Regione Toscana
norma

 
PREFETTURA DI FIRENZE AREA II RACCORDO ENTI LOCALI E CONSULTAZIONI ELETTORALI  
CIRCOLARE 8 giugno 2007, n. 226
  Oggetto: Circolare del Ministero dell'Interno n. 26 in data 1 giugno 2007  . Falsificazione di atti nella procedura per il riconoscimento della cittadinanza italiana.  
 


 
  urn:nir:prefettura.firenze:circolare:2007-06-08;226

Ai Sigg. Dirigenti Servizi Demografici dei Comuni della provincia di Firenze - Loro Sedi

e, p.c. Ai Sigg. Dirigenti Aree


 

Il Ministero dell'Interno ha reso noto che negli ultimi tempi è stato segnalato un incremento di casi di falsificazione e/o contraffazione di documenti e certificazioni dello stato civile utilizzati dai soggetti che richiedono il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis, soprattutto se provenienti dai paesi dell'America latina.

E' pertanto necessario che venga sensibilizzata l'attenzione degli enti interessati sulla necessità di una estrema cautela nell'acquisizione e nella valutazione dei documenti che vengono presentati ai fini dell'acquisizione della cittadinanza italiana per discendenza. A tale riguardo non può che ribadirsi la scrupolosa osservanza delle previsioni della Circolare n. K. 28.1 del 1991 del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione di questo Ministero, che fissa i principi e le cautele da utilizzare durante il procedimento per il riconoscimento del possesso della cittadinanza italiana ai cittadini stranieri di ceppo italiano, attenendosi a quanto ivi disposto anche laddove sorgano dubbi circa l'autenticità della documentazione presentata.

L'attenzione va posta in particolare sul fatto che, in relazione a quanto è emerso di recente, vengono presentate "false dichiarazioni di non rinuncia alla cittadinanza italiana"; asseritamente rilasciate da alcuni Consolati italiani dei paesi dell'America Latina, e in riferimento alle quali pendono precedenti penali per falso.

A tal riguardo, si ritiene necessario che da parte degli ufficiali dello stato civile vengano presi contatti con il Consolato competente che risulta aver emesso la certificazione, al fine di verificare, nei casi dubbi, la genuinità della stessa, con riguardo in particolare alle ipotesi in cui detta certificazione sia stata presentata direttamente dall'interessato e non per il tramite del Consolato stesso.

Non può che confidarsi del resto nella rinnovata collaborazione tra gli Ufficiali dello stato civile e gli Organi consolari, perché si possa più efficacemente contrastare il fenomeno delle falsificazioni degli atti, e ciò attraverso anche una stretta e celere corrispondenza tra le parti, necessaria ad attestare la veridicità della documentazione di interesse.

Si pregano pertanto codeste Prefetture di voler richiamare l'attenzione dei Sigg.Sindaci e dei rispettivi Uffici demografici su quanto evidenziato, nella certezza che verrà posta la massima cautela nell'espletamento dei compiti spettanti, allo scopo di contribuire a rinforzare il contrasto e la prevenzione avverso il cennato e increscioso andamento.


 

Il Dirigente Dott. ssa Santoro