Regione Toscana
norma

 
MINISTERO DELL'lSTRUZIONE DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA - MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI CON DELEGA ALLE PARI OPPORTUNITA'  
PROTOCOLLO INTESA 30 gennaio 2013
  Contro la violenza e le discriminazioni  
 


 
  urn:nir:ministero.istruzione.universita.ricerca:protocollo.intesa:2013-01-30;nir-1

 

VISTI gli articoli 2  - 3  - 13  - 19  - 32   della Costituzione Italiana , che garantiscono il rispetto della dignità umana, delle libertà individuali e associative delle persone, e tutelano da ogni discriminazione e violenza morale e fisica;

VISTA la legge 15 marzo 1997, n. 59  e in particolare l' art. 21  , recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche;

VISTO il D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275  , contenente il Regolamento in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche;

VISTI i principi dichiarati nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione e uropea, proclamata il 7 dicembre del 2000;

VISTA la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3  concernente "Modifiche al titolo V della seconda parte della Costituzione  " che stabilisce le forme e le condizioni particolari di autonomia degli enti territoriali e delle istituzioni scolastiche;

VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89  concernente la Revisione dell'assetto ordinamentale, organìzzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione;

VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89  contenente ii Regolamento recante revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei;

VISTO il documento di indirizzo del MIUR per la sperimentazione dell'insegnamento di "Cittadinanza e Costituzione", prot. n. AOODGOS 2079 del 4 marzo 2009;

VISTA la direttiva generale sull'azione amministrativa e la gestione, prot n. 3037/GM, del 30 marzo 2009 del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca;

VISTA la Direttiva 2000/43/CE del Consiglio del 29 giugno 2000 , che attua il principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica;

ViSTO il decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 215  , in attuazione della Direttiva 2000/43/CE del Consiglio del 29 giugno 2000 per la parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica;

VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 dicembre 2003  , recante "Costituzione e organizzazione interna dell'Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni" (di seguito UNAR), presso il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di cui all' art. 29 della legge comunitaria 10 marzo 2002, n. 39  ";

VISTI i documenti internazionali, le Raccomandazioni dell'UNESCO e le Direttive comunitarie, che costituiscono un quadro di riferimento generale entro cui collocare l'educazione alla cittadinanza, alla legalità, ai valori sedimentati nella storia dell'Umanità come elementi essenziali del contesto pedagogico e culturale di ogni Paese;

CONSIDERATO CHE

è in atto un ampio processo dì riforme che poggia sulla consapevolezza del ruolo primario della scuola e della cultura nello sviluppo della società civile;

tale processo individua nel raccordo tra le Istituzioni e il mondo dell'Associazionismo e dei Volontariato la modalità idonea per poter garantire, attraverso le giovani generazioni, l'innalzamento del livello culturale, etico e sociale del Paese;

che è altresì compito delle istituzioni scolastiche diffondere la massima conoscenza possibile dei diritti della persona, del rispetto verso gli altri e dell'educazione alla legalità;

che la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni di violenza e di discriminazione, sulla base del genere, della religione, della razza o dell'origine etnica, della disabilità, dell'età, dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere richiedono la cooperazione di tutti i soggetti istituzionali interessati;

che fenomeni quali la violenza, il bullismo, la discriminazione possono essere prevenuti e contrastati mediante un corretto percorso formativo nell'ambito della scuola;

che iniziative dì studio, di confronto, di approfondimento e di riflessione, con il coinvolgìmento di genitori, alunni e docenti, sui temi della legalità e del contrasto ad ogni forma di violenza e discriminazione possono creare un proficuo scambio ed ausilio tra le istituzioni scolastiche e le famiglie;

che è opportuno tematizzare, in particolare, almeno una settimana nel corso dell'anno scolastico alle predette iniziative, prevedendo, al contempo, percorsi formativi stabili dedicati al tema del contrasto e della prevenzione di ogni forrna di violenza e discriminazione, nonché dell'educazione alla legalità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le pari opportunità è stato istituito l'UNAR, citato in premessa, con funzioni di garanzia e di controllo della parità di trattamento, dell'operatività degli strumenti di tutela e delle azioni di governo volte a prevenire e rimuovere ogni forma e causa di discriminazìone.

PREMESSO CHE

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA (di seguito indicato come MIUR)

si sta impegnando in un ampio e complessivo progetto di innovazione del sistema educativo per affermare, a livello europeo, il ruolo centrale assunto dall'istruzione nei processi di crescita e modernizzazione sociale;

assegna priorità ai bisogni, agli interessi, alle aspirazioni degli studenti e delle loro famiglie, nell'ottica di una formazione di alto e qualificato livello, funzionale allo sviluppo di una piena cittadinanza consapevole;

tende a valorizzare la funzione docente, quale importante fattore di formazione dei giovani e di sviluppo del Paese;

intende promuovere e sostenere iniziative tese a favorire un raccordo sempre più stretto e proficuo tra il sistema dell'istruzione e quello dell'Associazionismo;

ritiene che la scuola aperta al mondo esterno, e in lnterazione costante con la famiglia e con tutti i soggetti del territorio, debba essere luogo di incontro e di scambio, di relazioni e di occasioni, moltiplicando le opportunità di apprendimento e facilitando il dialogo tra giovani ed istituzioni, tra pari, tra generazioni e culture diverse, garantendo la capacità di dialogare in modo costruttivo e di porsi in modo critico, ma rispettoso, di fronte all'altro;

considera come necessario l'impegno interistituzionale per contrastare il disagio, l'emarginazione, l'esclusione, per rimuovere le situazioni a rischio, con l'obiettivo di promuovere il successo formativo per tutti e per ciascuno e ritiene che tale impegno debba essere orientato a superare stereotipi e pregiudizi;

IL DIPARTIMENTO PER LE PARl OPPORTUNITA' (di seguito indicato come DPO)

opera, in qualità di struttura di supporto, nell'area funzionale inerente alla promozione e al coordinamento delle politiche dei diritti della persona, delle pari opportunità, della parità di trattamento e delle azioni di governo volte a prevenire e rimuovere ogni forma e causa di discriminazione; è impegnato nella prevenzione e rimozione di qualsiasi comportamento o atto che realizzi un effetto discriminatorio, attraverso azioni di sensibilizzazione dell'opinione pubblica e degli operatori di settore e un'attività di informazione e comunicazione; ritiene che gli interventi di prevenzione e contrasto alla violenza, all'intolleranza e alle diverse forme di discriminazione basate su genere, razza/etnia, religione, disabilità, età, orientamento sessuale e identità di genere, la diffusione della cultura della legalità, dei diritti, del rispetto verso gli altri sono fondamentali per favorire un cambiamento culturale profondo che sta alla base di una società pienamente inclusiva, a partire dalle giovani generazioni

PARTI CONVENGONO QUANTO SEGUE:

Art. 1 (Premesse)

Le Premesse formano parte integrale e sostanziale del presente atto.

Art. 2 (Oggetto)

Per il raggiungimento degli obiettivi descritti in premessa il MIUR e il DPO si impegnano a promuovere un piano pluriennale di attività comuni, nel rispetto della propria autonomia e nell'ambito delle rispettive competenze, di sensibilizzazione e formazione, volte a promuovere nei giovani, sulla base delle norme e dei valori della Costituzione italiana, ta cultura del rispetto e dell'inclusione, nonché per la prevenzione e il contrasto di ogni tipo di violenza e discriminazione.

Pertanto, è istituita la Settimana Nazionale contro la violenza e la discriminazione (di seguito Settimana nazionale), che si svolge nel mese di ottobre di ogni anno date che sono fissate dal Comitato di cui al successivo art. 6 .

Per la realizzazione di iniziative per specifiche aree di intervento, anche a carattere sperimentale, le parti valuteranno, di volta in volta e concordemente, l'opportunità di stipulare accordi e di individuare forme di collaborazione con altri soggetti Istituzionali, avuto riguardo alle diverse competenze ed ai differenti ruoli degli stessi.

Art. 3 (Obblighi comuni)

Il Ministero dell'Istruzione e il Dipartimento per le Pari Opportunità si impegnano a:

a) promuovere nell'ambito della Settimana Nazionale, presso le scuole di ogni ordine e grado, iniziative di sensibilizzazione, informazione e formazione rivolte agli studenti, ai genitori e ai docenti sulla prevenzione e il contrasto di ogni forma di violenza e discriminazione, percorsi di sensibilizzazione, informazione e formazione attuati nell'ambito della Settimana nazionale affronteranno con particolare riguardo i seguenti temi:

-la prevenzione e il contrasto della violenza di genere, della violenza nei confronti dei minori, della pedopornografia, anche on line, del bullismo, ivi incluso quello a sfondo omofobico e transfobico;

-la prevenzione ed il contrasto delle discriminazioni sulla base del genere, della religione, della razza o dell'origine etnica, della disabilità, dell'età, dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere;

-l'educazione alla legalità e la promozione dei diritti umani;

-la prevenzione e il contrasto di ogni forma di antisemitismo e antigitanismo, anche mediante l'informazione e la sensibilizzazione sui temi della Shoah e del Porrajmos;

b) promuovere iniziative ed incontri destinati all'educazione alla legalità, intesa come coscienza delle regole alla base della convivenza civile, con la collaborazione del Dipartimento per le Pari Opportunità e la partecipazione di esperti e di operatori delle Forze di Polizia;

c) diffondere, anche attraverso opuscoli e manifesti, il Numero verde nazionale 800669696 per l'ascolto e la consulenza in casi di violenza a scuola, il Numero verde nazionale 1522 contro la violenza sulle donne, il Numero verde nazionale 800901010 contro le discriminazioni e Contact center UNAR www.unar.it il Numeroverdenazionale 114 per l'emergenza infanzia e adolescenza;

d) adottare iniziative da realizzarsi nell'ambito dell'offerta formativa curriculare per la promozione della cultura del rispetto e dell'inclusione e contro ogni violenza e discriminazione;

e) coinvolgere le Istituzioni, le Università, gli Enti, le Fondazioni e le Associazioni interessate alla partecipazione alle iniziative;

f) costituire, attraverso la raccolta, la catalogazione e la valorizzazione delle buone pratiche individuate annualmente nel corso delle attività della Settimana nazionale, la "Rete nazionale delle scuole delle pari opportunità per tutti", quale network degli istituti scolastici attivi sui temi della prevenzione e del contrasto ad ogni forma di violenza e discriminazione, costituita dalle scuole partecipanti alle attività della Settimana Nazionale, al fine di creare sinergie di azione e scambi di esperienze.

AI di fuori degli incontri della Settimana contro la violenza, ìI Ministero dell'istruzione, dell'Università e della Ricerca garantisce, con la collaborazione del Dipartimento per le Pari Opportunità e l'UNAR, l'adozione di iniziative da realizzarsi nell'ambito dell'offerta formativa curriculare per la promozione della cultura della legalità contro ogni forma di violenza e discriminazione.

Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, con la collaborazione del Dipartimento per le Pari Opportunità e l'UNAR, appresta altresì misure di supporto ai genitori, ai docenti e alle studentesse e agli studenti, anche in forma anonima, per favorire la strategia di prevenzione, emersione e contrasto di ogni forma di violenza e discriminazione.

Art. 4 (Obblighi del Ministero dell'Istruzione)

Il MIUR si impegna a:

dare comunicazione dei contenuti del presente Protocollo agli Uffici Scolastici Regionali, e per il loro tramite alle istituzioni scolastiche, alle Consulte Provinciali degli studenti, al Forum nazionale delle Associazioni studentesche, al Forum Nazionale delle Associazioni dei Genitori della Scuola;

sostenere e diffondere le suddette attività nel prossimo triennio a partire dall'anno scolastico 2012/2013;

favorire la diffusione nel mondo della scuola dei progetti educativi elaborati in collaborazione con il DPO;

favorire la partecipazione di insegnanti, studenti e genitori alle attìvità organizzate in collaborazione con il DPO;

Art. 5 (Obblighi del Dipartimento per le Pari Opportunità)

Il Dipartimento per le Pari Opportunità si impegna tramite UNAR a :

dare comunicazione dei contenuti del presente protocollo a tutte le articolazioni dell'amministrazione periferica interessate dalle attività programmate;

sostenere e diffondere le attività della Settimana nazionale nel prossimo triennio a partire dall'anno scolastico 2012/2013;

favorire la diffusione delle attività di sensibilizzazione, informazione e formazione rivolte agli studenti, ai genitori e ai docenti sulla prevenzione e il contrasto di ogni forma di violenza e discriminazione mediante i siti istituzionali e le reti territoriali dell'UNAR.

Art. 6 (Comitato attuativo)

Per la realizzazione degli obiettivi indicati nel Protocollo e per consentire la pianificazione strategica degli interventi in materia, è costituito un Comitato attuativo paritetico composto da sei rappresentanti, di cui tre designati dal Dipartimento per le Pari Opportunità e tre designati dal Ministero dell'lstruzione, dell'Università e della Ricerca.

Tale Comitato approva, in relazione a specifiche tematiche, il piano annuale delle attività e, sulla base degli argomenti all'ordine del giorno, può invitare a partecipare alle riunioni di volta in volta, esperti anche esterni alle Parti.

La Partecipazione al Comitato è a titolo gratuito e non comporta oneri a carico del bilancio del Dipartimento delle Pari Opportunità e del Ministero dell'istruzione, dell'Università e della Ricerca.

Art. 7 (Gestione e coordinamento)

Il Comitato attuativo di cui all'art. 6 curerà la realizzazione delle attività approvate, nonché gli aspetti gestionali e organizzativi, il monitoraggio e il coordinamento delle iniziative previste dal presente Protocollo.

Art. 8 (Durata)

Il presente Protocollo d'Intesa ha la validità di tre anni dalla data di sottoscrizione.

Il Ministro dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca: Francesco Profumo

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali: Elsa Maria Fornero