Regione Toscana
norma

 
MINISTERO DELL'INTERNO  
CIRCOLARE 18 luglio 2019, n. 12562
  Oggetto: Rimpatrio Volontario assistito. Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) 2014-2020. Finanziamento dei progetti per il rimpatrio volontario assistito di cittadini di paesi terzi.  
 


 
  urn:nir:ministero.interno:circolare:2019-07-18;12562

AI SIG.RI PREFETTI DELLA REPUBBLICA

I SIGG.RI COMMISSARI DEL GOVERNO DELLE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO

AL SIG. PRESIDENTE DELLA GIUNTA REG.LE DELLA VALLE D'AOSTA - LORO SEDI

E p.c. AL DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA - SEDE


 

Il consolidato andamento decrescente dei flussi migratori, che nel periodo dal 1° gennaio al 9 luglio si attesta su una percentuale di 81,54% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ha indotto questa Amministrazione, non più pressata dalle logiche emergenziali, a ridisegnare l'insieme delle attività nel campo della migrazione, favorendo attraverso il SIPROIMI e con il coinvolgimento dei Comuni, un sistema strutturato e a regime dell'accoglienza dei soggetti destinati a restare sul territorio nazionale in quanto titolari di protezione internazionale ovvero di un permesso di soggiorno di carattere umanitario, secondo la casistica individuata nella normativa di recente adozione.

A favore dei cittadini di paesi terzi, la cui condizione è ancora in fase di definizione, sono riservate forme di accoglienza ricalibrate per renderle più consone alla condizione di sostanziale precarietà del destinatario, senza venir meno alle esigenze di tutela e rispetto dei diritti basilari dell'individuo, operando con ciò una razionalizzazione dei servizi di assistenza a favore dei migranti, secondo quanto già reso noto alle SS. LL. con le circolari esplicative dei nuovi capitolati di appalto per i servizi a favore dei migranti.

Coerentemente con tale linea, è massima l'attenzione del vertice politico al perseguimento di una efficace politica dei rimpatri dei cittadini di paesi terzi che non sono o non sono più titolari di un valido permesso di soggiorno, attraverso il rimpatrio forzoso oppure il rimpatrio volontario assistito. Inoltre, il sensibile incremento dell'attività delle Commissioni territoriali per l'esame delle richieste di asilo, grazie al potenziamento delle risorse umane e tecniche, e la netta prevalenza percentuale delle decisioni di diniego hanno esteso considerevolmente la platea dei soggetti candidati a tali misure.

Come noto, i rimpatri forzosi sono a cura esclusiva del Dipartimento della Pubblica Sicurezza che ha considerevolmente incrementato il numero dei rimpatri, grazie anche al miglioramento della collaborazione con i paesi terzi, imprescindibile per la riuscita di tali operazioni. Rientrano, invece, nelle attività curate da questo Dipartimento i rimpatri volontari assistiti previsti dalla normativa europea e finanziati, prevalentemente, con le risorse UE, la cui fase di prima sperimentazione ha già portato, dal 2016 ad oggi, al positivo risultato di circa 2000 rimpatri.

Nel quadro della programmazione del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) 2014-2020, lo scorso ottobre è stato pubblicato un avviso sul sito di questo Dipartimento per la presentazione da parte di soggetti operanti nel settore di progetti in materia di Rimpatrio Volontario Assistito (RVA). Si tratta di un'iniziativa volta ad offrire ai cittadini di paesi terzi in posizione irregolare ovvero in posizione regolare, ma che ritengono conclusa la loro esperienza nel nostro paese, l'opportunità di far rientro volontariamente nel paese di origine e di fruire di un programma personalizzato di reintegrazione per ciascun soggetto/famiglia rimpatriata.

I piani individuali potranno prevedere diverse forme di assistenza mirate a: l'inserimento abitativo, l'istruzione, la formazione professionale nel paese terzo, lo studio di fattibilità/business plan propedeutico allo start up di impresa, la formazione specifica e il supporto ad iniziative imprenditoriali, l'inserimento lavorativo.

L'obiettivo è quindi quello di offrire, a titolo esemplificativo, l'opportunità al migrante di una nuova fase di vita nel proprio paese, dopo aver acquisito conoscenze ed esperienze utili al rientro in patria, ovvero migliorare la propria condizione e quella della propria famiglia con la possibilità di un lavoro dipendente oppure autonomo, nell'ambiente di origine, non necessariamente nello stesso contesto, ripristinando i legami con la famiglia. Non si tratta di fondi erogati direttamente allo straniero, bensì all'organizzazione artefice del progetto (beneficiario) che si farà carico del reinserimento, predisponendo i piani personalizzati di rientro.

Apparentemente in contraddizione con le aspettative dello straniero, la misura RVA, proprio perché mira ad offrire una prospettiva di crescita futura nel paese di origine, intende superare, con proposte concrete, il comprensibile atteggiamento di rifiuto del migrante e la convinzione di realizzare una sconfitta. Nello stesso tempo, di sicuro interesse è l'aspetto della ricerca e promozione di iniziative in campo economico che possono collegarsi ad altre già in atto nello stesso paese terzo a cura della cooperazione internazionale, a tutto vantaggio del migrante e della sua famiglia.

Al termine della selezione dell?ultimo avviso di RVA sono stati ammessi al finanziamento i progetti presentati da sei associazioni operanti sul territorio nazionale, con esperienza specifica nel settore che hanno già iniziato la loro attività di individuazione dei soggetti potenzialmente interessati all'iniziativa.

In considerazione del particolare interesse rivestito per il vertice politico dalla misura di cui trattasi e della esigenza di favorire la massima divulgazione del programma di rimpatrio volontario assistito che sarà oggetto anche di una specifica campagna informativa a livello nazionale, le SS.LL. vorranno farsi parte attiva con la creazione di appositi tavoli di concertazione con gli enti locali, le Questure, gli enti gestori dei centri, gli operatori del settore, i responsabili delle comunità straniere, senza trascurare i contesti di aggregazione e di riferimento dei cittadini stranieri con l'intento di creare a regime una rete dedicata alla migliore gestione dell'esigenza descritta.

Per la migliore riuscita dell'intervento sarà indispensabile il tempestivo coinvolgimento dei soggetti che realizzeranno i progetti (All.1) con i quali le SS.LL. avranno cura di stabilire nell'ambito dei cennati tavoli le necessarie sinergie in un'ottica di proficua ed efficace collaborazione tra tutte le richiamate componenti chiamate ad interagire.

I predetti ambiti istituzionali avranno lo scopo di promuovere l'informazione sul contenuti e sull'operatività della misura per agevolarne la conoscenza presso i cittadini di paesi terzi eventualmente interessati e favorirne così un'efficace attuazione, di assumere le iniziative ritenute più opportune a livello territoriale, per una costante opera di sensibilizzazione anche realizzando, se del caso, sinergie in ambito regionale. Essenziale appare l'individuazione di un referente in ciascuna Prefettura, il cui nominativo dovrà essere comunicato all'indirizzo mail mariavittoria.pontieri@interno.it, responsabile dell'Obiettivo Specifico 3 Rimpatri del FAMI, presso questo Dipartimento.

La gestione delle domande di RVA da parte di Prefetture-UTG e Questure avverrà attraverso la Piattaforma RVA (vedi circ. n. 8627 del 10.10.2013  , n. 1411 dell'11.02.2014 e n. 7355 del 19.06.2014  in allegato) le cui credenziali sono già in possesso dei predetti Uffici.

In considerazione dell'mportanza che la definizione in tempi rapidi delle pratiche di rimpatrio volontario assistito riveste al fine del buon esito delle stesse, si richiama l'attenzione sulla necessità di monitorare costantemente, sulla predetta piattaforma informatica, l'intero iter procedimentale, adottando ogni utile iniziativa per garantire la massima celerità nella definizione dei relativi procedimenti, allo scopo di assicurare l'effettivo ritorno degli interessati nei paesi di origine.

A tale riguardo si fa altresì presente che, nella stessa ottica di promozione della misura in oggetto, è in corso di svolgimento il Progetto Rete Ritorno Volontario Italia - REVITA - finanziato con fondi FAMI ed attuato da OIM. Di sicura utilità risulterà l'iniziativa di segnalare a questo Dipartimento eventuali specifiche situazioni rilevate a livello locale circa l'interesse riscosso dalla misura, al fine di orientare meglio l'azione amministrativa, tenendo conto che altre analoghe iniziative saranno varate in futuro.

L'avviso RVA, la graduatoria dei progetti, unitamente ai Beneficiari finali del finanziamento sono pubblicati sulla home page del sito di questo Dipartimento, www.libertaciviliimmigrazione.dlci.interno.gov.it/it oppure http://www.interno.gov.it/it/amministrazione-trasparente/bandi-gara-e- contratti/decretoapprovazione-graduatorie-valere-sullavviso-pubblico-finalizzato-alla-realizzazione-interventi-rvar-favorire-processo-reinserimento-dei-rimpatriati-nei-paesi-origine.

I dettagli dei progetti ed i relativi referenti sono indicati nel citato All.1, mentre nell'All.2 sono indicati i servizi generali previsti ed i destinatari ammissibili alla misura.

Si evidenzia, a tale ultimo riguardo, che sono esclusi i cittadini di paesi terzi con esenzione visto di cui all'Allegato II del Regolamento UE 2018/1806 del Parlamento europeo e del Consiglio del 14/11/2018.

Come già comunicato in precedenza, eventuali delucidazioni tecniche relative alla Piattaforma o aggiornamenti delle utenze potranno essere richiesti a: ufficiovi@pecdìci.interno.it.

Nel richiamare l'attenzione sull'importanza del positivo esito dell'intervento di RVA e nell'assicurare la massima disponibilità degli uffici del Dipartimento per eventuali chiarimenti, si confida nella consueta collaborazione delle SS.LL. in ordine a quanto illustrato.

 

IL CAPO DIPARTIMENTO Michele di Bari



ALLEGATI:  
- Allegato 1   -

 
- Allegato 2   -