Regione Toscana
norma

 
PRESIDENZA DEL CONSIGLI DEI MINISTRI CONFERENZA UNIFICATA  
ACCORDO 5 novembre 2015, n. 104
  Accordo tra il Governo, le Regioni, le Province autonome di Trento e Bolzano e le Autonomie locali per la promozione e la diffusione delle "Linee di indirizzo per il contrasto alla grave emarginazione adulta in Italia".  
 


 
  urn:nir:presidenza.consiglio.ministri:accordo:2015-11-05;104

VISTO l' articolo 9, comma 2, lett. c) del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281  , il quale dispone che questa Conferenza promuove e sancisce accordi tra Governo, Regioni, Province, Comuni e Comunità montane, al fine di coordinare l'esercizio delle rispettive competenze e svolgere in collaborazione attività di interesse comune;

VISTA la nota del 5 ottobre 2015, con la quale il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha trasmesso, ai fini del conseguimento dell'accordo da parte di questa Conferenza, la proposta di "Linee di indirizzo per il contrasto alla grave emarginazione adulta in Italia";

CONSIDERATO che la citata proposta è stata diramata il 9 ottobre 2015 alle Regioni e alle Autonomie locali con richiesta di assenso tecnico;

CONSIDERATO che le Regioni, l'ANCI e I'UPI hanno comunicato l'avviso tecnico favorevole sullo schema di provvedimento in parola;

ACQUISITO nel corso dell'odierna seduta di questa Conferenza, l'assenso del Governo, delle Regioni, delle Province Autonome di Trento e Bolzano e delle Autonomie locali:

SANCISCE IL SEGUENTE ACCORDO

Considerati: la legge 8 novembre 2000, n. 328  , recante "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali" e, in particolare, l'articolo 22, comma 2, lettera a), che include le "misure di contrasto della povertà e di sostegno al reddito e servizi di accompagnamento, con particolare riferimento alle persone senza fissa dimora" tra gli interventi del sistema integrato di interventi e servizi sociali;

la Comunicazione della Commissione Europea "Towards Social Investment for Growth and Cohesion - including implementing the European Social Fund 2014-2020", COM(2013) 83 del 20 febbraio 2013, parte del cosiddetto Social Investment Package, e, in particolare, il documento di accompagnamento "Confronting Homelessness in the European Union", SWD(201) 42, in cui la Commissione raccomanda agli Stati membri l'adozione di strategie integrate, housing-led e di lungo termine per il contrasto al fenomeno dei senza dimora a livello nazionale, regionale e locale; l'Accordo di Partenariato relativo al periodo di programmazione comunitaria 2014 - 2020, adottato dalla Commissione europea con Decisione del 29 ottobre 2014;

che il citato Accordo di Partenariato, nell'ambito dell'Obiettivo Tematico 9, prevede di intervenire in particolari contesti urbani con l'obiettivo di ridurre la marginalità estrema (senza dimora), a valere sul Fondo Sociale Europeo (FSE) e sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sia potenziando la rete dei servizi per il pronto intervento sociale, sia sperimentando modelli di integrazione tra interventi infrastrutturali riguardanti le strutture abitative e socio sanitarie e misure di sostegno alle persone senza dimora nel percorso verso l'autonomia;

il Programma Operativo Nazionale (PON) "inclusione", approvato con Decisione della Commissione C(2014) 10130 del 17 dicembre 2014, a titolarità del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Direzione Generale per l'inclusione e le politiche sociali;

che il citato PON "inclusione" prevede negli assi 1 e 2 di sostenere la riduzione della marginalità estrema nelle aree urbane attraverso il potenziamento della rete dei servizi rivolti alle persone senza dimora e che le risorse siano assegnate tramite Bandi non competitivi, definiti dalla Autorità di Gestione in collaborazione con le Amministrazioni Regionali, per la selezione di proposte progettuali, formulate secondo linee di indirizzo nazionali e predisposte dalle Città metropolitane o dalle Città con più di 250 mila abitanti ovvero dalle Regioni, con riferimento agli Ambiti territoriali di competenza, o direttamente dagli Ambiti a tal fine delegati dalle Regioni;

il Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane 2014 - 2020 (PON METRO), approvato con Decisione della Commissione C(2015) 4998 del 14 luglio 2015, a titolarità dell'Agenzia per la Coesione Territoriale;

che il citato PON METRO: con riferimento ai "Servizi a bassa soglia per l'inclusione dei senza dimora o assimilati (stranieri in emergenza abitativa estrema)" sostiene l'attivazione e il rafforzamento della rete di servizi a bassa soglia e di pronto intervento sociale, dedicati agli individui senza dimora (ad es. dormitori, mense, servizi igienici e docce pubbliche, prima accoglienza sanitaria, supporto psicologico); con riferimento al "Recupero di immobili inutilizzati e definizione di spazi attrezzati da adibire a servizi di valenza sociale" prevede la creazione, recupero e allestimento di spazi e fornitura di attrezzature (quali ad esempio unità di strada, servizi igienico-sanitari, docce, mense, ecc.) dedicati a servizi di accoglienza a bassa soglia per le persone senza dimora; con riferimento alla "Realizzazione e recupero di alloggi" prevede la realizzazione, ristrutturazione o ampliamento di strutture di accoglienza notturna e bassa soglia e altri tipi di ricovero e ospitalità, anche ad uso temporaneo, dedicati ad accogliere le persone senza dimora e incrementare l'offerta di posti letto a loro disposizione per l'avvio di un percorso verso l'autonomia abitativa; con riferimento alle modalità attuative specifica che le-iniziative sostenute dal Programma a supporto degli individui senza dimora saranno attuate in conformità con le Linee guida nazionali pertinenti adottate in relazione alla strategia nazionale di lotta alla povertà;

il Programma Operativo del Fondo di aiuti europei agli indigenti (PO FEAD), approvato con Decisione della Commissione C(2014) 9679 dell' 11 dicembre 2014, a titolarità del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Direzione Generale per l'inclusione e le politiche sociali;

che il citato PO FEAD prevede una misura volta a contrastare la "Deprivazione materiale dei senza dimora e altre persone fragili" e Che gli interventi saranno individuati sulla base di proposte progettuali, formulate secondo le linee di indirizzo nazionali e predisposte dalle Città metropolitane o dalle Città con più di 250 mila abitanti ovvero dalle Regioni, con riferimento agli Ambiti Territoriali di competenza, o direttamente dagli Ambiti a tal fine delegati dalle Regioni;

l'utilità di definire indicazioni unitarie che, raccogliendo i saperi e le esperienze dei territori, permettano di qualificare l'intervento in favore delle persone in condizione di grave emarginazione e senza dimora su tutto il territorio nazionale ed, in particolare, sul territorio delle grandi città, dove risulta particolarmente concentrato;

il documento predisposto dalla cabina di regia appositamente costituita, presieduta dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e costituita dai rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome e dell'ANCI, nonché dai referenti delle città con più di 250 mila abitanti, dove il fenomeno dei senza dimora risulta particolarmente concentrato, con il supporto in sede di segreteria tecnica della Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora (Fio.PSD);

il Governo, le Regioni, le Province Autonome di Trento e Bolzano e le Autonomie Locali

CONVENGONO QUANTO SEGUE


   
  ARTICOLO 1   
  1.  Il Governo, le Regioni e le Province Autonome e le Autonomie Locali convengono sulla necessità di dare promozione e diffusione alle "Linee di indirizzo per il contrasto alla grave emarginazione adulta in Italia" nel testo allegato sub 1), parte integrante del presente atto.
 
 
  ARTICOLO 2   
  1.  Le Linee di indirizzo costituiscono il principale riferimento per l'attuazione degli interventi volti a ridurre la marginalità estrema previsti nei Programmi Operativi Nazionali e in particolare delle azioni e misure di seguito indicate:
   a) PON "inclusione", azione 9.5.9 - "Finanziamento progetti nelle principali aree urbane e nei sistemi urbani di interventi mirati per il potenziamento della rete dei servizi per il pronto intervento sociale per i senza dimora e per sostegno alle persone senza dimora nel percorso verso l'autonomia", a valere sul FSE;
   b) il PON "Città metropolitane", azione 3.2.2 - "Servizi a bassa soglia per l'inclusione dei senza dimora o assimilati (stranieri in emergenza abitativa estrema)", a valere sul FSE; attività nell'ambito dell'azione 9.4.4 volte alla "realizzazione, ristrutturazione o ampliamento di strutture di accoglienza notturna e bassa soglia e altri tipi di ricovero e ospitalità, anche ad uso temporaneo, dedicati ad accogliere le persone senza dimora e incrementare l'offerta di posti letto a loro disposizione per l'avvio di un percorso verso l'autonomia abitativa che sarà condotto in stretta sinergia con il PON Inclusione e secondo le Linee guida approvate dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, nell'ambito di azioni integrate che raccordano interventi FESR e FSE"; nell'ambito dell'azione 9.6.6, interventi FESR di sostegno a "specifiche progettualità dedicate all'attivazione di servizi di accoglienza a bassa soglia per le persone senza dimora (quali ad esempio unità di strada, servizi igienico-sanitari, docce, mense, ecc.), affidandone la gestione in particolare a qualificati soggetti del terzo settore, nell'ambito di azioni integrate che raccordano interventi FESR e FSE";
   c) PO FEAD, misura "Deprivazione materiale dei senza dimora e altre persone fragili".
 
 
  ARTICOLO 3   
  1.  Le Linee di indirizzo costituiscono il principale riferimento per l'attuazione degli interventi volti a ridurre la marginalità estrema previsti nei Programmi Operativi Regionali, nell'ambito dell'Obiettivo tematico 9, a valere sul FESR e sul FSE.
 
 
  ARTICOLO 4   
  1.  Alle attività previste dal presente accordo si provvede nei limiti delle risorse umane e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanzia pubblica.
 

 

Il Presidente: Angelino Alfano



ALLEGATI:  
- Allegato   -