Premessa.
Il 3 luglio 2009 il Ministro per le pari opportunità e il Ministro dell'istruzione, dell'Università e della ricerca hanno siglato un Protocollo d'Intesa al fine di assicurare una piena cooperazione interistituzionale per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di violenza, compresi quelli fondati su intolleranza di razza, di religione e di genere.
Tale protocollo sottolinea come la scuola contribuisca in maniera preponderante allo sviluppo e alla diffusione di una cultura che rifiuti la violenza e la discriminazione e diffonda la conoscenza dei diritti della persona, del rispetto verso gli altri e dell'educazione alla legalità.
Al fine di creare un momento di riflessione condivisa sui predetti temi il protocollo istituisce la «Settimana contro la violenza» nel corso della quale ogni Istituzione scolastica, nell'ambito della propria autonomia, e' invitata a promuovere iniziative di sensibilizzazione, informazione e formazione, anche con il coinvolgimento di rappresentanti delle Forze dell'Ordine, delle Associazioni e del Volontariato sociale, rivolte agli studenti, ai genitori e ai docenti sulla prevenzione della violenza fisica e psicologica, compresa quella fondata sull'intolleranza razziale, religiosa e di genere.
Il contesto scolastico rappresenta infatti l'ambito prioritario in cui promuovere e sostenere la cultura dell'accoglienza delle diversità attraverso iniziative volte alla sensibilizzazione e al contrasto della violenza e di ogni forma di discriminazione.
Agire sul mondo scolastico, coinvolgendo le sue diverse componenti, docenti, studenti e genitori, significa, infatti, porsi in una duplice prospettiva: quella del cambiamento, che investe le nuove generazioni guardando in special modo agli adulti di domani, e quella della prevenzione, che analizza il presente, per contrastare degenerazioni, pregiudizi ed intolleranze.
In una società sempre più complessa e articolata, gli interventi di prevenzione e contrasto alla violenza e alle diverse forme di discriminazione basate su genere, razza/etnia, religione, disabilita', età e orientamento sessuale, la diffusione della cultura della legalità, dei diritti, del rispetto verso gli altri e' fondamentale per favorire un cambiamento culturale profondo che sta alla base di una società pienamente inclusiva, a partire dalle giovani generazioni.
In tale contesto, assumono particolare rilevanza gli interventi di sensibilizzazione, informazione e formazione relativi alla prevenzione e contrasto della violenza di genere, che rappresenta una realtà drammatica nel nostro Paese, anche attraverso la diffusione del numero verde nazionale contro la violenza sulle donne.
Il tema della violenza sui minori, con particolare riguardo alla pedofilia e alla pedopornografia, rappresenta un altro ambito critico in cui si rende necessario l'avvio di un percorso formativo che favorisca la conoscenza e la consapevolezza in un'ottica di prevenzione. Inoltre, sono sempre più numerosi nelle scuole gli episodi legati a fenomeni di «bullismo» nei confronti dei «diversi», ragazzi che si differenziano per etnia, disabilita', orientamento sessuale.
La società italiana e' sempre più una società multiculturale, dove convivono ormai persone provenienti da numerose nazioni, ed il fenomeno migratorio si pone come elemento di grande rilevanza per dimensioni, crescita e struttura generazionale. Le realtà
scolastiche, in cui convivono studenti italiani e di origine straniera, rappresentano un «laboratorio» per l'affermazione della cultura dell'accoglienza e delle diversità mediante il contrasto degli stereotipi e dei pregiudizi che stanno alla base della violenza e dell'intolleranza a matrice etnico-razziale, cui spesso e' correlata anche la discriminazione su base religiosa.
L'intervento educativo contro ogni forma di discriminazione deve tenere conto anche del fatto che spesso le discriminazioni possono manifestarsi sia singolarmente che in maniera multidimensionale, essendo spesso le persone soggette a discriminazioni multiple (ad esempio, uno studente discriminato perchè straniero e disabile).
A livello europeo, la lotta alla discriminazione e' stata indicata dalla Commissione sin dal 2001, durante il lancio del «Libro bianco sulla gioventù», come una priorità da perseguire per gli stati membri, un invito a lavorare per un piano d'azione comune volto a rafforzare i giovani nel loro impegno contro il razzismo, la xenofobia, l'antisemitismo e l'intolleranza verso tutte le forme di discriminazione.
L'importanza dell'istruzione e formazione all'interno della strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione e' stata da tempo riconosciuta. Il Consiglio europeo ha sottolineato ripetutamente il ruolo dell'istruzione e formazione per la competitività a lungo termine dell'Unione europea nonchè per la coesione sociale. Il Consiglio, nel documento del 12 maggio 2009, su un quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e formazione, ha previsto tra i suoi obiettivi strategici la promozione dell'equità, della coesione sociale e della cittadinanza attiva. Ha, inoltre, sostenuto che le politiche di istruzione e formazione a livello nazionale devono fare in modo che tutti i cittadini siano in grado di acquisire e sviluppare le loro competenze professionali e le competenze essenziali necessarie per favorire l'eliminazione degli ostacoli all'inclusione, la cittadinanza attiva ed il dialogo interculturale.
Il Dipartimento per le Pari opportunità, in qualità di struttura di supporto che opera nell'area funzionale inerente alla promozione e al coordinamento delle politiche dei diritti della persona, delle pari opportunità e della parità di trattamento e delle azioni di governo volte a prevenire e rimuovere ogni forma e causa di discriminazione, intende quindi promuovere il presente avviso pubblico al fine di reperire un organismo cui affidare la realizzazione di un programma di attivita' di sensibilizzazione, informazione e formazione rivolte agli studenti, ai genitori e ai docenti sulla prevenzione della violenza fisica e psicologica, compresa quella fondata sull'intolleranza razziale, religiosa e di genere.
In particolare, tale programma dovrà essere rivolto agli Istituti scolastici presenti sul territorio nazionale, al personale docente, nonchè ai genitori e agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, anche mediante l'opportuno coinvolgimento degli organi collegiali di rappresentanza ai vari livelli.
Tale coinvolgimento persegue una duplice finalità: sensibilizzare congiuntamente la pluralità dei soggetti a vario titolo chiamati a rispondere a possibili insorgenti casi di discriminazione e, contestualmente, rendere efficace il percorso proposto indicando, quale obiettivo generale, la costruzione di una rete territoriale degli istituti scolastici coinvolti e attivi sui temi della violenza e della non discriminazione. La rete degli istituti scolastici dovrebbe essere in grado di generare azioni fluide e sinergiche in relazione agli interventi finalizzati al contrasto delle discriminazioni, a partire dalla rete dei centri territoriali contro le discriminazioni promossa dal Dipartimento per le Pari opportunità Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, in collaborazione con il sistema delle autonomie locali e la rete dei soggetti no profit operanti negli specifici ambiti di riferimento.
Il presente avviso e' finalizzato ad acquisire una proposta progettuale ed economica che dovrà prevedere la realizzazione del suddetto programma di attivita'.
Art. 1.
Oggetto dell'avviso
1.
La proposta progettuale richiesta prevede l'elaborazione, l'organizzazione e la gestione di un programma di attivita' di sensibilizzazione, informazione e formazione rivolte agli studenti, ai genitori e ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado sulla prevenzione della violenza fisica e psicologica, compresa quella fondata sull'intolleranza razziale, religiosa e di genere, e sul contrasto di ogni forma di discriminazione, come indicato in premessa, con le seguenti caratteristiche:
- almeno 100 Istituti scolastici pubblici e paritari, di ogni ordine e grado, assicurando una equa distribuzione sul territorio nazionale tale da garantire una copertura di tutti i capoluoghi di Regione;
- per ogni Istituto scolastico dovra' essere previsto il coinvolgimento delle diverse componenti (dirigenti scolastici e docenti, studenti, genitori). Le iniziative di sensibilizzazione, informazione e formazione proposte dovranno essere calibrate e declinate tenendo conto del target di riferimento (eta' degli studenti, tipo di scuola, contesto);
- avviare percorsi di informazione e sensibilizzazione sul tema della violenza di genere, fornendo contenuti teorici ed operativi per il riconoscimento delle forme e degli ambiti della violenza contro le donne;
- avviare percorsi di informazione e sensibilizzazione sul tema della violenza nei confronti dei minori, fornendo strumenti conoscitivi sulle diverse forme, con riguardo alla prevenzione e al contrasto della pedofilia e della pedopornografia;
- fornire strumenti agli operatori scolastici e ai genitori per il riconoscimento del disagio emotivo e psicologico degli studenti derivante da situazioni di violenza e/o di discriminazione, con particolare riguardo al bullismo nelle sue diverse declinazioni;
- avviare percorsi di sensibilizzazione, informazione e formazione sulle diverse forme di discriminazione basate su genere, razza/etnia, religione, disabilita', eta' e orientamento sessuale, per la promozione della cultura della legalita' contro ogni violenza;
- contribuire alla diffusione dei numeri telefonici di pubblica utilita' del Dipartimento per le pari opportunita', in particolare il 1522 contro la violenza sulle donne, il 114 contro le violenze e gli abusi sui minori e il numero verde 800 90 10 10 e il contact center www.unar.it contro le discriminazioni razziali;
- fornire strumenti utili alla costruzione di una rete territoriale di istituti scolastici attivi sui temi della non violenza e non discriminazione, in grado di produrre azioni sinergiche in relazione agli interventi di contrasto, eventualmente in raccordo con i centri territoriali antidiscriminazioni laddove esistenti;
c) periodo: il programma di attivita' deve essere realizzato nell'anno scolastico 2010/2011, a partire dalla Settimana nazionale contro la violenza (11-16 ottobre 2010), in cui saranno concentrate le iniziative da svolgersi nelle scuole individuate in tutte i capoluoghi di regione sul territorio nazionale;
d) modalità: gli interventi da realizzarsi nelle scuole di ogni ordine e grado individuate potranno prevedere incontri teorico-pratici con le varie componenti scolastiche, docenti, studenti e genitori, laboratori formativi, esercitazioni pratiche, dibattiti, utilizzando le modalita' organizzative piu' opportune (es. gruppi di partecipanti trasversali, incontri in forma plenaria, ecc).
2.
Potranno essere utilizzati materiali informativi e divulgativi adeguati, calibrati a seconda del target di riferimento, in relazione all'ordine di scuola e al grado. Potrà, inoltre, essere fornito a supporto degli interventi materiale didattico (schede didattiche, materiale audiovisivo), utile a favorire un apprendimento consapevole di quelle che possano essere, da una parte, i fattori e le condizioni scatenanti della discriminazione, dall'altra, le ricadute pratiche e psicologiche per chi e' discriminato e per chi discrimina.
3.
E' opportuno prevedere il coinvolgimento di esperti e testimoni sulle singole aree di intervento, mediante il ricorso alle competenze del mondo dell'associazionismo di settore.
Art. 2.
Proposta progettuale
1.
La proposta progettuale dovrà essere redatta sulla base delle indicazioni fornite in premessa e all'art. 1 e contenere i seguenti elementi:
a) Descrizione dettagliata del progetto (piano dettagliato e documentato delle scuole coinvolte in ogni regione comprensivo delle relative adesioni, tipologia di attivita', ambito specifico di intervento, articolazione temporale e soluzioni organizzative proposte, metodologia didattica applicata, eventuali prestazioni didattico-formative aggiuntive, materiali che si intendono utilizzare, individuazione di esperti e testimoni provenienti dal mondo associativo di settore):
- Progetto generale (presupposti, obiettivi, finalità);
- Modalità organizzativa;
- Materiali didattici ed operativi di supporto;
- Prestazioni didattico formative aggiuntive;
- Coinvolgimento di esperti e testimoni;
b) Elenco e curricula dei formatori coinvolti nel progetto;
c) Descrizione analitica dell'intervento di ogni formatore nell'ambito dell'iniziativa di sensibilizzazione, informazione e formazione, specificandone le modalità e la durata.
Art. 3.
Risorse programmate
1.
L'ammontare delle risorse destinate alla proposta progettuale di cui al presente avviso e' di euro 250.000,00 (IVA inclusa al 20% se dovuta), a valere sul «Fondo per le Politiche relative ai Diritti e le pari opportunità», istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per pari opportunità, ai sensi dell'
art. 19, comma 3 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223
, convertito, con modificazioni, dalla
legge n. 248/2006
.
2.
Il contributo del Dipartimento per le pari opportunità può al massimo essere pari all'80% del costo totale previsto per la realizzazione della proposta progettuale presentata. Il soggetto proponente, pertanto, dovrà garantire un cofinanziamento almeno pari al 20% del costo totale.
3.
Detti massimali sono riferiti alla quota finanziabile dal Dipartimento per le pari opportunità ed e', quindi, possibile presentare proposte progettuali che prevedano un costo complessivo superiore, con l'obbligo di attestare con idonea documentazione il residuale finanziamento in proprio o da parte di altri enti o organismi che non deve essere, comunque, inferiore al 20% del costo totale della proposta progettuale stessa.
Art. 4.
Soggetti proponenti
1.
Possono presentare una proposta progettuale, singolarmente o associati in ATI/ATS, esclusivamente:
4) le fondazioni, gli enti morali e le associazioni culturali la cui ordinaria attivita' e le cui finalità istituzionali non siano incompatibili con le finalità del presente bando;
5) le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS).
2.
Il soggetto proponente deve inoltre possedere i seguenti ulteriori requisiti:
- rilevanza ed ambito nazionale;
- presenza capillare con sedi operative diffuse sull'intero territorio nazionale;
- comprovata esperienza almeno triennale nelle materie oggetto del presente avviso pubblico;
- non svolgere attivita' partitiche interne o esterne, oppure dare vita a iniziative politiche.
3.
La realizzazione delle attivita' progettuali dovrà essere svolta necessariamente dal soggetto proponente, non essendo ammesso l'affidamento a soggetti terzi delle attivita' medesime. Una deroga a tale divieto sarà possibile solo in relazione a consulenti esterni, esperti e contributi specialistici per i quali il soggetto proponente non disponga di professionalità adeguate. Tali apporti esterni dovranno essere indicati già in sede progettuale, attraverso idonea descrizione e documentazione. Ogni soggetto, singolo o associato, potrà presentare, pena l'inammissibilità delle relative domande, una sola proposta progettuale.
Art. 5.
Documentazione richiesta per la presentazione delle proposte progettuali
1.
I soggetti proponenti dovranno presentare, a pena di inammissibilità, la seguente documentazione in originale e in duplice copia: domanda di ammissione:
- la domanda di partecipazione dovra' essere redatta su carta intestata, firmata dal legale rappresentante dell'organismo e contenere le seguenti indicazioni: la denominazione e la natura giuridica, l'indirizzo della sede legale, il recapito telefonico, il numero di fax, l'indirizzo di posta elettronica, il codice fiscale dell'organismo concorrente, nonchè la data di nascita e codice fiscale del legale rappresentante. Nel caso in cui a presentare la proposta progettuale sia un'ATI/ATS non ancora formalmente costituita, la richiesta deve essere sottoscritta dai legali rappresentanti di tutti gli organismi che ne fanno parte. Laddove, invece, l'ATI/ATS si fosse già costituita la domanda di partecipazione dovrà essere sottoscritta esclusivamente dal legale rappresentante dell'organismo mandatario;
- Proposta progettuale: la proposta progettuale dovrà contenere il dettaglio di tutte le caratteristiche specificate nella premessa, all'art. 1 e all'art. 2 del presente avviso;
- la proposta dovrà essere corredata da dati identificativi del «Capo Progetto» (nome, cognome, luogo e data di nascita, titolo di studio, indirizzo e recapito telefonico e relativo curriculum);
- curriculum del soggetto proponente;
- curricula delle risorse professionali coinvolte;
- precedenti esperienze, nelle materie oggetto del presente avviso pubblico, che dovranno essere documentate nel seguente modo: finalita' del progetto realizzato;
- durata del progetto; eventuale corrispettivo erogato per l'attuazione del progetto; raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto;
- Piano finanziario: il piano finanziario dovrà indicare il costo complessivo dell'intera proposta progettuale e suddiviso per singole voci. Per il costo complessivo dell'intera proposta progettuale, dovranno essere specificate aliquota e importo IVA se dovuta e la quota di cofinanziamento almeno pari al 20% del costo totale.
2.
In allegato alla documentazione di cui alle sopraindicate lettere a), b), c), dovrà inoltre essere presentata a pena di inammissibilità la seguente documentazione:
- copia fotostatica non autenticata di un documento di identità del legale rappresentante del soggetto proponente in corso di validità e firmato;
- copia dello statuto e dell'atto costitutivo dal quale si evinca l'attivita' pertinente all'oggetto del presente avviso; - relazione dell'attivita' svolta nel triennio 2007/2009 (max 5 cartelle);
- curricula del personale proposto per l'attuazione della proposta progettuale;
b)
dichiarazione del legale rappresentante circa l'insussistenza, nei confronti propri e dei componenti degli organi di amministrazione e controllo, delle cause di divieto, di sospensione o di decadenza di cui all'
art. 10 della legge 31 maggio 1965, n. 575
, corredata da un elenco contenente le generalità complete dei componenti dei succitati organi;
c)
dichiarazione sostitutiva di certificazione resa (ai sensi dell'
art. 46 del decreto del Presidente della Repubblica n. 445/2000
) dal legale rappresentante di soggetti di cui all'art. 4 che attesti che il soggetto non si trova in stato di fallimento, liquidazione o situazioni equivalenti; e' in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali a favore dei lavoratori; e' in regola con gli obblighi relativi al pagamento delle imposte, dirette ed indirette, e delle tasse; non si trova nelle condizioni per cui nei propri confronti e dei componenti degli organi di amministrazione e controllo, sia stata emessa sentenza di condanna passata in giudicato, ovvero sentenza di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell'
art. 444 del codice di procedura penale
, per qualsiasi reato che incide sulla moralità professionale o per delitti finanziari;
3.
In caso di costituenda ATI/ATS, la documentazione sopra elencata dovrà essere prodotta da ciascun organismo aderente all'ATI/ATS il quale dovrà altresì produrre una dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante con cui si attesta la volontà di costituire formalmente tale ATI/ATS in caso di finanziamento della proposta progettuale.
4.
In caso di ATI/ATS già formalmente costituita, in aggiunta alla documentazione sopraelencata, dovrà invece essere presentata copia dell'atto di costituzione dell'ATI/ATS.
Art. 6 .
Presentazione delle domande
1.
Le proposte progettuali contenenti la domanda di partecipazione e la documentazione di cui all'art. 5 del presente avviso dovranno pervenire entro le ore 12,00 del 13 settembre 2010 in busta chiusa e controfirmata sui lembi di chiusura, recante all'esterno:
- intestazione del mittente (nome dell'organismo, indirizzo, telefono e fax);
- intestazione dell'Amministrazione procedente: Presidenza del Consiglio dei Ministri
- Dipartimento per le pari opportunita', Largo Chigi n. 19 - 00187 Roma;
- la dicitura: «Avviso per la realizzazione di programma di attivita' di sensibilizzazione, informazione e formazione rivolte agli studenti, ai genitori e ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado sulla prevenzione della violenza fisica e psicologica, compresa quella fondata sull'intolleranza razziale, religiosa e di genere nell'ambito della II Settimana nazionale contro la violenza».
2.
I progetti dovranno essere presentati a mano, ovvero tramite raccomandata con avviso di ricevimento, oppure a mezzo corriere e pervenire comunque entro e non oltre il termine perentorio suindicato al seguente indirizzo Dipartimento per le pari opportunità, Largo Chigi n. 1900187 Roma - V piano, stanza n. 5013.
3.
La data di presentazione della documentazione e' stabilita e comprovata dal timbro apposto dal Dipartimento per le pari opportunità. Nel caso di invio tramite raccomandata, ai fini del rispetto del termine sopra previsto, non fa fede il timbro postale di spedizione, ma la data e l'ora di ricevimento da parte dell'amministrazione.
4.
I progetti presentati a mano ovvero a mezzo corriere dovranno essere consegnati unicamente presso la stanza n. 5013 alle ore 9,30 alle ore 13,00 dal lunedi al venerdi.
5.
Il plico dovrà contenere la documentazione in originale e in due copie di cui al precedente art. 5.
6.
Non sarà tenuto conto delle offerte pervenute dopo il termine stabilito e presentate in modo difforme dalle indicazioni del presente avviso.
Art. 7.
Cause di inammissibilità
1.
Saranno considerate inammissibili e pertanto escluse, come tali, dalla valutazione le proposte progettuali:
a) presentate da soggetti diversi da quelli legittimati, cosi' come individuati al precedente art. 4;
b) presentate da soggetti, in forma singola o associata, che risultino presenti in più progetti relativi alla stesso avviso;
c) che richiedano un finanziamento superiore all'importo massimo concedibile;
d) che richiedano un finanziamento superiore all'80% del costo complessivo del progetto;
e) prive della firma del legale rappresentante, ove esplicitamente richiesta.
2.
L'esclusione per taluna delle cause di cui al presente articolo sarà comunicata al soggetto proponente. L'istruttoria di ammissibilità verrà eseguita a cura della Commissione di valutazione di cui al successivo art. 8.
Art. 8.
Criteri di valutazione
1.
Per l'istruttoria di ammissibilità e la valutazione di merito delle proposte progettuali pervenute sarà istituita una apposita Commissione. Tutte le proposte ammissibili saranno esaminate secondo i criteri di selezione indicati nel presente articolo. Non saranno ammessi a finanziamento i progetti che non raggiungeranno il punteggio minimo di 60.
I punteggi saranno assegnati secondo i seguenti criteri
.
2.
A conclusione dell'istruttoria la Commissione incaricata redigerà una graduatoria finale delle proposte progettuali. La graduatoria conterrà l'elenco delle proposte progettuali ammesse, in ordine decrescente di punteggio attribuito dalla commissione di valutazione.
3.
Nel caso in cui due o più proposte progettuali conseguano il medesimo punteggio ed occupino nella graduatoria la prima posizione, l'ordine di posizione nella graduatoria sarà determinato tramite sorteggio.
4.
Sulla base di tale graduatoria, si procederà al finanziamento della proposta progettuale che ha ottenuto il punteggio più elevato.
5.
Si procederà all'aggiudicazione anche nel caso di un'unica proposta progettuale, purchè ritenuta valida e congrua per l'Amministrazione.
Art. 9.
Modalità di erogazione
1.
Il contributo verrà assegnato in due tranches:
- la prima tranche, pari al 50% del totale del contributo concesso, e dietro presentazione di apposita fideiussione bancaria o polizza fidejussoria assicurativa, all'atto della stipula della Convenzione per la concessione del finanziamento;
- la seconda tranche, pari al restante 50% del totale del contributo concesso, a saldo, in seguito alla presentazione di fattura o nota di debito e relazione sulle attivita' realizzate, alla verifica da parte del Dipartimento della loro corretta realizzazione ed al controllo della documentazione di spesa di cui al successivo
2.
Le spese effettivamente sostenute e documentate dovranno essere comprensive della quota di cofinanziamento a carico del proponente.
3.
Nel caso di spese inferiori a quelle preventivate, il saldo sarà corrisposto fino a concorrenza dell'importo delle spese effettivamente sostenute. Art. 10. Limiti di esigibilità delle spese
art. 10.
Limiti di esigibilità delle spese
1.
Il piano finanziario dovrà essere redatto considerando le seguenti indicazionicirca l'ammontare minimo del cofinanziamento da parte del soggetto proponente sarà pari al 20%.
2.
Nell'ambito delle spese per le risorse umane (personale dipendente, consulenti esterni, ecc.), i costi di coordinamento e amministrazione di progetto non potranno superare globalmente il 10% del costo complessivo del progetto.
3.
Non saranno riconosciute esigibili le spese rientranti nell'ambito delle attivita' di promozione del progetto che prevedono la costruzione ex novo di siti web.
4.
Le spese generali non possono eccedere il 10% del costo complessivo del progetto.
Art. 11.
Procedure di avvio, attuazione e rendicontazione della proposta progettuale
1.
Le attivita' dovranno essere avviate, inderogabilmente, pena la revoca del finanziamento, entro la data del 12 ottobre 2010, giorno di inizio della II Settimana contro la violenza. Entro 45 giorni dalla conclusione dell'attivita' progettuale, il soggetto attuatore dovrà presentare la sotto-indicata documentazione, sottoscritta dal legale rappresentante:
- rendicontazione finale, redatta coerentemente all'impostazione del piano finanziario;
- elenco dei giustificativi delle spese sostenute, distinto per macrovoci di spesa.
2.
I giustificativi delle spese sostenute in esecuzione della proposta progettuale dovranno essere conservati e resi disponibili all'Amministrazione fino a due anni dalla conclusione della proposta progettuale. Il Dipartimento per le pari opportunità si riserva di effettuare verifiche in loco a campione sull'effettiva esecuzione delle attivita'.
Art. 12.
Utilizzo del logo del Dipartimento per le pari opportunità
1.
Dall'assegnazione del finanziamento statale discende l'obbligo per il soggetto attuatore di utilizzare il logo ufficiale del Dipartimento per le pari opportunità con la dicitura «Progetto finanziato dal Dipartimento per le pari opportunità nell'ambito della II Settimana contro la violenza» sulla documentazione informativa, compresi i siti internet, e i materiali di promozione del progetto. Il predetto logo sarà fornito dall'Amministrazione procedente all'avvio delle attivita'. Il materiale informativo suddetto dovrà essere messo a disposizione dell'Amministrazione, anche su supporto informatico, ai fini della eventuale diffusione attraverso il sito istituzionale.
Art. 13.
Altre informazioni
1.
I soggetti interessati potranno inviare quesiti per posta elettronica all'indirizzo di seguito indicato non oltre 10 giorni prima del termine di scadenza per la presentazione dei progetti, indicando nella voce «Oggetto» l'articolo o gli articoli dell'avviso sul quale si intende avere più informazioni: dgunar@palazzochigi.it.
2.
Le risposte ai quesiti di interesse generale saranno pubblicate sul sito internet:
www.pariopportunita.gov.it
. Il responsabile del procedimento e' il dott. Mauro Valeri - tel. 06/67792267. Il presente avviso e' disponibile anche sul sito internet del Dipartimento per le pari opportunità all'indirizzo:
www.pariopportunita.gov.it
e verra' pubblicato per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e su due quotidiani.