Regione Toscana
norma

 
MINISTERO DELL'INTERNO  
CIRCOLARE 4 maggio 2015, n. 4678
  Oggetto: Emergenza sbarchi.  
 


 
  urn:nir:ministero.interno:circolare:2015-05-04;4678

AI SIGG.RI PREFETTI DELLA REPUBBLECA - LORO SEDI

AI SIGG.RI COMMISSARI DEL GOVERNO PER LE PROVINCE AUTONOME di TRENTO E BOLZANO

AL SIG. PRESIDENTE DELLA REGIONE AUTONOMA VALLE D'AOSTA - AOSTA

e, per conoscenza, AL SIG. PRESIDENTE DELLA CONFERENZA UNIFICATA Via della Stamperia, 8 - ROMA

AL SIG. PRESIDENTE ANCI - ROMA

AL SIG. CAPO DI GABINETTO

AL SIG. CAPO DELLA POLIZIA

AL SIG. CAPO DIPARTIMENTO PER GLI AFFARI INTERNI E TERRITORIALI

AL SIG. CAPO DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE - SEDE


 

Si fa seguito alla circolare prot. n. 3743 del 13 aprile scorso con la quale è stata rappresentata la complessa situazione derivante dalla crisi umanitaria in atto in numerosi paesi africani e in alcune aree del Medio oriente.

E' appena il caso di ricordare i tragici e dolorosi eventi occorsi nella notte tra sabato e domenica 18 e 19 uu.ss. che hanno determinato la morte di centinaia di migranti.

Ciò nonostante, nei giorni immediatamente successivi, oltre 1000 persone sono giunte sulle coste siciliane con mezzi della Guardia Costiera della Marina Militare e delle altre Forze dell'ordine operanti a mare nel Canale di Sicilia. E ancora in quest'ultimo week end oltre 7000 persone sono state salvate nel tratto di mare che separa la Sicilia dalle coste africane. E ciò nonostante si è dovuto ancora una volta registrare il sacrificio di 10 vite.

La complessità del quadro di situazioni che mettono a rischio e troppo spesso sacrificano la vita di persone è stata all'attenzione della riunione dei Ministri degli Affari Esteri e dell'Interno, svoltasi a Lussemburgo lunedì 20, e le proposte operative per gestire questa situazione di particolare delicatezza sono sul tavolo decisionale dei capi di Stato e di Governo.

Se per un verso è forte l'aspettativa di scelte a livello europeo che contrastino il traffico di esseri umani senza indebolire l'impegno della Comunità internazionale verso la protezione di chi è nelle condizioni di pericolo e scappa da zone di guerra e di conflitto, è necessario realisticamente considerare che l'adozione delle nuove misure che verranno decise avrà bisogno di un tempo necessariamente non brevissimo per essere operative e per determinare risultati concreti.

Su questo tema specifico, che vede le articolazioni territoriali impegnate nell'accoglienza dei migranti che giungono sulle coste siciliane, si è svolta lo scorso mercoledì 22 u.s. una profonda riflessione nel Tavolo nazionale presieduto dal Sottosegretario di Stato delegato dal Sig. Ministro.

E' apparsa da tutti condivisa la responsabilità di dover fronteggiare questa straordinaria pressione con un'equilibrata distribuzione sul territorio nazionale delle persone che arrivano, individuando le soluzioni migliori per attenuare l'impatto sociale dell'accoglienza e precostituendo percorsi costruttivi di integrazione e coesione sociale.

A tal fine, sia i rappresentanti dei Comuni che quelli delle Regioni, come pure il sottosegretario, hanno posto in luce l'importanza e l'incisività del ruolo dei tavoli regionali che non possono limitarsi ad una sintetica richiesta di strutture di accoglienza, ma devono costruire un ruolo di governante del fenomeno in ambito regionale.

Il pilastro sul quale i contributi e le riflessioni degli Enti territoriali e delle SS.LL. devono poggiarsi, come da tempo ribadito, rimane l'Intesa della Conferenza unificata del 10 giugno 2014, che rappresenta a tutt'oggi il meccanismo migliore per la condivisione delle scelte, con il coinvolgimento più ampio possibile dei territori senza limitarsi alle aree urbane di maggiore consistenza; al contrario, proprio il coinvolgimento dei centri di minori dimensioni dove spesso si registrano anche fenomeni di forte decremento della popolazione residente, può costituire un'opportuna occasione di innesto dei migranti che chiedono accoglienza.

Va ulteriormente chiarito che, come sottolineato anche dai rappresentanti dell'ANCI la partecipazione dei Sindaci e la loro disponibilità ad offrire situazioni sia pure per numeri limitati di persone, è di per se stessa garanzia nei confronti di interventi diretti da parte delle SS.LL. con scelte non gradite alla popolazione residente.

Giovedì 7 maggio p.v., il Ministro Alfano ha programmato un nuovo confronto con rappresentanti di Comuni e Regioni per un"approfondita" riflessione sulla situazione che si va determinando e per condividere nuove proposte operative.

Nelle more di quanto verrà eventualmente deciso nella predetta riunione e per far fronte allo straordinario afflusso sulle nostre coste, ciascuna Provincia - ad esclusione di quelle siciliane - dovrà concorrere con l'individuazione urgente di 80 nuovi posti da mettere, nei tempi più brevi, a disposizione ai fini dell'accoglienza.

Resta inteso che un equilibrato e ponderato riparto è in coso di elaborazione sulla base dei citati criteri stabiliti dalla Conferenza unificata dello scorso anno;un quadro di situazione aggiornato verrà inviato alle SS. LL. non appena superato questo contingente punto di crisi.

D'altra parte, in mancanza delle disponibilità e delle aperture nei termini sopra illustrati, non potrà venir meno il dovere di tutti noi al rispetto delle norme vigenti in materia di protezione internazionale e dei valori costituzionali già in passato richiamati.

La stagione, particolarmente complessa che tutti noi stiamo vivendo oltre ad offrire una straordinaria ed appassionante occasione di impegno civile rappresenta, semmai ce ne fosse bisogno, un'ulteriore limpida occasione della incomprimibile funzione di rappresentanza dello Stato sul territorio in armonia con le scelte di decentramento e di valorizzazione delle istanze delle popolazioni residenti sui singoli territori.


 

Il Capo Dipartimento: Morcone