Regione Toscana
norma


 
REGIONE TOSCANA  
DELIBERA REGIONALE 3 agosto 2009, n. 696
  Oggetto: PSR 2008/2010 - Progetto regionale per la prevenzione delle mutilazioni genitali femminili (MGF) nelle bambine a rischio. Approvazione e destinazione risorse.  
 


 
  urn:nir:regione.toscana:delibera.giunta:2009-08-03;696

LA GIUNTA REGIONALE

Premesso che:

- il vigente P.S.R. 2008/2010 affronta al punto 5.6.2.5. le complesse tematiche relative all'area materno infantile al fine di tutelare la salute della donna, sia in relazione all'esperienza della maternità, che alla specificità del vissuto femminile nelle varie età della vita ed in ogni condizione sociale;

- dedica una particolare attenzione alla popolazione immigrata prevedendo azioni mirate alle peculiarità dei problemi delle donne che provengono da altre culture;

- segnala l'esigenza di agire attraverso l'educazione alla salute e la prevenzione delle situazioni a rischio di disagio e di emarginazione, adeguando i servizi a svolgere un ruolo attivo, tenendo presente la specificità delle situazioni;

- che la Legge n. 7/2006  detta le misure necessarie per prevenire, contrastare, e reprimere le pratiche delle MGF, quali violazioni dei diritti fondamentali all'integrità della persona ed alla salute delle donne e delle bambine;

Dato atto:

- che con la deliberazione n. 599/2003 è stato istituito il centro Regionale di riferimento per le mutilazioni genitali femminili, collocato presso la Clinica Ostetrica e Ginecologica dell'AOU di Careggi;

- che con la deliberazione n. 500/2006 è stato istituito un gruppo di lavoro multidisciplinare con lo scopo di mettere in atto azioni mirate sia alla prevenzione delle mutilazioni genitali femminili che allo sviluppo di protocolli operativi e procedure relativi alle specifiche problematiche;

Rilevato che il problema delle mutilazioni genitali femminili risulta tuttora un problema emergente e come tale va affrontato nelle sue molteplici implicazioni, che vanno dall'assistenza sanitaria alle donne che hanno subito mutilazioni, allo sviluppo di un dialogo interculturale tra gli operatori sociosanitari e le etnie direttamente coinvolte;

Preso atto:

- che in Toscana risultano residenti ed in possesso di regolare permesso di soggiorno (dati Istat 2007) 4925 donne provenienti dai paesi dove si praticano le MGF e che la maggior parte di loro proviene dalla Somalia, dalla Nigeria, dall'Etiopia, dall'Eritrea e dall'Egitto;

- che il fenomeno delle MGF colpisce un considerevole numero di donne e un numero non irrilevante di bambine;

- che molte delle donne che hanno subito le MGF hanno sottoposto le figlie alla medesima pratica, in alcuni casi prima di emigrare verso l'Italia e che la pressione delle famiglie di origine affinché le bambine della diaspora siano mutilate è molto forte;

- che si evidenzia, da una ricerca fatta dalle Associazioni delle donne immigrate, l'avvio di un processo di critica e di condanna delle MGF da parte delle donne che hanno subito la mutilazione, forse anche grazie al contatto e al confronto con la società d'immigrazione;

- che dall'esame dei dati risulta che si è passati dai 5572 nati nel 2006 ai 7008 nati nel 2008 provenienti dai paesi a forte pressione migratoria;

Rilevato che si possono estrapolare due problemi cruciali che vengono entrambi ad incidere sulla salute della donna straniera rappresentati da:

- le mutilazioni genitali subite ed i relativi problemi connessi in rapporto alla prevenzione nei confronti delle bambine a rischio di subirle;

- la qualità e la quantità dell'informazione percepita e posseduta dalle popolazioni a tradizione escissoria, con particolare riferimento alla popolazione maschile.

Considerato che, per dare piena applicazione alla Legge 7/2006  , al PSR 2008/2010 ed ai successivi atti regionali, si ritiene fondamentale il coinvolgimento dei pediatri di libera scelta al fine di intercettare le eventuali situazioni a rischio ed attivare tutti gli interventi idonei ad aiutare i genitori a compiere le giuste scelte nell'interesse delle bambine e svolgere contestualmente un'azione di sensibilizzazione della popolazione proveniente dai paesi a rischio, con particolare riguardo alla popolazione maschile;

Rilevata l'opportunità di definire un percorso i cui obiettivi principali possono essere così declinati:

- organizzazione di percorsi informativi sulla tutela delle bambine provenienti dai paesi a rischio, con i pediatri di LS della Toscana, e stipula di un protocollo regionale con i pediatri di LS;

- mantenere i pediatri informati e aggiornati sugli sviluppi sul tema delle MGF tramite la creazione di una rete di informazione su internet;

- creazione di un gruppo regionale multidisciplinare;

- attivazione di focus group con uomini provenienti sia dai paesi a tradizione escissoria, che da quelli a tradizione infibulatoria;

- elaborazione di un protocollo operativo della legge 7/2006  e dei successivi atti regionali;

- creazione di una rete regionale fra le istituzioni pubbliche e le associazioni maggiormente rappresentative;

Preso atto che con provvedimento del 21/11/2008 è stato emesso, dal Ministero del lavoro della salute e delle politiche sociali, ordine di pagamento per l'importo di € 117.002,74 relativo alla ripartizione dei fondi stanziati per il 2008 in applicazione della legge 7/2006  "Disposizioni concernenti la previsione ed il divieto delle pratiche di mutilazione genitale femminile".

Preso altresì atto che l'Associazione Nosotras:

- è componente dal 2006 del tavolo regionale sulla prevenzione delle MGF;

- è un'associazione interculturale senza fini di lucro, che pone tra gli obiettivi prioritari la prevenzione delle MGF attraverso la promozione dell'autodeterminazione delle donne immigrate;

- è inserita in una rilevante attività di collaborazione in rete con altre organizzazioni nazionali ed internazionali;

- fa parte della Rete Europea Euronet;

Rilevato che l'Azienda USl 3 di Pistoia ha già svolto, in ottemperanza alla DGR 1039/2008 una attiva collaborazione sui temi della prevenzione delle MGF e dei processi di informazione alle comunità e di formazione ai mediatori culturali;

Ravvisata la necessità di dare continuità al processo di miglioramento della qualità dell'assistenza erogata alle utenti straniere che hanno subito MGF e contestualmente mettere in atto tutti gli interventi necessari a sradicare tale pratica, approvando il progetto che si allega al presente atto e destinando a tal fine la suddetta somma di € 117.002,74;

Rilevata altresì l'opportunità, per la realizzazione del progetto suddetto, di avvalersi della collaborazione del Centro Regionale di riferimento e dell'Associazione Nosotras;

Preso atto che il capitolo 26130 "mutilazioni genitali femminili" ha la necessaria disponibilità;

Ritenuto pertanto di provvedere alla prenotazione di € 117.002,74 sul capitolo 26130 del bilancio di previsione del corrente esercizio, che presenta la necessaria disponibilità e di stabilire contestualmente l'assegnazione dei fondi all'Azienda USL 3 di Pistoia che attiverà tutti gli interventi previsti avvalendosi della collaborazione del Centro regionale di riferimento per la prevenzione delle MGF e dell'Associazione Nosotras;

Vista la L.R. n. 70/2008  che approva il bilancio di previsione per l'anno 2009 e pluriennale 2009- 2011;

Vista la deliberazione della G.R. n. 1162 del 29 dicembre 2008 con la quale si approva il bilancio gestionale 2009 e pluriennale 2009-2011;

A VOTI UNANIMI

DELIBERA


 

1. di proseguire nelle azioni regionali per prevenire e contrastare le mutilazioni genitali femminili, attraverso la predisposizione di interventi formativi ed informativi rivolti ai pediatri di LS per la prevenzione di tali pratiche nelle bambine provenienti dai paesi a rischio e di avviare contestualmente tutti gli interventi idonei a sensibilizzare la popolazione a rischio con particolare riguardo alla popolazione maschile;

2. di approvare il progetto di cui all'allegato "A", che è parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, destinando allo stesso la somma di € 117.002,74;

3. di prenotare a favore dell'ASL 3 di Pistoia la somma di € 117.002,74, per i fini sopradescritti a valere sul capitolo 26130 del bilancio di previsione 2009;

4. di incaricare la Direzione Generale del Diritto alla salute di porre in essere tutti gli atti necessari conseguenti. Il presente atto, che per il suo contenuto deve essere portato a conoscenza della generalità dei cittadini, è pubblicato integralmente sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell' art. 18, comma 2, lett. c) della L.R. 23/2007  .


 

SEGRETERIA DELLA GIUNTA IL DIRETTORE GENERALE: VALERIO PELINI

Il Dirigente Responsabile: VALERIO DEL MINISTRO

Il Direttore Generale: VINICIO EZIO BIAGI



ALLEGATI:  
- Allegato A   -

 

Progetto di miglioramento della qualità dell'assistenza per la tutela delle bambine provenienti dai paesi a rischio, e stipula di un protocollo regionale con i pediatri di LS.

Percorsi informativi con particolare riferimento alla popolazione maschile, proveniente dalle popolazioni a tradizione escissoria.

Dall'analisi dei dati utili per la predisposizione del progetto si evince:

- che in Toscana risultano residenti ed in possesso di regolare permesso di soggiorno (dati Istat 2007) 4925 donne provenienti dai paesi dove si praticano le MGF, e che la maggior parte di loro proviene dalla Somalia, dalla Nigeria, dall'Etiopia, dall'Eritrea e dall'Egitto;

- che il fenomeno delle MGF colpisce un considerevole numero di donne e un numero non irrilevante di bambine;

- che molte delle donne che hanno subito le MGF hanno sottoposto le figlie alla medesima pratica, in alcuni casi prima di emigrare verso l'Italia, e che la pressione delle famiglie di origine affinché le bambine della diaspora siano mutilate è molto forte;

- che dall'esame dei dati risulta che si è passati dai 5572 nati nel 2006 ai 7008 nati nel 2008 provenienti dai paesi a forte pressione migratoria.

Si possono pertanto estrapolare due problemi cruciali che vengono entrambi ad incidere sulla salute della donna straniera rappresentati da:

- le mutilazioni genitali subite ed i relativi problemi connessi in rapporto alla prevenzione nei confronti delle bambine a rischio di subirle;

- la qualità e la quantità dell'informazione percepita e posseduta dalle popolazioni a tradizione escissoria, con particolare riferimento alla popolazione maschile.

In questo progetto si è partiti dalla considerazione che per dare piena applicazione alla Legge 7/2006  , al PSR 2008/2010 ed ai successivi atti regionali, si ritiene fondamentale il coinvolgimento dei pediatri di LS al fine di intercettare le eventuali situazioni a rischio ed attivare tutti gli interventi idonei ad aiutare i genitori a compiere le giuste scelte nell'interesse delle bambine, si è anche valutata l'opportunità di svolgere contestualmente una azione di sensibilizzazione della popolazione proveniente dai paesi a rischio, con particolare riguardo alla popolazione maschile.

La realizzazione del progetto è demandata all'Azienda USL 3 di Pistoia che si avvale della collaborazione del Centro Regionale di Riferimento istituito presso l'AOU di Careggi e dell'Associazione Nosotras componente del tavolo regionale sulla prevenzione delle MGF.

Gli obiettivi da raggiungere sono:

- organizzazione di percorsi informativi con i pediatri di LS (400 pediatri in Toscana) per l'intercettazione dei casi a rischio, e per la stipula di un protocollo regionale sulla tutela delle bambine provenienti dai paesi a rischio;

- mantenere i pediatri informati e aggiornati sul progetto e sui successivi sviluppi tramite la creazione di una rete di informazione sul sito della regione;

- istituzione di un gruppo di lavoro multidisciplinare che comprenda esperti del SST, del tribunale dei minori, delle forze dell'ordine, della prefettura, delle associazioni maggiormente rappresentative;

- focus-group con uomini , rispettivamente a tradizione escissoria e uomini a tradizione infibulatoria provenienti dalle comunità nigeriane, somale, etiopiche, eritree, egiziane, senegalesi, avoriane;

- analisi della quantità e della qualità dell'informazione percepita e posseduta dalla popolazione maschile a tradizione escissoria ed infibulatoria in merito alla pratica delle MGF ;

- sensibilizzazione delle donne sui pregiudizi e le false credenze che alimentano la sopravvivenza di tali usanze;

- istituzione di percorsi formativi rivolti a gruppi maschili selezionati all'interno delle singole comunità, in base alla sensibilità, all'istruzione, all' interesse al problema, alla posizione sociale all'interno della comunità;

- creazione di strumenti comunicativi atti a istruire e informare;

- migliorare la comunicazione interculturale attraverso la definizione di interventi mirati, quali la diffusione di opuscoli multilingue sui temi della prevenzione delle MGF;

- seminario di studio conclusivo.

I fondi, pari a € 117.002,74, saranno assegnati all'Azienda USL 3 di Pistoia che attiverà le azioni necessarie per la realizzazione degli interventi sopradescritti, in collaborazione con il Tavolo regionale per la prevenzione delle MGF, con il Centro Regionale di Riferimento sulle MGF e con l'Associazione Nosotras.

Scheda risorse per voci di spesa :

Organizzazione di percorsi informativi con i pediatri di LS (400 pediatri in Toscana) per l'intercettazione dei casi a rischio, stipula di un protocollo regionale sulla tutela delle bambine provenienti dai paesi a rischio.€ 20.000,00
Predisposizione di una rete di informazione sul sito della regione, istituzione di un gruppo di lavoro multidisciplinare che comprenda esperti del SST, del tribunale dei minori, delle forze dell'ordine, della prefettura, delle associazioni maggiormente rappresentative.€ 15.000,00
Mappatura delle etnie presenti nella Regione toscana e percorsi di sensibilizzazione delle donne sui pregiudizi e le false credenze che alimentano la sopravvivenza di tali usanze.€ 23.501,37
Focus-group con uomini , rispettivamente a tradizione escissoria e uomini a tradizione infibulatoria provenienti dalle comunità nigeriane, somale, etiopiche, eritree, egiziane, senegalesi, avoriane.€ 20.000,00
Analisi della quantità e della qualità dell'informazione percepita e posseduta dalla popolazione maschile a tradizione escissoria ed infibulatoria in merito alla pratica delle MGF, anche attraverso la predisposizione di appositi questionari.€ 15.000,00
Istituzione di percorsi formativi rivolti a gruppi maschili selezionati all'interno delle singole comunità, in base alla sensibilità, all'istruzione., all'interesse al problema, alla posizione sociale all'interno della comunità e creazione di strumenti comunicativi atti a istruire e informare.€ 23.501,37