro, nel ricordare anche in questa circostanza quanto già disposto nelle direttive congiunte del Ministro dell'Interno e del Ministro della Solidarietà Sociale emanate in data 24.10.2006 in merito allo snellimento delle procedure, sottolineando in particolare il valore dell'autocertificazione e la necessità di limitare quanto più è possibile le richieste di integrazione di documenti, si invitano gli uffici a procedere con la massima celerità all'esame ed alla validazione delle pratiche.

Infine, si ritiene opportuno richiamare quanto stabilito dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15  , concernente modifiche ed integrazioni alla legge 7 agosto 1990, n. 241  , concernenti norme generali sull'azione amministrativa, con particolare riferimento all'uso della telematica ed alle comunicazioni di motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza prima della formale adozione di un provvedimento negativo.

 

IL DIRETTORE GENERALE: Giuseppe Maurizio Silveri