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La Provincia di Pisa
La Prefettura di Pisa
La Procura della Repubblica di Pisa
La Questura di Pisa
L'Arma dei Carabinieri - Comando Provinciale di Pisa
La Guardia di Finanza - Comando Provinciale di Pisa
La Società della Salute dell?Area Pisana
La Società della Salute della Valdera
La Società della Salute del Valdarno Inferiore
L'Associazione Donne in Movimento
La Cooperativa il Cerchio
La Cooperativa Il Progetto
La Pubblica Assistenza
Il Consorzio Polis
Premesso che
la Convenzione delle Nazioni Unite del 2000 contro la criminalità organizzata transnazionale (e in particolare il suo Protocollo addizionale) ha il fine di prevenire, sopprimere e punire la tratta di persone, specialmente di donne e minori;
la Decisione quadro del Consiglio dell'Unione Europea del 19 luglio 2002 sulla lotta alla tratta degli esseri umani prevede che ciascuno Stato membro adotti le misure necessarie affinchè siano puniti i reati relativi alla tratta degli esseri umani a fini di sfruttamento di manodopera o di sfruttamento sessuale e l'istigazione, il favoreggiamento, la complicità ed il tentativo dei reati suddetti;
la Dichiarazione di Bruxelles del 2002 e volta a sviluppare ulteriormente la cooperazione europea ed internazionale e a definire misure concrete, norme, migliori pratiche e meccanismi per prevenire e combattere la tratta degli esseri umani;
nelle conclusioni del Consiglio dell'Unione Europea dell'8 maggio 2003 si conviene di esaminare proposte appropriate relative all?attuazione di elementi specifici contenuti nella dichiarazione sopracitata;
la legge 20 febbraio 1958 n. 75 abolisce la regolamentazione della prostituzione e lotta contro lo sfruttamento della prostituzione altrui con la legge 3 agosto 1998, n. 269 sono state introdotte le norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno di minori, quali nuove forme di riduzione in schiavitù;
con il Dgls 25 luglio 1998, n. 286 lo Stato italiano riconosce lo status di "vittima" con la concessione di uno speciale permesso di soggiorno per motivi umanitari, attraverso programmi finanziati e finalizzati alla sicurezza della persona e al suo inserimento socio-lavorativo, ed il diritto delle persone immigrate, anche senza permesso di soggiorno, alle cure urgenti 0 comunque essenziali;
con la legge 11 agosto 2003, n. 228 é stato introdotto nella nostra normativa nazionale il reato di tratta ed istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri il "Fondo per le misure anti-tratta" destinato a finanziare programmi di protezione, assistenza e integrazione sociale in favore delle vittime di tale reato;
nell'aggiornamento del 2005 del Piano Integrato Sociale Regionale 2002-2004 tra le azioni é prevista l'implementazione di interventi tesi a migliorare le condizioni di vita delle persone in condizione di grave emarginazione sociale (donne vittime della tratta ecc.);
nel territorio provinciale sono in atto progetti finalizzati alla promozione di percorsi di inclusione sociale e lavorativa per gli immigrati vittime di traffico, con una tradizionale attenzione alle donne destinate al mercato del sesso e ai minori e con un più recente impegno verso i lavoratori vittime di pratiche di tratta analoghe alla schiavitù e quelli inerenti la prostituzione ed in particolare tesi a favorire l'emersione, l'inserimento e la diminuzione del danno (progetti EQUAL "Osservatorio e Centro Risorse sul traffico di esseri umani" e "Emergendo";
progetto "Sally"cofinanziato dal Dipartimento Pari Opportunità del Ministero dell'Interno), e progetti rivolti alla tutela ed alla promozione della salute delle persone che si prostituiscono tesi a migliorarne la qualità della vita e a far assumere comportamenti rivolti alla riduzione del danno (progetto "Sally People" finanziato dalla Società della Salute Zona Pisana), il Protocollo sarà adeguato alle eventuali normative nazionali
Visto che nel 2004 la Provincia di Pisa - Assessorato Politiche Sociali - ha promosso la costituzione di un Tavolo denominato "Tavolo interistituzionale per la programmazione di interventi su prostituzione e tratta di persone", con il coordinamento politico dell'assessorato stesso e la partecipazione di Istituzioni, Enti e Associazioni che raggruppano il network territoriale. Questo tavolo rappresenta la sede di confronto e di discussione in cui la rete del territorio partecipa nell'esplicitare bisogni e criticità, condivide la sua piattaforma di azione, analizza il fenomeno e le dinamiche che lo caratterizzano, propone e realizza gli interventi progettuali nel rispetto del quadro normativo vigente e del sistema locale di programmazione sviluppato dai Consorzi della Società della Salute. Il D.Lgs 196/2003 garantisce il trattamento dei dati personali nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali, nonchè della dignità dell'interessato, con particolare riferimento alla riservatezza, all'identità personale e al diritto alla protezione dei dati personali.
Il Codice di Procedura Penale regola i casi ed i soggetti sottoposti al rispetto del segreto professionale, d'ufficio, di Stato ed istruttorio.
Considerato che Nel territorio della provincia di Pisa operano forze diverse per mandato, dimensione etica (Istituzioni, Associazioni di volontariato, Cooperative Sociali, Consorzi) e ambito di intervento (pubblico e privato) che spesso si incontrano, ma hanno difficoltà ad integrarsi, con conseguente dispersione di energie e incongruità degli interventi.
L'istituziona1izzazione di una rete ha lo scopo di consolidare le prassi che nel tempo si sono definite in termini di buone relazioni e scambi di informazioni fra gli operatori dei soggetti aderenti, in quanto efficaci per la definizione di una strategia comune sul territorio e per meglio coniugare aspirazione alla solidarietà e produzione di un lavoro di utilità sociale.
La formalizzazione di una sede interistituzionale di lavoro appare strumento ideale per la programmazione condivisa degli interventi finalizzata alla creazione di un sistema integrato di servizi per le persone immigrate, vittime del traffico e destinate al mercato del sesso, al mercato del lavoro, all'accattonaggio e altre forme di sfruttamento. Il quadro dei sottoscrittori é stato definito secondo un criterio di collegamento funzionale con gli obiettivi in grado di favorire, nei processi di sviluppo locale, l'affermazione di una logica di welfare comunitario che sia in grado di promuovere e avviare un insieme di azioni di sistema e di accompagnamento per la creazione di opportunità a favore delle persone vittime di tratta a scopo di sfruttamento.
Il "Tavolo interistituzionale per la programmazione di interventi su prostituzione e tratta di persone" rappresenta lo strumento ideale per il confronto tra i soggetti che operano sul territorio e per la realizzazione di attivita e programmi integrati. Per dare stabilità alle azioni previste dai diversi progetti e alle azioni proposte dal Tavolo si rende necessaria una chiara formalizzazione degli accordi e dei ruoli dei soggetti aderenti.
In particolare si considera importante l'apporto delle associazioni, enti ed altri organismi privati abilitati alla realizzazione di programmi di assistenza e protezione sociale degli stranieri di cui all' art. 18 del D.Lgs. 286/98 "Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero", nonché dei soggetti del terzo settore che sul territorio sono impegnate in attività di sostegno alle fasce deboli.
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
Finalità
Obiettivi specifici
Territorialità
Compiti della Provincia
Compiti della Prefettura
Compiti della Procura della Repubblica
Compiti della Questura
Compiti dell'Arma dei Carabinieri
Compiti della Guardia di Finanza
Compiti delle Società della Salute
Compiti dei soggetti del Terzo Settore
Conduzione
Pisa, 20 settembre 2006