Regione Toscana
norma

 
PREFETTURA DI GROSSETO UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO - MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO - SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA BELLE ARTI E PAESAGGIO PER LE PROVINCE DI SIENA, GROSSETO E AREZZO  
PROTOCOLLO INTESA 15 settembre 2017
  Per favorire il processo di integrazione dei cittadini stranieri richiedenti asilo attraverso attività di utilità sociale finalizzate alla cura e valorizzazione dell'Area Archeologica di Roselle ubicata nella città di Grosseto  
 


 
  urn:nir:prefettura.grosseto:protocollo.intesa:2017-09-15;nir-1

Indice


TRA

La Prefettura Ufficio territoriale del governo di Grosseto;

La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo;

La Auxilium Vitae di Grosseto Società Cooperativa Sociale Onlus di Grosseto;

La Onlus Solidarietà è Crescita Società Cooperativa sociale a responsabilità limitata di Grosseto;

La Uscita di Sicurezza - Società Cooperativa sociale Onlus di Grosseto

PREMESSO CHE

A far data dal 21 marzo 2014, alla luce dei progressivi consistenti afflussi di cittadini stranieri in conseguenza degli sbarchi sulle coste del territorio nazionale, tutte le Prefetture sono state interessate dall'Amministrazione centrale per assicurare l'attuazione di interventi strutturati di assistenza in favore dei cittadini stranieri richiedenti asilo, così concorrendo a formare e garantire, a quadro normativo invariato, un sistema di accoglienza di natura straordinaria, obiettivamente capace di integrare, completare e potenziare I'offèrta ordinaria di accoglienza assicurata a regime dal Sistema di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR), articolato sull'intero territorio nazionale in progetti locali caratterizzati dalla compartecipazione diretta delle autonomie territoriali;

in considerazione dell'andamento progressivo dei flussi migratori nel tempo, nell'alveo delle direttive di coordinamento diramate dall'Amministrazione centrale, la Prefettura è stata chiamata a garantire la governance del complesso fenomeno di accoglienza ed assistenza dei cittadini stranieri richiedenti asilo in ambito provinciale, sviluppando, in una prospettiva di equilibrata e ragionevole armonizzazione con le caratteristiche tipologiche del territorio, un modello locale di accoglienza diffusa, coerente e conforme con il modello regionale toscano, attualmente proposto su scala nazionale;

la sopravvenienza del Decreto Legislativo 18 Agosto 2015, n. 142  , entrato in vigore il 30 settembre 2015 quale nuova fonte normativa di regolamentazione dell'accoglienza dei cittadini stranieri richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, ha espressamente disciplinato per la prima volta le o'misure straordinarie di accoglienza" (art. 11), riservate alla competenza dei Prefetti e funzionali a garantire un'accoglienza "limitata al tempo strettamente necessario al trasferimento del richiedente" nelle strutture del sistema SPRAR;

con la medesima fonte normativa, come recentemente novellata dal Decreto Legge 17 febbraio 2017, n.13  , convertito con modificazioni dalla Legge 13 aprile 2017, n. 46  , il legislatore ha inteso altresì formalmente recepire, con una disposizione normativa ad hoc di nuovo conio (art. 22bis), la preesistente best practice delle azioni intraprese a livello territoriale su impulso dei Prefetti, anche attraverso la stipulazione di appositi protocolli d'intesa, per "l'implementazione dell'impiego di richiedenti protezione internazionale, su base volontaria, in attività di utilità sociale in favore delle collettività locali, nel quadro delle disposizioni normative vigenti";

gli organismi pubblici, ai sensi dell' articolo 15 della Legge 7 agosto 1990, n. 241  , possono, in via convenzionale, raccordare le proprie funzioni al fine di garantire che, in determinate materie, i rispettivi compiti istituzionali vengano svolti secondo criteri di economicità ed efficacia;

il sistema di gestione dei beni culturali delineato dal D. Lgs 42/04  s.m.i. denominato "Codice dei beni culturali" stabilisce, all'articolo 6, che le attività di valorizzazione culturale sono attuate in forme compatibili con la tutela e in modo tale da non pregiudicarne le esigenze;

nel quadro delle correnti interlocuzioni istituzionali tra la Prefettura di Grosseto e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto ed Arezzo, è emersa ed è stata subito condivisa l'esigenza di orientare le possibili attività volontarie di utilità sociale da parte dei richiedenti asilo, ospitati nelle strutture temporanee di accoglienza, al conseguimento di uno scopo significativo e qualificato di particolare valore socio-culturale, riconducibile ai compiti e alle competenze istituzionali della Soprintendenza stessa;

all'interno del ricco patrimonio archeologico grossetano, si distingue in particolare la città etrusca e romana di Roselle, per le sue altissime potenzialità culturali e turistiche e per essere a tutti gli effetti un luogo di identità per la Comunità locale;

la Città di Roselle è organizzata e gestita dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto ed Arezzo come parco archeologico, aperta al pubblico tutti i giorni della settimana, frequentata e apprezzata da un cospicuo numero di visitatori italiani e stranieri, oltre che da giovani in età scolare;

la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto ed Arezzo, nell'ambito dei propri compiti e competenze istituzionali, ha così ritenuto di individuare nell'Area archeologica di Roselle una serie di attività che possono essere regolarmente svolte con l'impiego dei cittadini stranieri richiedenti asilo, allo scopo di valorizzare la città antica, migliorando principalmente la cura dei diversi complessi monumentali che la costituiscono, sia all'interno della cinta muraria etrusca, sia nelle aree della necropoli e della villa romana di Nomadelfia, ubicate lungo la strada d'accesso all'Area archeologica; le attività, che saranno svolte con il controllo di Personale della Soprintendenza, prevedranno principalmente la pulitura accurata delle aree ove sono ubicate le strutture antiche, in modo da rendere più chiare e apprezzabili le caratteristiche di ciascuna, oltre che la collaborazione in occasione di interventi di manutenzione, scavo e restauro, eseguiti direttamente dalla Soprintendenza o da essa autorizzati; si prevedono inoltre attività di collaborazione con il Personale di custodia nell'accoglienza del pubblico e in quant'altro dovesse rendersi necessario per il migliore svolgimento dei compiti istituzionali;

l'iniziativa progettuale sopra esposta, riconosciuta di particolare pregio e significativo valore sul piano culturale, si contestualizza pienamente nel solco delle buone prassi, attualmente recepite anche a livello normativo, per la migliore integrazione dei cittadini stranieri nella vita organizzata della comunità ospitante;

PRESO ATTO CHE

Le società Auxilium Vitae- Società Cooperativa Sociale Onlus di Grosseto, Onlus Solidarietà è Crescita - Società Cooperativa sociale a responsabilità limitata di Grosseto e Uscita di Sicurezza - Società Cooperativa sociale Onlus di Grosseto, convenzionate con la Prefettura di Grosseto, gestiscono attualmente il servizio di accoglienza ed assistenza in favore di cittadini stranieri richiedenti asilo attraverso strutture temporanee ubicate nel territorio comunale di Grosseto(nello specifico erogando i seguenti servizi:

- mediazione linguistica e interculturale;

- accoglienza materiale;

- orientamento e accesso ai servizi del territorio;

- formazione e riqualificazione professionale;

- orientamento e accompagnamento all' inserimento lavorativo;

- orientamento e accompagnamento all' inserimento abitativo;

- orientamento e accompagnamento all' inserimento sociale;

- orientamento e accompagnamento legale;

- servizio di tutela psico-socio-sanitaria e di gestione banca dati);

in coerenza con le finalità del presente Protocollo d'intesa e nel soddisfacimento delle esigenze sopra rappresentate, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto ed Arezzo, d'intesa con le società cooperative sopra riportate, si impegna a redigere un apposito documento progettuale volto a definire l'oggetto e la tipologie delle attività di utilità sociale, cui potranno essere applicati, su base volontaria, i cittadini stranieri richiedenti asilo ospitati nelle strutture temporanee di accoglienza, rispettivamente in carico alle società cooperative gestrici del servizio;

in considerazione dell'intera localizzazione dell'area Archeologica di Roselle nel territorio comunale della Città di Grosseto, almeno in via di prima applicazione, si è inteso rivolgere prioritariamente I'iniziativa progettuale oggetto del presente Protocollo alle sole società gestrici del servizio di accoglienza in detto ambito territoriale, con riserva di estensione, attraverso future possibili adesioni al Protocollo d'intesa, a diversi e/o nuovi soggetti gestori del servizio operanti anche al di fuori del territorio comunale della Città di Grosseto;

VISTO l'art. l5 Legge 7 agosto 1990, n. 241  e ss.mm.ii;

VISTO l'art.22 bis Decreto Legislativo l8 Agosto 2015, n. 142;

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE


   
  Art.1   
  1.  Le premesse costituiscono parte integrante del presente Protocollo.
 
 
  Art. 2   
  1.  La soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto ed Arezzo, di seguito indicata come "Soprintendenza", si impegna a redigere apposito documento progettuale di natura esplicativa, nell'ambito del quale siano espressamente individuate e puntualmente descritte le tipologie di attività di utilità sociale, che, su base volontaria, i cittadini stranieri richiedenti asilo potranno svolgere.
 
 
  Art. 3   
  1.  Le società Auxilium Vitae- Società Cooperativa Sociale onlus di Grosseto, Onlus Solidarietà è Crescita - Società Cooperativa sociale a responsabilità limitata di Grosseto e Uscita di Sicurezza - Società Cooperativa sociale Onlus di Grosseto, di seguito indicate come "società gestrici del servizio di accoglienza", si impegnano, raccordandosi preventivamente con la Soprintendenza per il necessario indirizzo e orientamento, a individuare e selezionare i cittadini stranieri ospitati nelle strutture di accoglienza di rispettiva competenza per l'avvio, su base volontaria, alle attività di utilità sociale in coerenza ed attuazione del documento progettuale sub art.2  .
 
  2.  Le medesime società gestrici del servizio di accoglienza, ciascuna per sé ovvero, previe opportune intese tra esse stesse ispirate al principio di leale collaborazione, una in solido per tutte secondo rotazione, provvederanno a garantire il servizio di mediazione linguistica e culturale e di trasporto secondo il calendario stabilito d'intesa con la Soprintendenza. Sarà a carico delle società gestrici del servizio di accoglienza ogni onere connesso alla copertura assicurativa dei predetti cittadini stranieri, la fornitura dei pasti giornalieri agli stessi nonché la consegna dei dispositivi individuali di protezione necessari per operare in condizioni di sicurezza.
 
  3.  E' facoltà della Soprintendenza segnalare alle società gestrici del servizio di accoglienza eventuali comportamenti dei cittadini stranieri richiedenti asilo che non si rivelino consoni alle attività da svolgere e/o inadeguati in relazione alla natura dei luoghi,chiedendone l'allontanamento dal sito archeologico ovvero, nei casi più gravi, la eventuale sostituzione.
 
 
  Art. 4   
  1.  E'istituita una cabina di regia presso la Prefettura di Grosseto, composta da un rappresentante della Prefettura, un rappresentante della Soprintendenza e un rappresentante per ciascuna delle società gestrici del servizio di accoglienza.
 
  2.  La Cabina di regia è incaricata di monitorare l'attuazione degli impegni assunti con la sottoscrizione del Protocollo d'intesa, adottando ogni più opportuna iniziativa per assicurare il miglior sviluppo dell'iniziativa stessa.
 
  3.  Le riunioni del predetto organismo avranno cadenza trimestrale o comunque potranno essere anticipate con motivata istanza da ciascuna delle parti in esso rappresentate.
 
 
  Art. 5   
  1.  Protocollo d'intesa ha durata annuale dalla data della sua stipulazione e potrà essere rinnovato.
 

 

Grosseto, 15 settembre 2017

Letto, approvato e sottoscritto.