Regione Toscana
norma

 
MINISTERO DELL'ISTRUZIONE DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA  
CIRCOLARE 15 maggio 2012, n. 44
  OGGETTO: Contratto Collettivo Integrativo Nazionale sui criteri di attribuzione delle risorse per le scuole collocate in aree a rischio , con forte processo immigratorio e contro la dispersione scolastica per l'anno scolastico 2012/2013 - Esercizio Finanziario 2012.  
 


 
  urn:nir:ministero.istruzione.universita.ricerca:circolare:2012-05-15;44

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali - LORO SEDI

Al Direttore Generale per la Politica Finanziaria e per il Bilancio - SEDE

e, p.c. Al Capo del Dipartimento per l'Istruzione - SEDE

Agli Intendenti e ai Sovrintendenti scolastici delle Province autonome di Trento e Bolzano e della Regione Val d'Aosta - LORO SEDI


 

In data 4 aprile 2012 questo Ministero ha sottoscritto con le OO.SS. aventi titolo l'ipotesi di contratto integrativo nazionale, che si allega alla presente, finalizzato a stabilire i criteri e i parametri di attribuzione delle risorse per le scuole collocate in aree a rischio educativo e a forte processo immigratorio e per contrastare la dispersione scolastica e l'emarginazione sociale, così come previsto dal vigente CCNL 2006/2009 (art. 9, comma 2, lettera d).

Nel corso della contrattazione sono stati attentamente esaminati gli esiti del monitoraggio predisposto dalla scrivente Direzione Generale, relativo ai progetti approvati e finanziati per l'anno scolastico 2011/2012. Le parti sindacali intervenute hanno rilevato, in proposito, la carenza di dati relativi ad alcuni Uffici Scolastici Regionali, peraltro già sollecitati dalla scrivente Direzione Generale, e nel contempo la necessità che gli stessi procedano rapidamente ad integrare i dati di loro pertinenza relativi alle azioni e ai progetti realizzati nell'a.s. 2011/2012, per dare completezza al monitoraggio effettuato. La scrivente Direzione ha assicurato la presa in carico di tale richiesta del cui completamento si è impegnata a darne comunicazione alle OO.SS. Si invitano, pertanto, gli UU.SS.RR. che non avessero ancora provveduto, a trasmettere l'esito del monitoraggio realizzato e, in particolare, la scheda, allegato B_Sintesi, allegata alla C.M. n. 67/2011  .

Il monitoraggio dei dati ha fatto riscontrare, da un lato, la rispondenza dei progetti ai criteri sottoscritti a livello nazionale, ma allo stesso tempo, la flessibilità di utilizzo delle risorse, adattate alle situazioni locali e alle problematiche che in ciascun territorio presentano profili di particolare urgenza. E' stata, ad esempio, sottolineata l'attenzione che alcuni territori hanno riservato agli interventi riguardanti fasce di alunni con particolari problematiche, come i nomadi e gli studenti in istruzione domiciliare. Tale elastica declinazione delle varie fasce di disagio è stata giudicata positivamente. E' stata, altresì, sottolineata la validità di questo istituto contrattuale che, in un momento di difficoltà quale quello che oggi attraversiamo, consente di realizzare interventi significativi e aggiuntivi a sostegno delle fasce di alunni che presentano forti difficoltà nello sviluppo dell'identità e dell'apprendimento, a causa di carenze personali o familiari o sociali di vario tipo.

Anche questo rinnovo contrattuale avviene, come è noto, in regime di blocco dei contratti nazionali di lavoro, previsto fino al 2014. Pertanto, dopo la presentazione degli esiti del monitoraggio, le parti hanno espresso unitariamente la volontà di mantenere i criteri già adottati e autorizzare la prosecuzione delle attività progettate dalle scuole sulla base dell'ammontare delle risorse nella stessa misura assegnata a ciascun Ufficio Scolastico Regionale nell'anno scolastico 2011/2012. Sono stati, perciò, confermati anche per l'anno scolastico 2012/2013 i medesimi criteri di riparto della complessiva somma di €. 53.195.060,00 ( cinquantatremilionicentonovantacinquesessanta,00), ma nello stesso tempo è stata da tutti ribadita l'importanza di proseguire il monitoraggio delle azioni e il controllo sia relativo al flusso delle risorse sia alle modalità di realizzazione delle azioni e degli esiti, riferiti proprio al target di alunni che tali progetti intendono prendere in carico e sostenere. Il fenomeno della dispersione scolastica rimane, infatti, un problema rilevante nel nostro Paese e con sfaccettature diverse a seconda dei territori e delle caratteristiche che ciascuno presenta.

Attualmente, come è noto, il tasso medio di dispersione scolastica nel nostro Paese è del 19,2% con punte molto più elevate in alcuni territori, che presentano forti criticità a livello socio-economico.

L'Unione Europea, consapevole della rilevanza di tale problema rispetto all?obiettivo di sviluppo di un' "Europa della conoscenza", nel giugno 2011 ha emesso una specifica "Raccomandazione" sull'abbandono scolastico e sugli effetti devastanti che esso ha sullo sviluppo economico e sociale di ogni Stato, nonché sullo sviluppo della singola persona, richiamando l'attenzione di tutti gli Stati membri sull'urgenza di specifiche iniziative interne, finalizzate a diminuire i tassi di dispersione scolastica, al fine di raggiungere il traguardo fissato nella strategia "Europa 2020", cioè di un tasso di dispersione al 10% per ciascun Paese dell'UE.

Proprio per consentire interventi più coerenti ed efficaci in proposito, la scrivente Direzione Generale ha condiviso con la D.G. Sistemi Informativi l'esigenza di un aggiornamento dei dati relativi ai tassi di dispersione scolastica e di abbandono, rimarcando la necessità di un ampliamento dei parametri di osservazione, a cominciare dall'attenzione da riservare ai dati riguardanti l'irregolarità della frequenza scolastica, a partire dalla scuola primaria. Infatti, come è declinato nel Piano Nazionale Orientamento, di cui alle CC.MM. n. 43/2009 e n. 29/2012, lo sviluppo futuro della carriera scolastica di ogni persona si determina e si prefigura già a partire dai primi anni di scolarizzazione. Massima attenzione deve essere rivolta dai docenti alla scuola primaria e ai modelli di comportamento degli alunni, in quanto essi sono spesso predittivi rispetto alla futura carriera scolastica e a futuri abbandoni, che si determinano solitamente a partire dai primi anni della scuola secondaria di 2° grado. Riflettendo su questo statuto contrattuale e su ciò che lo ha determinato, non si può non riconoscere la significatività e pertinenza di tale scelta e della specifica finalizzazione, mirata ad affrontare il grave fenomeno della dispersione e del disagio in tutte le sue forme e manifestazioni. L'art. 9 richiama e unifica le aree a rischio e quelle a forte processo immigratorio: oggi non si può non riconoscere che esse sono due facce di un medesimo problema, che racchiudono all'interno fenomeni quali dispersione, abbandono, disagio, ritardo scolastico, scarse competenze, demotivazione, etc.

Proprio sulla base di questa considerazione condivisa, le parti coinvolte hanno sottolineato con forza l'importanza di un monitoraggio ancor più attento e approfondito dei progetti, a livello nazionale e a livello regionale, di un raccordo accurato tra il livello nazionale e i livelli territoriali. A ben riflettere, un attento monitoraggio degli esiti degli interventi effettuati sugli studenti consentirebbe, senza dubbio, di riflettere meglio su questo istituto contrattuale , di rilevarne le criticità e l'opportunità di eventuali modifiche e aggiustamenti, finalizzati al miglioramento dell'offerta stessa. Le risorse finanziarie attribuite con l'art. 9 del CCNL Scuola sono importanti e richiedono da parte degli UU.SS.RR. un'attenzione mirata ad ottimizzarne sia l'utilizzo rispetto alle indicazioni che vengono dal contratto nazionale, sia la coerenza rispetto alla prevenzione e al contrasto della dispersione e del disagio.

Come convenuto, le risorse finanziarie disponibili per l'anno scolastico 2012/2013 (E.F. 2012), pari a €. 53.195.060,00, sono state ripartite fra gli UU.SS.RR., secondo l'allegata tabella, parte integrante del Contratto Integrativo Nazionale e della circolare, redatta sulla base dei criteri sopra richiamati. Sulla base delle risorse spettanti, ciascun USR procederà immediatamente ad attivare le procedure per la successiva fase di contrattazione integrativa regionale e, anche prima della sottoscrizione definitiva dell'accordo, inviterà le scuole a formulare i propri progetti che, come di consueto, saranno oggetto di valutazione, approvazione e finanziamento da parte delle SS.LL. e di apposite commissioni di valutazione, nel limite delle risorse assegnate.

Si rinnova l'invito a creare le condizioni per un raccordo efficace con gli Enti Locali, che potranno contribuire finanziariamente allo sviluppo dei progetti, considerate le loro specifiche competenze istituzionali nelle aree della contrattazione. Infine, si ribadisce l'opportunità che gli UU.SS.RR. rivolgano un'attenzione profonda verso tale istituto contrattuale, affinchè l'utilizzo e la finalizzazione delle risorse sia sempre mirata all'interesse dello studente e del suo successo scolastico e formativo. A tal proposito, si invitano le SS.LL. a mettere in atto azioni di monitoraggio continuative ed accurate, finalizzate non solo a verificare i dettagli quantitativi delle risorse impiegate, quanto soprattutto la coerenza delle azioni proposte con i profili dell'istituto contrattuale, nonché la congruità dell'investimento professionale di ciascuna scuola per il buon esito dei progetti, in termini sia di successo scolastico e formativo degli studenti coinvolti, sia di innovazione in relazione a metodi, flessibilità organizzativa, didattica, curricolare, relazionale, utilizzo di strumenti e nuove tecnologie. Tali elementi sono fondamentali sia a livello nazionale sia a livello regionale per acquisire elementi utili a valutare la congruità delle azioni realizzate in rapporto alle finalità di sistema perseguite. Si ribadisce, di conseguenza, l'opportunità che le azioni formative aggiuntive, destinate alle fasce di studenti particolarmente disagiati e svantaggiati, l'opportunità siano collocate in orario extracurricolare, che utilizzino modelli formativi diversi dal tradizionale modello di apprendimento utilizzato nella scuola tradizionale, che privilegino attività laboratoriali, a partire da problemi sentiti e vissuti dagli studenti e che colleghino la scuola con la realtà territoriale e le sue criticità.

La tempistica degli adempimenti attuativi è quella indicata nell'Accordo nazionale e di seguito ripresa e contestualizzata.

Contrattazioni integrative regionali: criteri e tempistica

La contrattazione nazionale ha convenuto sulla necessità di una rigorosa tempistica, che intreccia il livello nazionale e quello regionale, al fine di rendere coerenti la fase di attribuzione delle risorse finanziarie con la fase di assegnazione delle stesse alle scuole e con la realizzazione dei progetti in coerenza con i tempi della programmazione didattica. Come è noto, il comma 2 dell'art. 9 del vigente C.C.N.L. - Comparto Scuola, dispone che ogni Direttore Generale regionale stipuli apposito contratto integrativo con le Organizzazioni Sindacali firmatarie del C.C.N.L. al fine di definire i criteri di utilizzo da parte delle scuole del fondo accreditato da questo Ministero, la durata dei progetti, gli obiettivi delle azioni nell'ottica della prevenzione del disagio e della lotta all'emarginazione scolastica, nonché i sistemi individuati di rilevazione e monitoraggio dei risultati da comunicare alla scrivente e alle Organizzazioni Sindacali medesime.

Al fine di garantire l'efficacia delle misure e degli interventi concordati, si raccomanda alle SS.LL. di procedere rapidamente all'avvio della contrattazione per la stipula dei contratti integrativi regionali con le OO.SS., i quali saranno definitivamente sottoscritti all'esito della procedura di certificazione del contratto integrativo nazionale, comunque entro la data del 20 giugno 2012. Contestualmente le SS.LL. comunicheranno alle scuole l'avvio delle procedure di presentazione dei progetti. Gli organismi, commissioni o comitati regionali, che le SS.LL. incaricheranno di selezionare e valutare i progetti presentati dalle scuole, provvederanno a definire gli elenchi delle scuole e dei progetti finanziabili, in relazione alle risorse disponibili per l'art. 9 e ad altre risorse eventualmente intervenute, sulla base dei criteri e delle priorità individuati nel territorio, e a dare comunicazione a ciascuna scuola beneficiaria dell'importo assegnato entro il 31 luglio 2012, in tempi compatibili con l'avvio della programmazione educativa per l'anno scolastico 2012/2013. Gli elenchi definitivi e approvati, contenenti nominativi, codici e importi delle scuole beneficiarie saranno inseriti tramite apposita procedura online a cura di ciascun USR, a garanzia dell'esattezza dei codici inseriti, al fine di consentire alla D.G. per il Bilancio e la Politica finanziaria, di emettere i mandati ed erogare le risorse finanziarie alle scuole selezionate senza errori o ritardi.

Le SS.LL. medesime, conclusa la contrattazione integrativa regionale, vorranno trasmettere all'Ufficio scrivente il relativo atto negoziale per l'acquisizione di ogni utile notizia a sostegno della sollecita attuazione dei progetti e per l'andamento dei connessi adempimenti di monitoraggio e valutazione finale. Alla contrattazione andranno allegati:

1. l'elenco delle scuole finanziate definito al termine della procedura di valutazione dei progetti presentati, secondo la scheda allegata (2012_Elenco scuole finanziate e non), in formato excel e non pdf,

2. la scheda riassuntiva regionale (Tabella B_Scheda sintesi regionale),

3. la relazione finale sulle azioni realizzate per l'anno scolastico 2011/2012, che espliciti tutti gli aspetti elencati e ripresi dalla scheda B di sintesi regionale.

Si sottolinea, inoltre, l'opportunità che le azioni progettuali da finanziare attribuiscano particolare attenzione ai seguenti elementi:

- progetti integrati nel Piano dell'Offerta Formativa di ciascuna scuola coinvolta e piena consapevolezza e responsabilizzazione del corpo docente rispetto a tale impegno e al perseguimento degli obiettivi assunti,

- attenta analisi dei bisogni del territorio e degli alunni e attenzione al processo educativo nel rispetto delle modalità di apprendimento di ogni studente,

- progetti riferiti a tutte le fasce di studenti che presentano difficoltà a livello individuale, familiare e sociale: attenzione prioritaria agli studenti a rischio di dispersione e di abbandono per qualsivoglia ragione, ai nomadi, agli studenti malati in ospedale e/o a domicilio e agli studenti di recente immigrazione non italofoni.

Per tutti gli studenti in difficoltà i docenti sapranno individuare i percorsi più efficaci per rinforzare la motivazione allo studio, per colmare le lacune, per stimolare i loro interessi anche attraverso modelli e strumenti di apprendimento più vicini alla sensibilità e alle attitudini di questi alunni,

- ricerca del coinvolgimento attivo di tutte le componenti scolastiche nelle azioni progettate, con particolare attenzione per i genitori e gli altri Soggetti territoriali, nell'intento di realizzare una reale "alleanza educativa" con essi,

- piena coerenza di questi progetti con il curricolo della classe e pieno raccordo tra tutte le discipline del curricolo,

- utilizzo di una didattica coinvolgente e a carattere laboratoriale, che favorisca il ruolo attivo dello studente e un apprendimento per scoperta, affrontando problemi e compiti avvertiti dallo studente come significativi per il contesto in cui vive e per la propria storia personale,

- attenzione alla documentazione dei processi e dei percorsi nell'intento di diffondere e migliorare azioni positive.

Si raccomanda, infine, a codesti UU.SS.RR. di curare particolarmente l'individuazione e la raccolta di pratiche di eccellenza o di innovazione coerenti con l'istituto dell'art. 9, al fine di individuare a livello nazionale modelli diversi e differenziati nell'affrontare le varie tipologie di disagio, da trasmettere all'Ufficio scrivente, insieme con la documentazione sopra elencata. E' chiaro che, per riuscire in tale proposito, resta centrale e prioritaria l'esigenza che ogni USR metta in atto un serio monitoraggio sulle azioni finanziate e sui modelli di realizzazione delle stesse da parte delle scuole.

Risorse finanziarie

Anche per il corrente anno scolastico, secondo quanto disposto dall' articolo 1, comma 601, della legge 27 dicembre 2006, n. 296  (legge finanziaria 2007), le rimesse finanziarie saranno effettuate direttamente dalla Direzione Generale per la Politica Finanziaria e per il Bilancio. Le risorse finanziarie di cui trattasi, relative all'anno scolastico 2011/2012, saranno attribuite direttamente alle istituzioni scolastiche, i cui progetti risultino approvati, nell'ambito dei finanziamenti complessivi ripartiti tra gli Uffici Scolastici Regionali, secondo gli importi riportati nell'annessa tabella, di seguito riportata, ed inseriti online secondo procedura diretta.

Si rammenta che la quota di finanziamento, disponibile per ogni regione ed assegnata, a seguito di ripartizione, ai singoli istituti scolastici, è da considerarsi comprensiva degli oneri a carico dello Stato.

Il contratto integrativo regionale e le schede A, B corredate dalla relazione finale sulle attività realizzate, nonché ogni ulteriore documentazione ritenuta significativa, andranno trasmesse alla scrivente Direzione, entro e non oltre il 31 luglio 2012, all'indirizzo che segue: speranzina.ferraro@istruzione.it Successiva comunicazione verrà inviata circa le modalità e i tempi dell'inserimento online dei codici delle scuole assegnatarie delle risorse finanziarie.

Si ringrazia per la consueta fattiva collaborazione.

 

IL DIRETTORE GENERALE Giovanna BODA



ALLEGATI:  
- Allegato   -

 

TABELLA RISORSE FINANZIARIE

Art. 9 CCNL 2006/2009 - COMPARTO SCUOLA Misure incentivanti per progetti relativi alle aree a rischio a forte processo immigratorio e contro la dispersione scolastica A.S. 2012/2013 - E.F. 2012

UU.SS.RR. IMPORTO IN EURO
PIEMONTE2.675.069
LOMBARDIA6.323.872
VENETO3.227.137
FRIULI VENEZIA GIULIA761.675
LIGURIA978.923
EMILIA ROMAGNA3.039.514
TOSCANA2.168.444
UMBRIA730.713
MARCHE1.284.620
LAZIO3.248.423
ABRUZZO1.219.939
MOLISE344.534
CAMPANIA8.773.794
PUGLIA5.306.240
BASILICATA985.245
CALABRIA3.077.981
SICILIA7.206.405
SARDEGNA1.842.532
TOTALE EURO 53.195.060