Regione Toscana
norma

 
MINISTERO DELL'INTERNO  
CIRCOLARE 30 ottobre 2012, n. 5426
  Oggetto: Emergenza Nord Africa - Procedura informatizzata "Vestanet C3 - gestione Nord Africa".  
 


 
  urn:nir:ministero.interno:circolare:2012-10-30;5426

Ai Presidenti delle Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione territoriale - Loro Sedi

Ai Presidenti delle sezioni in sede distaccata delle Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale - Bologna - Firenze - Mineo - Verona

e, p.c. Al Capo del Dipartimento della Protezione Civile - Roma

Al Ministero dell'Interno - Roma

Al Dipartimento della P.S - Roma

Al Capo del Dipartimento delle Libertà Civili e l'immigrazione - Roma


 

Lo scorso 26 settembre è stata sancita in sede di Conferenza Unificata, l'intesa sul "Documento di indirizzo per il superamento dell'emergenza Nord Africa", nel quale, tra l'altro, si è posta l'esigenza di definire la posizione degli stranieri in accoglienza che, pur non essendo di origine libica, sono giunti in Italia da tale territorio ove si erano stabiliti in tempi più o meno risalenti e dal quale sono stati costretti a fuggire per gli eventi bellici ivi sviluppatisi.

La cennata esigenza - anche alla luce delle determinazioni assunte dal Tavolo nazionale di coordinamento tenutosi il 3 ottobre c.a. per dare attuazione all'anzidetto indirizzo - non può non coinvolgere il ruolo e le competenze delle Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale.

Queste ultime, difatti - come ampiamente illustrato nella riunione tenutasi presso questo Ministero il 17 ottobre scorso con le SS.LL., alla presenza del Ministro dell'Interno, del sottosegretario con delega all'immigrazione e del Capo Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione - sono chiamate, da un lato, relativamente alle domande ancora da esaminare, a prendere in considerazione - ove difettino i requisiti per il riconoscimento della protezione internazionale - le rilevanti esigenze umanitarie connesse alla recisione dei legami con il paese d'origine e alla perdurante instabilità della situazione libica; dall'altro, a rivalutare nella cennata ottica i dinieghi già disposti.

Sotto tale ultimo profilo, è stato già partecipato alle SS.LL., nella cennata riunione del 17 ottobre, che il Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione ha messo a punto, d'intesa con il Dipartimento della Pubblica Sicurezza - Direzione centrale dell'immigrazione e della polizia delle frontiere, una procedura informatizzata denominata "Vestanet C/3 - Gestione emergenza Nord Africa" attraverso cui, su impulso dello straniero interessato, le Questure "ripropongono" on line alla Commissione territoriale competente il modello C/3.

Gli aspetti informatici della procedura sono illustrati nel manuale utente che può essere visualizzato e scaricato dall'applicativo VESTANET, nella sezione "Manuali".

In questa sede si ritiene, invece, di dover puntualizzare quanto segue:

- il modello C/3 sarà riproposto col medesimo numero identificativo, ma contraddistinto da un "flag", sicchè le Commissioni territoriali potranno, ictu oculi, rilevare dal sistema che esso riguarda una richiesta di asilo già oggetto di diniego;

- l'individuazione degli stranieri titolati ad accedere alla procedura verrà effettuata dalle Questure in collaborazione con i Soggetti attuatori;

- al fine di contenere i riflessi che dalle procedure in esame scaturiranno in termini di carichi di lavoro per le Commissioni territoriali, è previsto che lo straniero interessato, in sede di accesso alle procedure, possa espressamente chiedere di non svolgere l'audizione: l'opzione sarà visualizzata dal sistema; ove il richiedente chieda viceversa di essere audito la procedura seguirà l'ordinario percorso informatico a cominciare dalla fissazione del giorno del colloquio;

- nell'intento di favorire il ricorso a detta opzione, agli stranieri che se ne avvalgano è riservato un percorso accelerato che consenta di pervenire alla relativa decisione nel termine di 20 giorni;

- allo scopo di favorire un ampio ricorso alla procedura in esame e di graduare nel tempo l'accesso alla stessa, il Capo Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, con propria nota del 26 ottobre c.a., ha chiesto al Commissario delegato ex O.P.C.M. 3933/2011  la collaborazione dei Soggetti attuatori perchè:

1) diano capillare informazione agli stranieri in accoglienza della possibilità loro offerta di un riesame della domanda e di conseguire la relativa decisione in tempi brevi nel caso chiedano di non svolgere l'audizione;

2) concordino con ciascuna Questura la definizione di un calendario di presentazione degli stranieri interessati;

- lo svolgimento della procedura in esame prescinde dalla pendenza di eventuali ricorsi avverso il diniego: converrà, tuttavia, che le SS.LL., ove all'esito della procedura riconoscano una forma di protezione, ne diano sollecita comunicazione all'Ufficio giudiziario presso il quale pende il ricorso.

Si allega la nota del Commissario delegato n. DIP/0003835 in data 30 ottobre 2012 inviata ai Soggetti Attuatori.

Nel ringraziare, si richiama l'attenzione sul rispetto del richiamato termine di 20 giorni.

 

Il Prefetto Presidente: Pironti