PREMESSO
- che il 26 gennaio 2010, la Prefettura di Prato, il Comune di Prato, la Provincia di Prato e la Regione Toscana, hanno firmato il "Patto per Prato Sicura", successivamente rinnovato il 12 ottobre 2013 alla presenza del Sig. Ministro dell'lnterno On. Angelino Alfano, con il quale è stato utilizzatolo strumento dei Patti per la sicurezza, finalizzati a consolidare con misure concrete, calibrate sulle singole realtà locali, la cooperazione tra Governo e Istituzioni locali nell'azione di contrasto alle varie forme di illegalità;
- che il ricorso allo strumento del Patto per la Sicurezza si è reso necessario in quanto la città di Prato è uno dei territori italiani con il maggiore rapporto fra italiani residenti e cittadini stranieri e si caratterizza per l'altissima concentrazione di aziende gestite da extracomunitari, in particolare cinesi;
- che in provincia, si è ormai consolidata la presenza di un sistema di aziende a conduzione straniera, con caratteristiche similari, che si alimenta della forte integrazione tra famiglia, territorio ed attività economica, la cui auspicabile corretta competitività è tuttora viziata da diffuse pratiche illecite, quali l'impiego di manodopera clandestina, l'inosservanza degli oneri previdenziali e delle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, nonché dal fenomeno dell'evasione fiscale;
- che la massiccia presenza di stranieri appartenenti ad oltre cento nazionalità diverse, peraltro radicatasi nel volgere di pochi anni, ha avuto un profondo impatto sul tessuto socioeconomico della città, con molteplici implicazioni sui diversi piani in cui si articola il vivere civile, nell'ambito della scuola, della sanità nonché della sicurezza;
- che, il "Patto per Prato Sicura" è finalizzato a coniugare interventi tesi a garantire il rispetto della legalità anche da parte di tutte le comunità presenti sul territorio provinciale,con azioni di informazione e prevenzione volte a favorire percorsi di condivisa integrazione delle stesse;
- che al riguardo sono stati constatati, frequenti casi di irreperibilità anagrafica dei responsabili di imprese e società della provincia, destinatari di provvedimenti amministrativi sanzionatorie che in relazione a tale problematica è stata condivisa l'utilità di verificare i dati anagrafici personali e dell'azienda,forniti all'atto dell'acquisizione della Partita IVA o della iscrizione alla Camera di Commercio, al fine di intercettare sul nasceresituazioni d'illegalità o comunque eventuali tentativi di aggiramento delle norme;
- che nell'ambito del "Patto per Prato Sicura" 2013, volto al contrasto delle vaste forme di illegalità ed irregolarità rilevate nelle attività economiche e commerciali di questa provincia, si è ritenuto di affiancare ai controlli interforze tramite accesso diretto negli opifici, un percorso di verifica congiunta delle procedure operative concernenti le pratiche di iscrizione e cancellazione dal Registro delle imprese e l'attivazione di partite IVA, INPS ed INAIL, al fine di consentire approfondimenti, delle istanze medesime, finalizzati ad appurare l'effettiva operatività delle aziende iscritte nel Registro delle imprese e la reale residenza dei titolari di partita IVA, per procedere, ricorrendone i presupposti, alla tempestiva cancellazione dai registri di tutte quelle imprese attivate sulla base di dichiarazioni non veritiere;
- che a tal riguardo sono state convocate varie riunioni della Conferenza provinciale Permanente della Pubblica Amministrazione, con la partecipazione degli enti coinvolti nell'uso della piattaforma informatica "Comunica" - piattaforma che consente, in ossequio al principio di semplificazione amministrativa, una celere iscrizione nel Registro delle imprese e dalla quale si dipartono i flussi informatici per l'Agenzia delle Entrate, l?INPS e l?INAIL - che hanno consentito di acclarare, altresì, come una più puntuale verifica delle dichiarazioni contenute in tali database, possa fornire utili indicazioni per individuare imprese "anomale", da inserire nella programmazione dei sopralluoghi del Gruppo interforze;
SI CONVIENE QUANTO SEGUE
Art. 1
Finalità e oggetto del Patto
1. Il presente Patto ha per scopo l'individuazione di strumenti e misure per rilevare situazioni di irregolarità ed illegittimità nella gestione di attività produttive,affiancando ai controlli effettuati dal gruppo ispettivo interforze,ulteriori verifiche di tipo amministrativo.
Art. 2
Impegni assunti dagli Enti pubblici
1. Gli Enti pubblici firmatari, si impegnano ad effettuare i controlli previsti dall' art. 71 del D.P.R. 445/2000 sui dati inseriti con la procedura informatica "Comunica" all'atto dell'iscrizione nel Registro delle imprese.
2. Per ciò che concerne le imprese già iscritte, gli Enti ed Organismi pubblici firmatari si impegnano a comunicare tempestivamente all'Agenzia delle Entrate, alla Camera di Commercio, al Comando Provinciale della Guardia di Finanza, all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e all'Amministrazione Comunale competente, eventuali informazioni acquisite, anche in sede di sopralluogo, in ordine alla irreperibilità di cittadini extracomunitari e comunitari, titolari o soci di imprese presenti in ambito provinciale.
3. Sulla base delle segnalazioni ricevute, gli Enti firmatari si impegnano ad attivare, ricorrendone i presupposti, le procedure per la cancellazione dai propri registri di quelle imprese i cui titolari risultino irreperibili.
4. Gli Enti ed Organismi pubblici firmatari procedono altresì a segnalare all'autorità competente, eventuali notizie in ordine a irregolarità riscontrate nel corso di accessi e verifiche effettuate da proprio personale, ma ricadenti nell'ambito delle competenze di altro Ufficio pubblico.
5. Le Forze dell'Ordine e la Polizia Municipale si impegnano a tener conto, in sede di programmazione dei controlli, anche interforze, delle segnalazioni di irregolarità ricevute dagli Enti Firmatari.
Art. 3
Impegni assunti dalla Prefettura
1. La Prefettura - U.T.G. si impegna a proseguire i lavori della Conferenza Provinciale Permanente relativamente al presente Patto, continuando ad analizzare ed approfondire i diversi aspetti del suddetto fenomeno che lo ha originato, per rafforzare l'efficacia degli interventi posti in essere a vario titolo da tutti i Soggetti competenti.
Art. 4
Monitoraggio
1. Gli Enti sottoscrittori del presente Patto si impegnano a Partecipare ai lavori della Conferenza Permanente convocata dal Prefetto anche a richiesta degli Enti firmatari, al fine di effettuare un monitoraggio semestrale dell'attuazione degli impegni assunti con il presente Patto, delle iniziative adottate e della loro rispondenza alle previsioni contenute nella presente intesa.
2. Le iniziative attuate ed i risultati conseguiti,saranno valutati nell'ambito del predetto organismo che a sua volta si raccorderà con il Tavolo provinciale Permanente sull'immigrazione, di cui all'art. 2 del "Patto per Prato Sicura" 2013;
3. Al presente Patto potranno aderire altre Amministrazioni ed Enti Interessati a mezzo di sottoscrizione per adesione.
Art. 5
Validità dell'Accordo
1. Il presente Accordo ha validità fino alla data del 31.12.2015 e si rinnoverà tacitamente qualora, in sede di verifica, almeno semestrale, non emerga la necessità di eventuali integrazioni e/o modifiche che, in ragione della dinamica degli eventi,fossero concordemente ritenute necessarie.
Prato, 27 ottobre 2014