Regione Toscana
norma

 
MINISTERO DEL LAVORO DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI  
CIRCOLARE 17 luglio 2008, n. 18
  Oggetto: D.P.C.M. 30 ottobre 2007  concernente "Programmazione transitoria dei flussi d'ingresso dei lavoratori extracomunitari non stagionali nel territorio dello Stato per l'anno 2007": distribuzione territoriale di quote non utilizzate e di quote inserite in riserve nazionali; nuova ripartizione territoriale di quote già attribuite.  
 


 
  urn:nir:ministero.lavoro.salute.politiche.sociali:circolare:2008-07-17;18

Direzioni Regionali del Lavoro tramite Direzioni Provinciali del Lavoro - Loro Sedi

Provincia autonoma di Bolzano

Provincia autonoma di Trento

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - Trieste

Regione Siciliana - Palermo

e, p.c. Assessorati Regionali al Lavoro - Loro Sedi

Ministero degli Affari Esteri - Gabinetto del Ministro - Dipartimento della Pubblica Sicurezza - Direz. C.le dell'Immigrazione e della Polizia delle frontiere - Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione - Direz. C.le per le Politiche dell'Immigrazione e dell'Asilo - Roma

Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per il Coordinamento Amministrativo - Roma

INPS - Direzione Generale - Roma


 

A) Ri-assegnazione e distribuzione territoriale di quote non utilizzate

Nella riunione interministeriale tenutasi in data 26 giugno 2008 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per il Coordinamento Amministrativo - Ufficio per la fattibilità della concertazione amministrativa e del monitoraggio, e stato stabilito di procedere alla ri-assegnazione di 4.250 quote d'ingresso di lavoratori stranieri non stagionali di cui al D.P.C.M. del 30.10.2007  non utilizzate, avvalendosi della disposizione di cui all'articolo 8 del medesimo provvedimento.

Le 4.250 quote d'ingresso non utilizzate risultano cosi costituite:

- 2.500 quote d'ingresso destinate a futuri accordi;

- 1.300 quote d'ingresso destinate ai cittadini stranieri che hanno partecipato a programmi di istruzione e formazione all'estero di cui all' articolo 23 del D.Lgs. 286/1998  e successive modificazioni;

- 450 quote d'ingresso destinate a lavoratori di origine italiana residenti in Argentina, Uruguay e Venezuela.

Come stabilito nel corso della riunione interministeriale, 2.500 quote d'ingresso destinate ai futuri accordi vengono ri-assegnate in favore di cittadini stranieri appartenenti alle cosiddette "nazionalità riservatarie", con particolare riferimento a cittadini della Moldova, cittadini delle Filippine, cittadini dello Sri Lanka e cittadini del Bangladesh. Pertanto, si procede come segue alla ri-assegnazione delle quote d'ingresso destinate ai futuri accordi:

- 400 cittadini del Bangladesh;

- 700 cittadini delle Filippine;

- 1.000 cittadini della Moldova;

- 400 cittadini dello Sri Lanka.

Le restanti 1.750 quote d'ingresso sono invece destinate a cittadini stranieri appartenenti alle cosiddette "altre nazionalità" da impiegare nel lavoro domestico e di assistenza alla persona.

B) Distribuzione territoriale di quote inserite nella riserva nazionale

Alle 4.250 quote di cui alla lettera A), si aggiungono 7.300 quote d'ingresso inserite nella riserva nazionale di cui all' allegato 1  della circolare 1/2007 del 30.11.2007  e che risultano cosi costituite:

- 1.750 quote d'ingresso destinate a cittadini stranieri appartenenti a nazionalità riservatarie, di cui:

- 200 cittadini dell'Albania;

- 50 cittadini dell'Algeria;

- 500 cittadini dell'Egitto;

- 100 cittadini delle Filippine;

- 200 cittadini del Marocco;

- 300 cittadini della Moldova;

- 50 cittadini della Nigeria;

- 50 cittadini del Senegal;

- 100 cittadini dello Sri Lanka;

- 200 cittadini della Tunisia.

- 2.500 quote d'ingresso destinate al settore del lavoro domestico e di assistenza alla persona;

- 1.200 quote d'ingresso destinate a settore edile;

- 1.500 quote d'ingresso per altri settori produttivi;

- 50 quote d'ingresso destinate a dirigenti e personale altamente qualificato;

- 100 (conversione da studio a lavoro subordinato);

- 100 (conversione da tirocinio a lavoro subordinato);

- 50 (conversione da lavoro subordinato stagionale a lavoro subordinato non stagiona1e);

- 50 (conversione da studio a lavoro autonomo).

Le 7.300 quote d'ingresso inserite nella riserva nazionale con l' allegato 1  della circolare 1/2007 del 30.11.2007 vengono ripartite a livello territoriale senza alcun mutamento rispetto alla loro originaria destinazione.

C) Nuova ripartizione territoriale di quote già attribuite

A parziale modifica di quanto stabilito nell' allegato 2  della circolare 1/2007 del 30.11.2007, in considerazione dell'effettiva localizzazione territoriale delle richieste pervenute agli sportelli unici per l'immigrazione in seguito all'avvio delle procedure di presentazione delle richieste di nulla osta al lavoro nell'ambito del D.P.C.M. del 30.10.2007  , a1 fine di effettuare una nuova ripartizione territoriale di quote d'ingresso già attribuite si e proceduto al recupero di 701 quote d'ingresso destinate a cittadini di nazionalità egiziana, come segue:

- 30 Abruzzo

- 35 Basilicata

- 50 Calabria

- 170 Friuli Venezia Giulia

- 13 Marche

- 34 Molise

- 80 Puglia

- 64 Sardegna

- 225 Veneto

Questa Direzione Generale dell'Immigrazione ha provveduto ad acquisire tali quote d'ingresso nel sistema informatizzato SILEN, sottraendo alla disponibilità delle sopra indicate Direzioni Regionali del Lavoro una parte delle quote d'ingresso per cittadini di nazionalità egiziana precedentemente attribuite ma non utilizzabili in quei territori in quanto eccedenti rispetto alle richieste di nulla osta al lavoro pervenute ai corrispondenti sportelli unici per l'immigrazione.

Le 701 quote d'ingresso cosi recuperate si aggiungono alle 500 quote d'ingresso inserite nella riserva nazionale con l'allegato 1 della circolare 1/2007 del 30.11.2007, portando a complessive 1.201 1e quote d'ingresso per cittadini di nazionalità egiziana ripartite a livello territoriale con l' allegato 1  della presente circolare.

D) Distribuzione territoriale delle quote complessive disponibili

Rispetto ai fabbisogni di manodopera straniera a livello provinciale rilevati in base ai dati del Ministero dell'Interno sulle richieste trasmesse agli sportelli unici per l'immigrazione, si attua dunque la distribuzione territoriale di 4.250 quote d'ingresso di cui alla lettera A), di 7.300 quote d'ingresso di cui alla lettera B) e di 701 quote d'ingresso di cui alla lettera C).

In particolare, l' allegato 1  della presente circolare riguarda la distribuzione territoriale di 4.951 quote d'ingresso destinate a cittadini stranieri appartenenti alle cosiddette "nazionalità riservatarie", suddivise come segue:

- 200 cittadini dell'Albania;

- 50 cittadini dell'Algeria;

- 400 cittadini del Bangladesh;

- 1.201 cittadini dell'Egitto;

- 800 cittadini delle Filippine;

- 200 cittadini del Marocco;

- 1.300 cittadini della Moldova;

- 50 cittadini della Nigeria;

- 50 cittadini del Senegal;

- 500 cittadini dello Sri Lanka;

- 200 cittadini della Tunisia.

Con l' allegato 2  della presente circolare viene effettuata la distribuzione territoriale di 7.300 quote d'ingresso destinate ai cittadini stranieri appartenenti alle cosiddette "altre nazionalità", come segue.

4.250 per il settore del lavoro domestico e di assistenza alla persona, di cui:

- 2.500 già facenti parte della riserva nazionale;

- 1.300 originariamente destinate a cittadini stranieri che hanno concluso programmi di formazione all'estero di cui all' articolo 23 del testo unico sull'immigrazione  ;

- 450 originariamente destinate a lavoratori di origine italiana residenti in Argentina, Venezuela, Uruguay.

- 1.200 per il settore edile;

- 1.500 per altri settori produttivi;

- 50 per ingressi di dirigenti e personale altamente qualificato;

- 100 (conversione da studio a lavoro subordinato);

- 100 (conversione da tirocinio a lavoro subordinato);

- 50 (conversione da lavoro subordinato stagionale a lavoro subordinato non stagionale);

- 50 (conversione da studio a lavoro autonomo).

Le Direzioni Regionali del Lavoro, cosi come i corrispondenti Uffici nelle Regioni a Statuto Speciale e nelle Province Autonome, provvedono nel più breve tempo possibile alle conseguenti determinazioni necessarie per assicurare la corretta distribuzione delle quote nei riguardi degli uffici provinciali di rispettiva appartenenza, curando - tramite il sistema SILEN - l'aggiornamento dei dati relativi alle quote d'ingresso assegnate a livello provinciale.

Con l'occasione, si invitano le Direzioni Regionali del Lavoro (qualora non avessero ancora provveduto) a distribuire alle Direzioni Provinciali del Lavoro tutte le quote eventualmente inserite in riserve regionali, in corrispondenza dei fabbisogni rilevati a livello provinciale.

E) Conversione del permesso di soggiorno: precisazione

Per quanto concerne la conversione del permesso di soggiorno da studio a lavoro subordinato oppure a lavoro autonomo, da permesso di soggiorno per tirocinio a lavoro subordinato, da permesso di soggiorno per lavoro subordinato stagionale a lavoro subordinato non stagionale, anche in relazione ai quesiti pervenuti a questa Direzione Generale dell'Immigrazione si precisa che la Direzione Provinciale del Lavoro coinvolta nella procedura di attestazione di quota e quella corrispondente alla provincia di residenza del cittadino straniero.


 

Il Direttore Generale: Giuseppe Maurizio Silveri



ALLEGATI:  
- Allegato 1   -

 
- Allegato 2   -