Regione Toscana
norma

 
PROVINCIA DI FIRENZE ASSESSORATO SPORT PARI OPPORTUNITA' POLITICHE PER L'IMMIGRAZIONE PICCOLI COMUNI E POLITICHE PER LA MONTAGNA  
PROTOCOLLO INTESA 12 dicembre 2012
  Protocollo per la partecipazione dei cittadini stranieri alla vita democratica del territorio della provincia di Firenze.  
 


 
  urn:nir:provincia.firenze:protocollo.intesa:2012-12-12;nir-1

Premessa che

il fenomeno dell'immigrazione è un elemento di pregnante significatività per dimensioni, crescita e struttura generazionale su tutto il territorio provinciale;

la presenza dei cittadini stranieri sul nostre territorio assume sempre più carattere di permanenza;

i residenti stranieri sono o livello locale sottoposti agli stessi doveri dei cittadini;

l'integrazione dei residenti stranieri è una priorità per il mantenimento e il rinforzo della coesione sociale di tutta la comunità;

tale integrazione implica la partecipazione attiva dei residenti stranieri alla vita e alle sviluppo della prosperità della collettività locale;

che la Regione Toscana nell'ambito del percorso di attuazione della legge regionale sull'immigrazione n. 29/2009  e nel quadro della promozione dei diritti dei cittadini stranieri in un processo di positiva integrazione nei nostri territori individuava come impegno comune la ricostruzione degli organismi di rappresentanza presso gli enti locali disponibili ad attuare questo percorso:

Visto

l' art. 3 della costituzione  della Repubblica Italiana che sancisce che Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica economica e sociale del Paese.

Preso atto

delle indicazioni della Commissione Europea riportate sul Manuale sull'integrazione per i responsabili delle politiche di integrazione e gli operatori del settore - 2007, in merito al fatto che la cittadinanza civica nel suoi aspetti di sicurezza di residenza, sostegno alla vita familiare, norme contro la discriminazione è strettamente e correlata con la cittadinanza sociale e le sue forme di partecipazione, mobilità sociale e servizi personalizzati;

Visto

lo Statuto della Regione Toscana all'art. 3, comma 6 prevede che "la Regione promuove, nel rispetto dei principi costituzionali, l'estensione del diritto di voto agli immigrati" o tale auspicio è stato richiamalo anche dalla L.R.T. n. 29/2009  "Norme per l'accoglienza, l'integrazione partecipe e la tutela dei cittadini stranieri nella Regione Toscana" l' art. 6, comma 23 della L.R.T. n. 29/2009  : "la Regione promuove e sostiene la partecipazione alla vita pubblica dei cittadini stranieri residenti in Toscana muniti di regolare titolo di soggiorno in conformità a quanto previsto dagli artt. 3 e 72 dello Statuto , in particolare promuovendo l'estensione ad essi dei diritto di voto";

l' art. 6, comma 25 della L.R.T. n. 29/2009  : "La Regione promuove intese per la diffusione della presenza dei consigli e delle consulte degli stranieri presso gli enti locali e per la loro qualificazione anche attraverso lo sviluppo di modalità omogenee di funzionamento, nella prospettiva della crescita di nuove forme di rappresentanza e di partecipazione dei cittadini stranieri"

Valutato che

le domande di rappresentanza e di partecipazione delle popolazioni straniere dovranno progressivamente assumere le forme di un riconoscimento reale, sociale e politico;

Ricordata

l'importante Campagna per i Diritti di Cittadinanza "L'Italia sono anch'io", promossa dai principali Enti e Associazioni attiva sia a livello nazionale che sul territorio di questa Amministrazione provinciale, per il sostegno alla preposta di Legge per la partecipazione politica ed amministrativa e per il diritto di elettorato senza discriminazioni di cittadinanza e nazionalità

Considerato che

Le nuove forme di rappresentanza dovranno essere

- Pensate come aperte e permeabili alla società civile e allo scambio generazionale e devono essere costruiti come organismi vivaci, in grado di elaborare idee e proposte dotate di innovatività e originalità;

- Dei laboratori in cui saranno presenti tutte le articolazioni delle formazioni sociali in cui si svolge la vita quotidiana "dei nuovi italiani": stranieri provenienti da associazioni sportive, sindacati, associazioni culturali, scuola, università, impresa.

Atteso che

Il presente Protocollo d'Intesa disciplina la partecipazione di ciascun ente firmatario alla programmazione, gestione e al controllo del presente protocollo e che la gestione così condivisa è da ritenersi strategica per il futuro delle politiche della partecipazione dei cittadini stranieri;

Si conviene che

La Provincia di Firenze in accordo con i Comuni sottoscrittori approvano la programmazione allegata al presente Protocollo, come parte integrante e sostanziale che interviene per sostenere progetti e percorsi rivolti ad azioni di supporto alla partecipazione e rappresentanza dei giovani stranieri e neo cittadini italiani;

Tutto ciò premesso, i soggetti aderenti al presente Protocollo

CONVENGONO QUANTO SEGUE:


   
  Art. 1 

Finalità

 
  1.  Con il presente Protocollo gli Enti s'impegnano a collaborare, nell'ambito delle proprie competenze istituzionali e secondo specifici progetti elaborati o da elaborarsi d'intesa, alla realizzazione delle iniziative volte all'affermazione di una cultura della partecipazione della rappresentanza delle comunità straniere, attraverso:
   una collaborazione tra la Provincia di Firenze, gli enti locali, per la realizzazione di percorsi condivisi con l'obiettivo di sostenere la partecipazione e la rappresentanza delle comunità straniere;
   un piano per l'individuazione di percorsi rivolti soprattutto alle giovani generazioni finalizzati alla formazione alla cittadinanza e alla partecipazione democratica;
   l'attuazione d'iniziative di divulgazione dei risultati perseguiti e raggiunti.
 
 
  Art. 2 

Obiettivi

 
  1.  Il Protocollo avrà i seguenti obiettivi:
   il monitoraggio della situazione del territorio provinciale in ordine alla popolazione straniera e alle associazioni di cittadini stranieri che sono costituite o che si costituiranno;
   la promozione e il sostegno delle iniziative allegate a questo protocollo, o che successivamente verranno sviluppate dai sottoscrittori rivolte alla promozione e alla realizzazione di percorsi di partecipazione e/o rappresentanza dei cittadini stranieri presenti sul territorio;
   creazione di una rete di coordinamento tra organismi di rappresentanza e di partecipazione presenti sul territorio della Provincia di Firenze;
   l'organizzazione di incontri/seminari ed eventi per la diffusione della politica d'integrazione delle persone straniere anche con il contributo degli enti e delle associazioni;
   la promozione di iniziative informative e conoscitivo sugli strumenti e le modalità attraverso cui sviluppare il percorso di partecipazione in ogni singolo comune.
 
 
  Art. 3 

Tavolo Istituzionale

 
  1.  Per la realizzazione degli obiettivi del presente protocollo è istituito un Tavolo Istituzionale che opera in modo collegiale su più livelli istituzionali per assicurare il rispetto delle priorità e dei principi nello stesso contenuti.
 
  2.  Il Tavolo Istituzionale è composto da:
   l'Assessore all'Immigrazione della Provincia di Firenze;
   i rappresentanti di ogni consiglio o consulte degli stranieri o altre forme di rappresentanza presenti sul territorio provinciale;
   un rappresentante di ogni ente firmatario del presente protocollo.
 
  3.  Al Tavolo Istituzionale sarà sempre presente come invitato permanente il Presidente della Commissione V "Politiche comunitarie. Rapporti internazionali, cooperazione e gemellaggi. Pace. Politiche per l'immigrazione. Cultura. Sport e tempo libero".
 
  4.  Il Tavolo Istituzionale ha i seguenti compiti:
   formulare le proposte progettuali ed elaborare azioni attuative del protocollo;
   valutare, accogliere e preporre le nuove adesioni al Tavolo;
   elaborare il Regolamento per il funzionamento del Tavolo Istituzionale.
 
  5.  Qualora lo ritenga opportuno, il Tavolo può costituire al suo interno gruppi di lavoro su temi specifici invitando ano ho esperti in materia.
 
  6.  La partecipazione alle riunioni del Tavolo è volontaria e gratuita.
 
  7.  La Provincia di Firenze eserciterà la funzione di segreteria organizzativa.
 
 
  Art. 4 

Onori finanziari

 
  1.  Il presente Protocollo d'intesa prevede oneri di spesa per la Provincia di Firenze che s'impegna a:
   finanziare progetti sul territorio, per il 2012 per E 59.733,00 e per il 2013 per E 60.649,26 per i complessivi E 120.382,26;
   promuovere le iniziative legate al progetto al fine di favorirne la divulgazione, l'attuazione e la crescita, utilizzando le specifiche competenze al proprio interno;
   organizzare e divulgare le conoscenze in merito ai fenomeni d'interesse che deriveranno dalle attività svolte nell'ambito del presente Protocollo, mettendo a disposizione un'interfaccia operativa adeguata.
 
 
  Art. 5 

Durata del protocollo

 
  1.  Il presente Protocollo ha durata annuale ed entrerà in vigore dal giorno successivo alla sua sottoscrizione.
 
  2.  Ciascuna parte firmataria può recedere dall'Intesa con un preavviso di almeno tre mesi.
 
  3.  Il Protocollo potrà essere rinnovato attraverso esplicita manifestazione di volontà dei firmatari.
 

Letto, approvato e sottoscritto per la Provincia di Firenze
 

Firenze, 12 dicembre 2012