Regione Toscana
norma

 
REGIONE TOSCANA - PROVINCIA DI LIVORNO  
PROTOCOLLO INTESA 6 agosto 2013
  Progetto Vis Network - Victim supporting project: a network to support and aid crime victims (n. JUST/2011/JPEN/AG/2960) Rete a supporto delle vittime Area di Livorno.  
 


 
  urn:nir:regione.toscana:protocollo.intesa:2013-08-06;nir-1

PREMESSO CHE

la Provincia di Livorno:

- promuove l'integrazione sociale, il welfare e la qualità della vita nel proprio territorio, anche attraverso il conseguimento dei diritti e della piena cittadinanza da parte di gruppi svantaggiati;

- coordina una rete territoriale di soggetti che operano in ambito sociale e ha anche formalizzato reti tematiche specifiche al consolidamento delle sinergie presenti sul proprio territorio (quale la "Rete provinciale contro la violenza di genere" o Rete Antiviolenza);

- opera anche attraverso progetti specifici di livello regionale, nazionale ed europeo, per implementare le politiche locali sul sociale quale il Progetto ADA - Ascolto Donna e Aiuto realizzato grazie ad un amplissimo partenariato ed al contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità, che ha permesso una azione di formazione di Operatori sociali e sanitari, forze dell?ordine, soggetti del terzo settore ed un'azione di informazione e disseminazione;

- ha partecipato al bando JUST/2011-2012/JPEN/AG promosso dalla Commissione Europea - Direzione Generale Giustizia con la proposta progettuale di ambito nazionale Victim supporting Project: a network to support and aid crime victims (VIS Project), volta a creare una rete di soggetti che operano a favore delle vittime di reato nei territori di Livorno, Pisa e Mantova, e che tale progetto è stato finanziato con Decisione della Commissione C(2012) 5994 finale del 23.8.2012;

CONSIDERATO CHE

- VIS project network (Victim Supporting Project: a network to support and aid crime victims) n. JUST/201 l/JPEN/AG/2960, risponde alla necessità di fare fronte in maniera rapida e corretta alle aspettative delle vittime della criminalità, garantendo loro un accesso alla giustizia più facile e più rapido, maggiore attenzione e disponibilità da parte delle forze dell?ordine e degli altri operatori coinvolti per contribuire a migliorare i rapporti fra lo Stato ed i suoi cittadini, intervenendo positivamente sull?insieme della realtà sociale;

- l'approccio metodologico si fonda sui diritti della vittima stessa, che viene messa al centro delle azioni come soggetto dotato di bisogni, che necessita di garanzie di tutela, trattamento, protezione, sostegno, accompagnamento nei percorsi giudiziari e di risarcimento;

- il progetto intende creare una rete di livello Europeo, nazionale e locale per l'assistenza alle vittime, dalla prima vittimizzazione fino alle conclusione del processo o alla fine della presa in carico trattamentale/terapeutica/di "care", e sperimentare le procedure per creare Centri di supporto alle vittime a Livorno, Pisa e Mantova;

- le azioni da realizzare sono: la creazione della rete locale mediante azioni di sensibilizzazione sul tema, la formazione congiunta degli Operatori delle istituzioni preposte e coinvolte nel processo di trattamento della vittima, la stipula di protocolli d'intesa tra i soggetti istituzionali della rete per stabilire misure congiunte e comuni per la tutela/supporto delle vittime, la redazione di procedure concordate attraverso gli operatori formati con il progetto per creare dei centri di supporto alle vittime con professionalità specifiche;

- il partenariato riunisce soggetti del mondo accademico e della ricerca scientifica (Università di Pisa, associazione Libra, Istituto FDE - Scuola di alta formazione in scienze criminologiche -IT), comprende relazioni a livello internazionale con enti di livello europeo quali Intervict - NL, con il coordinamento o il riferimento locale di istituzioni (Provincia di Livorno e Provincia di Pisa, Comune di Mantova, Polizia e Carabinieri, Prefetture, Sevizi sanitari, Ospedale "Carlo Poma" di Mantova) ed enti specializzati con esperienza sul campo quali cooperative sociali (Alce Nero);

- il progetto intende mettere a punto strumenti di livello europeo (gli standard previsti dalla proposta del Parlamento Europeo e del Consiglio che istituisce norme minime riguardanti i diritti, l'assistenza e la protezione delle vittime di reato (COM(2011)0275, discussa dal Parlamento Europeo con Risoluzione del 12 settembre 2012);

- è stato sottoscritto il 30.07.2009 il "Protocollo d'intesa tra i Ministri dell'interno e delle Pari Opportunità per la prevenzione e il contrasto della violenza sessuale di genere" e che il 30.05.2011 è stata sottoscritta la Convenzione tra il capo del Dipartimento delle Pari Opportunità e il Direttore dell'Ufficio per il Coordinamento e la Pianificazione delle Forze di Polizia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, e che in virtù di tali atti il personale delle forze di polizia viene formato al fine di fornire un valido supporto, anche psicologico, alle vittime di reati violenti;

- secondo l'art. 3 della L.R. 16 novembre 2007, n. 59  "Norme contro la violenza di genere" la Regione sostiene ed incentiva la costituzione di una rete di relazioni tra i Comuni, le Province, le aziende ospedaliero-universitarie, le aziende unità sanitarie locali, le società della salute, l'ufficio scolastico regionale e gli uffici scolastici provinciali, le forze dell'ordine, gli uffici territoriali del governo-prefetture, la magistratura, i centri antiviolenza presenti nel territorio che abbiano tra le finalità la prevenzione della violenza di genere e il sostegno ed il soccorso alle vittime;

- che secondo il comma 4 dell'art. 3 della citata L.R. 59/2007  spetta alle Province promuovere il coordinamento dei soggetti di cui al precedente paragrafo al fine di promuovere procedure omogenee e di attivarne l'immediato intervento;

- la Toscana con la Legge Regionale n. 38/01  "Interventi regionali a favore delle politiche locali per la sicurezza della comunità toscana" ha dettato gli indirizzi in materia;

- è prevista nel Workstream 1 della proposta approvata (Attach I - Project Description) la creazione di una rete afferente a ciascuna area, che riunisca i soggetti interessati nel processo di trattamento alle vittime, da formalizzarsi con un Protocollo per ogni territorio;

TRA

Provincia di Livorno (capofila),

Regione Toscana (co-beneficiario)

Università di Pisa (co-beneficiario)

Az.USL 6 di Livorno (co-beneficiario)

Provincia di Livorno Sviluppo (co-beneficiario)

Questura di Livorno (partner associato)

Prefettura di Livorno

Carabinieri Comando provinciale di Livorno

Guardia di Finanza Comando provinciale di Livorno

Consigliera di Parità della provincia di Livorno

U.S.R. Toscana - Ufficio XII Ambito Territoriale della Provincia di Livorno

Comune di Livorno

Comune di Piombino

Comune di Cecina

Comune di Rosignano

Società Volontaria di Soccorso - Pubblica Assistenza di Livorno

AUSER Volontariato Territoriale Livorno

AIDO Sezione provinciale di Livorno

Osservatorio Italiano di Vittimologia

Fondazione Caritas Livorno onlus

Arci Bassa Val di Cecina

Arcigay Livorno "Il Faro"

Associazione Ippogrifo

Associazione Randi

CeSDI - Centro Servizi Donne Immigrate associazione di volontariato e solidarietà onlus

SI CONVIENE E Sl STIPULA QUANTO SEGUE


   
  Art. 1 

OGGETTO

 
  1.  Per volontà dei soggetti aderenti è costituita la "Rete a supporto delle vittime" per svolgere attività di pianificazione, sensibilizzazione, informazione, prevenzione, supporto e assistenza alle vittime di reato nell' area provinciale di Livorno.
 
 
  Art. 2 

FINALITA'

 
  1.  Costituire una rete stabile tra Istituzioni, Enti, Associazioni ed Organizzazioni, per favorire lo sviluppo di procedure omogenee ed attivare l'immediato intervento dei soggetti aderenti su base provinciale e sub regionale.
 
  2.  Implementare il progetto europeo "Victim supporting Project: a network to support and aid crime victims (VIS Project)", agendo a supporto delle azioni previste per il raggiungimento degli obiettivi.
 
  3.  Contribuire a far emergere il fenomeno della vittimizzazione, specie a danno di persone fragili (anziani, minori, diversamente abili, immigrati, ecc).
 
  4.  Educare alla costruzione della cultura della non violenza e sensibilizzare i cittadini alla consapevolezza dei diritti delle vittime e della presenza delle istituzioni.
 
  5.  Promuovere un approccio basato sui diritti della vittima, che viene messa al centro delle azioni come soggetto dotato di bisogni, che necessita di garanzie di tutela, trattamento, protezione, sostegno, accompagnamento nei percorsi giudiziari e di risarcimento.
 
  6.  Condividere le esperienze e le azioni intraprese dai singoli soggetti e procedere ad una ottimizzazione degli interventi.
 
  7.  Programmare la formazione coinvolgendo gli Operatori che, per la loro funzione, vengono a contatto con le vittime, dalla prima vittimizzazione fino alla conclusione del processo o alla fine della presa in carico trattamentale/terapeutica/di "care".
 
  8.  Implementare le procedure in uso alla luce delle nuove sinergie sperimentate con il progetto.
 
 
  Art. 3 

IMPEGNO DELLE PARTI

 
  1.  Ogni Istituzione, Ente, Associazione e Organizzazione aderente alla "Rete a supporto delle vittime" nell'area di Livorno si impegna a:
   individuare un proprio referente al fine di costituire il Comitato di coordinamento della Rete;
   partecipare alla pianificazione di interventi finalizzati alla conoscenza a diffusione della consapevolezza dei diritti delle vittime, alla prevenzione di comportamenti a rischio di vittimizzazione, alla tutela, al sostegno e alla promozione di percorsi tesi a garantire la qualità della vita delle vittime e ad evitare la seconda vittimizzazione;
   condividere gli obiettivi e partecipare alla realizzazione delle azioni progettuali; migliorare attraverso azioni di informazione e formazione le competenze degli operatori che, per la loro funzione, vengono a contatto con le vittime dalla prima vittimizzazione fino alle conclusione del processo o alla fine della presa in carico trattamentale/terapeutica/di "care";
   sensibilizzare e informare sul tema gruppi di utenti e cittadini secondo le proprie competenze e finalità;
   migliorare metodi e processi acquisiti mediante lo scambio di pratiche ed esperienze; contribuire ad implementare le procedure per la creazione di un Centro di supporto alle vittime;
   coinvolgere operatori e servizi nel mantenimento della rete per il supporto alle vittime; coinvolgere le proprie reti al fine di ridurre il rischio di vittimizzazione e accrescere le opportunità per le vittime.
 
  2.  La Provincia per il territorio di Livorno si impegna a:
   istituire e coordinare le azioni tra i soggetti interessati e a convocare, quando necessario, i soggetti aderenti alla "Rete a supporto delle vittime";
   raccogliere le proposte provenienti dalla "Rete a supporto delle vittime" o dai suoi singoli componenti, collaborando nell'individuazione degli strumenti e dei canali utili a realizzarle;
   promuovere il ruolo sociale e l'attività della "Rete a supporto delle vittime" nelle opportune sedi istituzionali;
   dare visibilità alle attività della "Rete a supporto delle vittime" anche attraverso l'utilizzo dei propri canali di comunicazione e il proprio sito web;
   collaborare con i soggetti facenti parte della "Rete a supporto delle vittime" al fine di promuovere ed organizzare percorsi di formazione, informazione e sensibilizzazione;
   raccogliere suggerimenti e buone pratiche, dati relativi al tema e ai risultati ottenuti da progetti, attività e azioni promosse e sperimentate;
   fimgere da raccordo tra la "Rete a supporto delle vittime" con analoghe Reti istituite presso altre Province toscane, con la Regione Toscana e soggetti di altre regioni italiane;
   contribuire a migliorare le competenze degli Operatori attraverso azioni di formazione, informazione anche mediante scambi e visite;
   sensibilizzare l'opinione pubblica e diffonderei risultati delle azioni intraprese; contribuire al miglioramento dei metodi e dei processi mediante l'importazione di pratiche da livello nazionale ed europeo;
    contribuire all'implementazione della Legge Regionale n. 38/01  "Interventi regionali a favore delle politiche locali per la sicurezza della comunità toscana" collaborando con la Regione Toscana;
   coordinare il reperimento delle risorse necessarie al funzionamento della "Rete a supporto delle vittime".
 
 
  Art. 4 

DURATA

 
  1.  Il presente Protocollo ha la durata di tre anni e ha efficacia dal momento della sottoscrizione. Alla scadenza, il Protocollo potrà essere rinnovato previa adozione di apposito atto formale da parte dei sottoscrittori. In caso di disdetta, essa dovrà essere scritta e comunicata da una delle parti con almeno 60 giorni di preavviso.
 
 
  Art. 5 

VERIFICHE

 
  1.  I soggetti firmatari sono tenuti a verificare una corretta e puntuale applicazione degli impegni assunti e degli accordi previsti nel presente.