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UFFICIO NAZIONALE ANTIDISCRIMINAZIONI RAZZIALI (UNAR) - UFFICIO REGIONALE UNICEF PER L'EUROPA E L'ASIA CENTRALE (ECARO) - COMITATO ITALIANO PER L'UNICEF FONDAZIONE ETS  
PROTOCOLLO INTESA 25 luglio 2023
  Iniziative di sensibilizzazione a favore dei diritti dei minori  
 


 
  urn:nir:presidenza.consiglio.ministri;dipartimento.pari.opportunita:protocollo.intesa:2023-07-25;nir-1

TRA

L'UFFICIO NAZIONALE ANTIDISCRIMINAZIONI RAZZIALI (UNAR) - L'UFFICIO REGIONALE UNICEF PER L'EUROPA E L'ASIA CENTRALE (ECARO) - IL COMITATO ITALIANO PER L'UNICEF FONDAZIONE ETS

Preambolo

1. Il presente Protocollo formalizza l'intesa tra Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull'origine etnica (di seguito UNAR - Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), il Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia (Ufficio UNICEF per l'Europa e l'Asia centrale) e il Comitato Italiano per l'UNICEF Fondazione ETS, qui considerate le "Parti".

2. Le Parti si impegnano a collaborare per assicurare che i diritti dei minori in Italia, con particolare riferimento ai più vulnerabili come i migranti e i rifugiati, siano promossi e protetti e per costruire una cultura e una società inclusive, che superino pregiudizi, razzismo e discriminazione.

Premesso che L'UNICEF:

è stata istituita con la risoluzione 57 adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite l'11 dicembre 1946 come organo sussidiario dell'Assemblea generale. Lavora con i governi di tutto il mondo per promuovere i diritti dei bambini alla sopravvivenza, protezione e sviluppo ed è guidato dai principi articolati nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza e nei suoi protocolli opzionali.

I Comitati nazionali dell'UNICEF sono una parte indipendente ma integrante dell'organizzazione globale dell'UNICEF:

- UNICEF (Ufficio UNICEF per l'Europa e l'Asia centrale), è diventato operativo in Italia nel novembre 2016 con un programma volto a garantire che i diritti dei bambini più vulnerabili, in particolare bambini e adolescenti rifugiati e migranti, siano protetti e promossi dalle leggi, dalle politiche, dai bilanci e dai programmi del Governo Italiano;

- il Comitato Italiano per UNICEF Fondazione ETS è un'organizzazione non governativa riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri, munita di personalità giuridica e parte integrante dell'organizzazione globale dell'UNICEF - Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia, organo sussidiario dell'ONU, con il mandato, fondato sulla Convenzione dci diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, di tutelare e promuovere i diritti di tutti i bambini ovunque;

- dal 1974 il Comitato Italiano opera in Italia in nome e per conto dell'UNICEF, in base ad un Accordo di Cooperazione stipulato con l'UNICEF Internazionale e secondo un piano strategico congiunto delle attività.

L'UNAR:

- è stato istituito nel 2003 presso il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri con l'emanazione del decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 215  , in attuazione della Direttiva comunitaria 2000/43/CE, che ha previsto per ogni Stato membro l?istituzione di un organismo per l'attuazione della parità di trattamento;

- è l'equality body italiano preposto a garantire, in piena autonomia di giudizio e in condizioni di imparzialità, l'effettività del principio di parità di trattamento tra le persone, di vigilare sull'operatività degli strumenti di tutela vigenti contro le discriminazioni nonché di contribuire a rimuovere le discriminazioni fondate sulla razza o sull'origine etnica;

- in qualità di organismo preposto alla parità di trattamento e non discriminazione, ha ampliato de facto, sulla base di direttive ministeriali, il proprio ambito di intervento ai diversi fattori di discriminazione quali religione o convinzioni personali, disabilità, età, orientamento sessuale e identità di genere;

- svolgela mission istituzionale di garantire la parità di trattamento fra le persone e la rimozione delle discriminazioni, in particolare attraverso la gestione di un Contact Center per la raccolta delle segnalazioni in ordine a casi di discriminazione, esame ed analisi delle segnalazioni ricevute, attività istruttoria relativa all'assistenza nei procedimenti giurisdizionali o amministrativi delle persone che si ritengono lese da comportamenti discriminatori, predisposizione di pareri, consulenze e osservazioni da rendersi anche in giudizio, promozione di incontri conciliativi informali e proposta di soluzioni per la rimozione delle situazioni discriminatorie, gestione di una banca dati per il monitoraggio delle denunce e delle segnalazioni ricevute;

- svolge funzioni di garanzia e di controllo della parità di trattamento, dell'efficacia degli strumenti di tutela e delle azioni di governo volte a prevenire e rimuovere ogni forma e causa di discriminazione e, fin dall'atto costitutivo, è impegnato nella prevenzione e rimozione di qualsiasi comportamento o atto che realizzi un effetto discriminatorio, attraverso attività di informazione e comunicazione e di azioni di sensibilizzazione dell'opinione pubblica, in particolare delle giovani generazioni.


   
  Articolo 1 

Oggetto, finalità e impegni delle Parti

 
  1.  Considerati gli ambiti di intervento e in cocrenza con le rispettive finalità istituzionali, con il presente Protocollo le Parti si impegnano a sviluppare un rapporto di collaborazione non oneroso per il perseguimento dei seguenti obiettivi:
   iniziative di sensibilizzazione a favore dei diritti dei minori, realizzate attraverso campagne, eventi pubblici, ecc. rivolte ad un pubblico adulto e minorile, relative al contrasto ai pregiudizi connessi al background etnico e di provenienza, all'orientamento sessuale e identità di genere, alla religione o convinzioni personali, all'età e alla disabilità, anche in ottica intersezionale;
   azioni di advocacy nei confronti delle Istituzioni competenti per la piena esigibilità dei diritti delle persone di minore età e i valori di inclusione e non discriminazione;
   azioni di studio, ricerca e sensibilizzazione relative a pregiudizi, razzismo e discriminazione, con particolare attenzione ai gruppi vulnerabili, per garantire protezione, prevenzione e contrasto di ogni forma di discriminazione basata sull'identità;
   confronto e collaborazione nella realizzazione e diffusione di analisi, studi e ricerche sulle priorità individuate a livello nazionale sui temi sopra descritti e per la piena attuazione dei diritti dei minori, a partire dai gruppi più vulnerabili;
   realizzazione di singole progettualità legate al contrasto ai pregiudizi razziali, a quelli connessi a genere e orientamento sessuale, all'appartenenza a minoranze e alla disabilità, attuate sul territorio nazionale in collaborazione con altre Istituzioni e Enti del Terzo settore;
   progettazione congiunta ed eventuale realizzazione di interventi formativi e di accompagnamento/disseminazione rivolti ad adolescenti e giovani e ad operatori attivi nelle reti territoriali interessate dai programmi realizzati;
   azioni di coinvolgimento diretto di minori nelle attività congiunte che verranno realizzate, al fine di accrescerne la consapevolezza dei propri diritti e favorirne la cittadinanza attiva.
 
 
  Articolo 2 

Coordinamento e programmazione

 
  1.  Le Parti intendono perseguire le finalità descritte all' art. 1  e dare esecuzione agli impegni assunti con il presente Protocollo tramite:
    scambio di informazioni e dati (in forma anonima e aggregata) sui temi rilevanti oggetto del Protocollo come definiti nelle Premesse e all' art. 1  che precede;
   definizione di un piano di lavoro congiunto annuale;
   riunioni periodiche (online ed in presenza) con staff dedicato secondo un cronoprogramma che sara concordato dalle Parti stesse;
   organizzazione di iniziative congiunte (sensibilizzazione, advocacy, ricerche, progetti, formazione, ecc.) garantendo la partecipazione attiva dei minori, anche curando versioni child e adolescent friendly dei materiali prodotti;
   produzione congiunta di documentazione specializzata, restando inteso tra le Parti che (i) tutte saranno titolari dei diritti di proprietà intellettuale sui dati (anonimi cd aggregati) raccolti cd elaborati congiuntamente e sui documenti prodotti da tutte le Parti in attuazione del presente Protocollo, fatti salvi i diritti di terzi e fatti altresì salvi i diritti di ciascuna Paric sui dati dalla stessa forniti alle altre e sui rispettivi loghi, nomi e segni distintivi; (ii) per la pubblicazione e per qualsiasi altra forma di diffusione, stampa c/o sfruttamento di dati, report e documentazione di comune proprietà sarà necessario il preventivo accordo scritto tra le Parti;
   progettazione e realizzazione di eventi e iniziative di disseminazione, formative e informative.
 
 
  Articolo 3 

Referenti

 
  1.  Le Parti designano sin d'ora quali referenti per l'attuazione delle attività indicate nel presente Protocollo rispettivamente:
   per l'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali: Agnese Canevari - Dirigente UNAR
   per l'Ufficio Regionale UNICEF per l'Europa e l'Asia Centrale: Sarah Martelli - Youth and Adolescent Specialist
   per il Comitato Italiano per UNICEF Fondazione ETS: Elisa Grifantini - Responsabile Arca Advocacy
 
 
  Articolo 4 

Dati e uso dei loghi

 
  1.  Tutte le informazioni e i dati emergenti dalla realizzazione di azioni congiunte sono di proprietà delle Parti secondo quanto stabilito all' art. 2  che precede e possono essere diffusi previo consenso scritto di tutte le Parti.
 
  2.  Le iniziative realizzate ai sensi del presente Protocollo portano in intestazione i loghi e le denominazioni delle parti coinvolte.
 
  3.  La presente autorizzazione è limitata all'attuazione del presente Protocollo.
 
 
  Articolo 5 

Risorse

 
  1.  Il presente Protocollo non comporta a carico delle Parti oneri ulteriori rispetto a quelli ivi espressamente previsti. Eventuali spese e/o assunzione di impegni a titolo oneroso dovranno essere oggetto di specifica pattuizione scritta.
 
 
  Articolo 6 

Durata

 
  1.  Il presente Protocollo ha durata di tre anni dalla data di sottoscrizione e potrà essere integrato, rinnovato, prorogato o modificato, in forma scritta, con l'accordo delle Parti.
 
  2.  Il presente atto, redatto in triplice copia, viene letto, confermato e sottoscritto.
 
 

Roma, 25 luglio 2023

Ufficio Regionale UNICEF per l'Europa e l'Asia centrale (ECARO) Coordinatore National Response in Italy Dott. Nicola DELL'ARCIPRETE

Comitato Italiano per l'UNICEF Fondazione ETS Presidente Dottoressa Carmela PACE

UNAR - Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali Direttore Dott. Mattia PERADOTTO