Riguardo la Direttiva Comunitaria n. 2004/38 , in materia di libera circolazione e soggiorno dei cittadini dell'Unione e loro familiari nel territorio degli Stati membri, recepita ed attuata con D.Lgs. n. 30/2007  e relativa prassi, è tuttora evidente l'eccezionalità dei casi Bulgaria e Romania. Per questi due Stati, infatti, persiste un pesante ritardo nel processo di coesione europea, a causa di forti disparità regionali interne che danno origine a flussi emigratori caratterizzati dalla natura prettamente emergenziale dei progetti migratori e, soprattutto per la Romania, dall'ingente consistenza numerica.

A livello europeo l'Italia assorbe quasi il 40% della popolazione emigrata dalla Romania, con una quota rilevante di minori non accompagnati. Così anche per il 2010, il Ministero dell'Interno conferma l'eccezionalità dei flussi migratori dai paesi neocomunitari, sia prorogandone il regime transitorio di accesso al mercato del lavoro subordinato italiano, sia prevedendo procedure ad hoc per la presa in carico dei minori non accompagnati.

In Toscana la comunità romena presente è oggi la più numerosa fra quelle dell'ambito UE 27 ed è più che triplicata nel periodo 2004-2008. Al suo interno permane un nucleo rilevante di individui non autonomi nell'accesso alle prestazioni del SSN, soggetti verso i quali la Regione Toscana rivolge politiche di protezione ed inclusione sociale che ne stanno gradualmente migliorando le condizioni di integrazione e autonomia.

Per questi motivi si anticipa alle Aziende Sanitarie della Toscana la proroga per tutto il 2010 di quanto previsto nella Deliberazione GR n. 123/2009  . In attesa di apposita nuova deliberazione GR, si chiede comunque alle stesse che per i cittadini bulgari e romeni non in grado di regolare la propria posizione assistenziale, nè nei confronti del SSN nè nei confronti del loro paese di origine, l'accesso alle cure urgenti ed essenziali sia garantito mediante attribuzione al codice regionale "Straniero Temporaneamente Presente" fin dal primo gennaio 2010.