Regione Toscana
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MINISTERO DELL'INTERNO  
DECRETO 15 aprile 2016
  Adozione Avviso per la presentazione di progetti da finanziare a valere sul Fondo Asilo Migrazione e Integrazione 2014-2020.  
 
  Vigente al 24/01/2022 


 
  urn:nir:ministero.interno:decreto:2016-04-15;nir-1

L'AUTORITA' DELEGATA

VISTO il Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165  , recante "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche", e successive modificazioni ed integrazioni;

VISTO il Decreto legge 16 maggio 2008, n. 85  , convertito con modificazioni dalla legge 14 luglio 2008, n.121  , recante "Disposizioni urgenti per l'adeguamento delle strutture di Governo in applicazione dell'articolo 1, commi 376 e 377, della Legge 24 dicembre 2007, n. 244  ";

VISTA la L. 13 novembre 2009, n. 172  , recante "Istituzione del Ministero della Salute e incremento del numero complessivo dei Sottosegretari di Stato";

VISTO il D.P.C.M. 14 febbraio 2014, n. 121  , recante il "Regolamento di organizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, a norma dell' articolo 2, comma 10-ter, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95  , convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135  , modificato dall' articolo 2, comma 7, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101  , convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125  , come modificato dall' articolo 1, comma 6, del decreto-legge 30 dicembre 2013, n. 150  ";

VISTO il D.M. del 4 novembre 2014 di attuazione del D.P.C.M. 14 febbraio 2014 n. 121  , rubricato "Regolamento di organizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali";

VISTO il D.P.C.M. del 30.10.2015  , registrato dalla Corte dei Conti il 16.12.2015, foglio n. 4767, di conferimento al dott. Raffaele Tangorra, su proposta del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, dell'incarico di funzione dirigenziale di livello generale ad interim della Direzione Generale dell'immigrazione e delle politiche di integrazione;

VISTO il Regolamento (UE) n. 514/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 recante disposizioni generali sul Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) 2014-2020 e sullo strumento di sostegno finanziario per la cooperazione di polizia, la prevenzione e la lotta alla criminalità e la gestione delle crisi;

VISTO il Regolamento (UE) n. 516/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 che istituisce il Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione, che modifica la decisione 2008/381/CE del Consiglio e che abroga le decisioni n. 573/2007/CE e n. 575/2007/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e la decisione 2007/435/CE del Consiglio ;

VISTO il Regolamento delegato (UE) n. 1042/2014 della Commissione del 25 luglio 2014, che integra il Regolamento (UE) n. 514/2014 per quanto riguarda la designazione e le responsabilità di gestione e di controllo delle autorità responsabili e lo status e gli obblighi delle autorità di audit;

VISTO i Regolamenti delegati (UE) n. 1048/2014 e 1049/2014 del 30 luglio 2014 della Commissione in tema di comunicazione, pubblicità e diffusione delle informazioni;

VISTO il Regolamento di esecuzione (UE) n. 2015/840 della Commissione del 29 maggio 2015 sui controlli effettuati dalle autorità responsabili ai sensi del Regolamento (UE) n. 514/2014 ;

VISTA la Decisione C(2015) 5343 del 3 agosto 2015 con la quale la Commissione Europea ha approvato il Programma Nazionale dell'Italia per il sostegno nell'ambito del Fondo asilo, migrazione e integrazione (FAMI) per il periodo dal 2014 al 2020, successivamente modificato e approvato con Decisione C(2015) 9608 del 16 dicembre 2015 e con Decisione C(2016) 1823 del 21.3.2016, nel quale è previsto uno stanziamento massimo del contributo comunitario pari ad Euro 347.753.777,00;

VISTO il decreto del 23.12.2015, registrato dalla Corte dei conti il 9.2.2016, foglio n. 207, con il quale l'Ispettore Generale Capo per i rapporti finanziari con l'Unione Europea del Ministero dell'Economia e delle Finanze ha disposto il cofinanziamento nazionale pubblico a carico del Fondo di rotazione di cui alla L. n. 183/1997  , per l'anno 2015 del sopracitato Programma Nazionale FAMI 2014 - 2020, pari ad Euro 63.452.084,00, a fronte di contributi europei di pari importo per la medesima annualità;

CONSIDERATO che il Programma Nazionale FAMI 2014 - 2020 individua, rispettivamente, quale Autorità responsabile il Ministero dell'Interno - Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, ed il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Direzione Generale dell'immigrazione e delle politiche di integrazione, quale Autorità delegata allo svolgimento delle funzioni di gestione ed attuazione di interventi relativi all'obiettivo specifico 2 "Integrazione dei cittadini di paesi terzi e migrazione legale" di cui al Capo III del Regolamento (UE) n. 516/2014;

VISTA la convenzione sottoscritta in data 28.05.2015 tra il Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell'Interno e la Direzione Generale dell'immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per lo svolgimento delle funzioni di Autorità delegata nella gestione delle attività nell'ambito del Fondo asilo, migrazione e integrazione 2014 -2020, con la quale sono regolati i rapporti tra le parti firmatarie nell'ambito delle seguenti priorità nazionali: Migrazione legale (art. 8 Regolamento (UE) n. 516/2014 ); Integrazione (art. 9 Regolamento (UE) n. 516/2014 );

VISTO in particolare l'articolo 2 della sopra menzionata convenzione, il quale, in conformità ai contenuti della sezione 3 del Programma Nazionale FAMI 2014 -2020, relativamente all'obiettivo specifico 2 "Integrazione dei cittadini di paesi terzi e migrazione legale" assegna all'Autorità delegata le funzioni di gestione ed attuazione degli interventi di competenza dell'Autorità delegata medesima, ascritti alla Priorità nazionale "Integrazione", tra i quali, sono annoverate azioni relative a: servizi per il contrasto alla dispersione scolastica rivolti agli alunni stranieri; attività per la promozione dell'accesso ai servizi (alloggio, sistema sanitario nazionale, istruzione, mercato del lavoro) garantendo un sistema di servizi integrati; servizi d'informazione e comunicazione istituzionale anche attraverso il Portale Integrazione Migranti; servizi per la promozione della partecipazione dei migranti alla vita pubblica e sociale, valorizzando il ruolo delle associazioni di stranieri;

VISTO altresì il successivo articolo 5 della medesima convenzione, con il quale sono attribuite all'Autorità Delegata le risorse finanziarie per il periodo 2014 -2020 per un importo totale di Euro 135.000.000,00 (comprensivo del cofinanziamento nazionale), di cui Euro 57.000.000,00 (comprensivo del cofinanziamento nazionale), destinati alle azioni individuate nel capoverso precedente;

RILEVATO che le azioni medesime afferiscono ad una pluralità di ambiti di intervento pertinenti la disciplina del fenomeno migratorio e degli effetti sociali di quest'ultimo, che riguardano competenze regionali, in forma esclusiva o concorrente, per la cui declinazione si rende necessaria una programmazione capace di integrare politiche, servizi ed iniziative che fanno riferimento ad aree diverse, fra loro complementari, secondo una strategia regionale di intervento unitaria ed attraverso l'attivazione di articolate e qualificate partnership territoriali, che soddisfino pienamente l'esigenza di sviluppare progetti effettivamente rispondenti ai fabbisogni emergenti dal territorio di riferimento;

RICHIAMATO l'art.7, comma 2 del citato Regolamento delegato (UE) n. 1042/2014 della Commissione del 25 luglio 2014, il quale prevede la concessione di sovvenzioni per progetti sulla base di un invito a presentare proposte a procedura ristretta, destinato solo a determinate organizzazioni selezionate, a motivo della natura specifica del progetto o della competenza tecnica o amministrativa degli organismi invitati a presentare proposte;

VISTO inoltre il sistema di gestione e controllo (SI.GE.CO) adottato dall'Autorità delegata e trasmesso all'Autorità responsabile in data 21.01.2016, il quale nella parte relativa all'attività di controllo, prevede, sulla base di quanto disposto dal sopra citato art.7 del Regolamento delegato (UE) n. 1042/2014 della Commissione del 25 luglio 2014, tra le procedure di selezione dei progetti, la selezione tramite inviti a presentare proposte a procedura ristretta, attraverso la quale sono ammessi al finanziamento progetti rispondenti a specifiche esigenze territoriali emerse in fase di analisi dei fabbisogni, da proporsi da parte delle Regioni e delle Province Autonome;

VISTO l' art. 12 della L. 7.08.1990, n. 241  , e successive modificazioni ed integrazioni, il quale subordina l'adozione dei provvedimenti attributivi di vantaggi economici alla predeterminazione ed alla pubblicazione da parte delle amministrazioni procedenti dei criteri e delle modalità cui le amministrazioni stesse devono attenersi;

RILEVATA, pertanto, la necessità di definire, in ossequio alla normativa sopra citata, le specifiche relative all'articolazione ed ai contenuti delle proposte progettuali per la realizzazione di piani di intervento regionali per l'integrazione dei cittadini di Paesi terzi, ai criteri di selezione e valutazione delle stesse, alle modalità di assegnazione ed erogazione del contributo, alle procedure di avvio, attuazione, monitoraggio e rendicontazione degli interventi finanziati;

DECRETA


 

Per le ragioni in premessa indicate, è adottato l'allegato Avviso n. 1/2016 per la presentazione di progetti da finanziare a valere sul Fondo Asilo Migrazione e Integrazione 2014-2020-OS2 Integrazione/Migrazione Legale - ON2 Integrazione - Piani d'intervento regionali per l'integrazione dei cittadini di paesi terzi, per un importo pari a Euro 31.000.000,00.

La procedura sarà esperita dalla Divisione I della Direzione Generale dell'immigrazione e delle politiche di integrazione.

Al presente decreto sarà data pubblicità nelle forme previste dall' art. 32 della L. 18 giugno 2009, n. 69  , mediante pubblicazione sui siti del Ministero dell'Interno e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Avverso il presente decreto è ammesso ricorso in sede giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione o ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dalla stessa data.


 

Roma, 15 aprile 2016

L'AUTORITA' DELEGATA: Raffaele Tangorra