Regione Toscana
norma

 
COMMISSARIO STRAORDINARIO DEL GOVERNO PER LE PERSONE SCOMPARSE - REGIONE LOMBARDIA - PREFETTURA DI MILANO - PROCURE DELLA REPUBBLICA - UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MILANO - COMUNE DI MILANO - ANCI LOMBARDIA  
PROTOCOLLO INTESA 4 agosto 2015
 


 
  urn:nir:prefettura.milano:protocollo.intesa:2015-08-04;nir-1

Alla presenza del Sottosegretario di Stato all'Interno, Dott. Domenico Manzione

Tra

Il Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, Prefetto Vittorio Piscitelli

Il Presidente della Regione Lombardia , On. Avv. Roberto Maroni

Il Prefetto di Milano, Dott. Francesco Paolo Tronca

Il Procuratore Generale presso la Corte d'appello di Milano. Dott. Manlio Minale

I Procuratori della Repubblica di Milano, Lodi, Monza, Busto Arsizio e Pavia

Il Rettore dell'Università degli Studi di Milano, Prof. Gianluca Vago

Il Sindaco di Milano, Avv. Giuliano Pisapia

Il Presidente di Anci Lombardia, Avv. Attilio Fontana

Visto

La legge regionale statutaria n. 1 del 30 agosto 2008 "Statuto d'autonomia della Lombardia ";

la legge n. 833 del 1978  , e successive modificazioni e integrazioni, istitutiva del Servizio sanitario nazionale che, per il tramite delle regioni, è posto a garanzia della dignità e della libertà della persona umana;

il decreto del Presidente della Repubblica del 31 luglio 2007  con il quale, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, si è provveduto alla nomina di un Commissario straordinario del Governo per favorire la ricerca di persone scomparse, con i poteri di cui al l' art.11 della legge 23 agosto 1988, n. 400  ;

che il predetto decreto attribuisce al Commissario, tra l'altro, il compito di assicurare il necessario coordinamento operativo tra le amministrazioni dello Stato interessate a vario titolo al fenomeno delle persone scomparse, curando il raccordo con le pertinenti strutture tecniche, nonché il compito di monitorare le attività istituzionali dei soggetti impegnati nell'attività di ricerca delle persone scomparse e quello, conseguente, di analizzare le informazioni acquisite al fine di proporre alle autorità competenti eventuali soluzioni per migliorare l'azione amministrativa e l'informazione di settore;

il protocollo d'intesa sottoscritto dal Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse ed il Capo della Polizia il 21 aprile 2008 al fine di promuovere la collaborazione tra il Dipartimento della Pubblica Sicurezza e il Commissario, per favorire il raccordo informativo tra quest'ultimo e le competenti Direzioni e Uffici Centrali del Dipartimento con il fine di fornire al Commissario gli elementi utili per l'espletamento dei compiti attribuiti allo stesso;

Considerato

che il primo censimento dei corpi senza identità è stato avviato dall'Ufficio del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse nel novembre 2007 e che, alla data del 31.12.2014 , sono stati registrati 1.371 cadaveri non identificati , di cui 102 nella Regione Lombardia e 48 nella provincia di Milano;

che il fenomeno ha una ricaduta sociale per le attese dei familiari degli scomparsi e assume rilievo sia sotto il profilo etico che giuridico, visti i risvolti di ordine civilistico e patrimoniale che l'assenza prolungata nel tempo determina e che tale disciplina è stata integrata con la legge n. 203/2012  che, nel riconoscere alla scomparsa valenza giuridica, detta disposizioni per favorire le ricerche, anche di un corpo senza vita;

che, allo stato attuale, la criticità è rappresentata dalla carenza di un circuito informativo comune a tutti i soggetti istituzionali competenti in materia che possa consentire la comparazione tra i dati più significativi riguardanti gli scomparsi e quelli relativi ai corpi rinvenuti senza identità;

che tale problematica è accentuata dalla scarsa petente;disponibilità dei dati numerici riguardanti i decessi in ospedale di persone senza identità e di tutti i ritrovamenti di corpi o di resti umani non identificati non riconducibili a fattispecie di reato, per i quali l'autopsia non è stata disposta dal Pubblico Ministero competente;

Ritenuto

che nei casi sopradescritti (decessi in pronto soccorso, ospedale e in tutti i casi di ritrovamento di corpi o resti umani non identificati compresi quelli non connessi a reati), ai sensi del presente protocollo d'intesa, debba essere avviata una sperimentazione nella Regione Lombardia, nel territorio della provincia di Milano, con il coinvolgimento delle Direzioni Sanitarie delle Aziende ospedaliere e dei servizi di medicina Legale delle ASL, del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute, Sezione di Medicina Legale "Labanof" dell'Università degli Studi di Milano e delle Procure della Repubblica competenti, affinché sia garantito l'espletamento delle attività (esame esterno/autopsia, prelievo di campioni biologici, diagnosi di causa ed epoca della morte, custodia de i campioni) finalizzate anche alla compilazione della scheda post mortem , necessaria per consentire il matching con i dati essenziali concernenti le persone scomparse, nonché per la redazione del processo verbale di cui all' art. 78 del D.P.R. n. 396/2000  ;

opportuno avviare, con apposito disciplinare operativo che costituisce parte integrante del presente Protocollo, un processo di circolarità informativa in materia di anagrafe dei cadaveri/resti umani senza identità tra l 'Ufficio del Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse, la Regione Lombardia , le direzioni Generali delle ASL Milano, Milano 1 e Milano 2, il Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute, Sezione di Medicina Legale "Labanof" dell'Università degli Studi di Milano, la Prefettura e i Comuni della provincia di Milano, la Procura Generale presso la Corte d'appello di Milano, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, di Lodi, di Monza, di Busto Arsizio, di Pavia, allo scopo di evitare che gli stessi possano restare privi di esame esterno e/o autoptico ed essere sepolti senza il prelievo del campione biologico, necessario per la successiva comparazione con i dati riguardanti le persone s comparse;

che sulla base degli esiti della predetta sperimentazione, l'attività in parola potrà essere estesa a tutto il territorio nazionale contribuendo, in tal modo, ad incrementare le identificazioni e ad abbattere il preoccupante dato sulle persone scomparse e sui cadaveri senza identità;

che il gruppo di lavoro che sarà costituito presso la Prefettura di Milano, come indicato nel predetto disciplinare operativo, possa adoperarsi anche per favorire l'identificazione dei casi della provincia di Milano censiti nel Registro Nazionale dei cadaveri non identificati istituito nel 2007 dal primo Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse e continuamente aggiornato e pubblicato nella sezione "persone scomparse " del sito del Ministero dell'Interno;

Tutto ciò premesso, ritenuto, considerato e visto, si con viene quanto segue:


 

1. Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale della presente intesa.

2. Il Commissario straordinario del Governo per le persone s comparse, il Presidente della Regione Lombardia , il Prefetto di Milano, il Procuratore Generale presso la Corte d'appello di Milano, i Procuratori della Repubblica presso il Tribunale di Milano, di Lodi, di Monza, di Busto Arsizio, di Pavia, il Rettore dell'Università degli Studi di Milano, il Sindaco di Milano e il Presidente di ANCI Lombardia, nel rispetto della normativa vigente, convengono sulla necessità di collaborare al fine di promuovere e sviluppare azioni, progetti e o iniziative in materia di anagrafe dei corpi senza identità allo scopo di evitare che gli stessi possano restare privi di esame esterno/autopsia ed essere sepolti senza il prelievo del campione biologico, necessario per la successiva comparazione con i dati riguardanti le persone scomparse.

3. Il Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse e il Presidente della Regione Lombardia, il Prefetto di Milano, il Procuratore Generale presso la Corte d'appello di Milano, i Procuratori della Repubblica presso il Tribunale di Milano, di Lodi, di Monza, di Busto Arsizio, di Pavia, il Rettore dell'Università degli Studi di Milano, il Sindaco di Milano e il Presidente di ANCI Lombardia, nell'ambito delle rispettive competenze, si impegnano a d avviare una sperimentazione nella provincia di Milano, in caso di decessi in pronto soccorso, ospedali e in tutti i casi di ritrovamento di corpi o resti umani non identificati compresi quelli non connessi a reati, affinché sia garantito l'espletamento delle attività (esame esterno/autopsia, prelievo di campioni biologici, diagnosi di causa ed epoca della morte, custodia dei campioni) finalizzate alla compilazione della scheda post mortem per consentire il matching con i dati essenziali concernenti le persone scomparse.

4. Il disciplinare con le indicazioni operative, allegato al presente Protocollo, quale parte integrante , prevede distinti e specifici percorsi organizzativi a seconda che il rinvenimento sia relativo a cadaveri ovvero a resti umani privi di identità.

5. Il presente Protocollo non prevede ulteriori oneri a carico dei soggetti pubblici sottoscrittori, ferme restando le autopsie richieste dall'Autorità Giudiziaria e quelle che sono a carico della ASL o dell'Azienda Ospedaliera in conseguenza del le autopsie per riscontro diagnostico, qualora richieste ai sensi dell'articolo 37 del vigente regolamento di polizia mortuaria.

6. Il gruppo di lavoro che sarà costituito presso la Prefettura di Milano e di cui al disciplinare operativo si adopererà anche per favorire l'identificazione dei corpi senza identità della provincia di Milano censiti nel Registro Nazionale dei cadaveri non identificati tenuto dal Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse e pubblicato sul sito "persone scomparse".

7. Il presente Protocollo ha validità di un anno e può essere, d'intesa tra le parti, modificato in ogni momento e rinnovato alla scadenza in forma scritta.

 

Il Sottosegretario di Stato all'Interno Dott. Domenico Manzione