Regione Toscana

Progetto PLURAL

07/06/2018

Appena concluso il progetto, coordinato dal Comune di Firenze e finanziato tramite i fondi FAMI, che si è occupato di informazione, istruzione e orientamento per adulti e minori di origine non italiana.


“Si è appena concluso con risultati estremamente positivi il progetto PLURAL coordinato dal Comune di Firenze, Direzione istruzione, in collaborazione con associazioni e cooperative operanti da anni nel settore dell'inclusione educativa e sociale dei migranti, e finanziato tramite i fondi FAMI volti alla formazione civico linguistica dei cittadini di paesi terzi.

Il progetto si è sviluppato su un arco temporale di 13 mesi ed ha coinvolto tutto il territorio del comune di Firenze, in sinergia con gli enti pubblici locali, la Rete dei Centri di Alfabetizzazione, le scuole e il privato sociale. (Facebook Plural Istruzione )

 

Le azioni realizzate hanno riguardo la costruzione e consolidamento della rete territoriale, la formazione linguistica per gli adulti e per i minori con un forte coinvolgimento dei MSNA e grande attenzione a pubblici in situazione di fragilità (ad esempio donne, vittime di tratta ecc.), l'orientamento formativo volto al contrasto della dispersione scolastica, la mediazione.

Sono state adottate metodologie innovative e coinvolgenti, con uso di laboratori espressivi e teatrali molto apprezzati dai ragazzi e dalle ragazze e dagli insegnanti.

 

Molti sono stati gli eventi partecipativi e di confronto, alcuni particolarmente toccanti come le occasioni di incontro e reciproca conoscenza tra MSNA e studenti delle scuole, con uno scambio umano emozionante e di alto valore morale.

 

Strategica è risultata l'attivazione di un Call Center dedicato all'orientamento ai servizi educativi per minori e adulti, compreso il supporto all'iscrizione scolastica e supportato dalla mediazione linguistica. In Call Center ha raccolto e rilevato casi problematici che ha affrontato elaborando strategie in collaborazione con gli attori del territorio interessati.”

 

 

Fonte: Associazione Progetto Arcobaleno