LA GIUNTA
Rilevato che nel territorio del Comune di Firenze è in corso un incremento dei flussi migratori di minori stranieri non accompagnati (MSNA). Si tratta di cittadini di paesi terzi o apolidi di età inferiore ai diciotto anni che entrano nel territorio degli Stati membri dell'Unione Europea senza essere accompagnati da una persona adulta responsabile per essi in base alla legge o agli usi, ovvero di minori che vengono lasciati senza accompagnamento una volta entrati nel territorio di uno Stato membro;
Vista la relazione predisposta dalla Direzione Servizi Sociali del 21 settembre 2015 dalla quale emerge che questo fenomeno migratorio è in costante crescita: gli arrivi nel 2014 sono stati di oltre 240 unità con un incremento rispetto all'anno 2013 del 20%, mentre nel 2015, stante l'andamento, si stima un numero di ingressi superiori alle 300 unità. Per la loro assistenza per l'anno in corso è prevista una spesa di circa cinque milioni di euro, cinquecentomila in più dell'anno precedente;
Preso atto che dal mese di agosto 2015 si è manifestata, in aggiunta ai tradizionali arrivi di minori provenienti prevalentemente dall'area balcanica, la presenza di soggetti provenienti dagli sbarchi nelle coste del sud Italia, non inseriti nelle quote dei profu ghi inviati dal Ministero tramite le Prefettura, che si presentano "spontaneamente" a Firenze presso le varie istituzioni territoriali (Polizia Municipale, Polfer, Questura, Carabinieri, Prefettura ecc....), le quali provvedono all'identificazione e al successivo collocamento nelle strutture dedicate all'accoglienza di tali minori;
Considerato che il trend delle presenze di detti minori in strutture convenzionate con il Comune a fine anno è prevedibile si assesti mediamente in circa 210 unità al giorno e che non vi è la sufficiente disponibilità sia di risorse che di strutture per accogliere ulteriori minori non accompagnati;
Preso atto che le strutture di accoglienza per minori regolarmente operanti sul territorio fiorentino hanno una recettività di circa 100 unità e che i posti aggiuntivi in strutture fuori territorio comunale (anche fuori regione) non sono sufficienti per far fronte a tale emergenza, si dovranno pertanto reperire 30/40 nuovi posti;
Considerato che sinora l'organizzazione dei servizi soci o sanitari presenti sul territorio ha garantito livelli di prestazioni significativi ma che il mutato scenario demografico rende praticamente impossibile selezionare strutture adeguate.
Ritenuto quindi opportuno, anche in linea con quanto previsto dal Ministero dell'Interno (bando SPRAR e FAMI) avviare un nuovo modello organizzativo, in aggiunta alle comunità per minori già operanti, per il primo periodo di presa in carico dei minori non accompagnati che conduca, in collaborazione con le istituzioni terri toriali, alla realizzazione di un punto di primo collocamento in presidio temporaneo, all'interno del quale i soggetti (ivi accolti a seguito di identificazione ed effettiva verifica della sua situazione di "non accompagnato" da parte delle istituzioni preposte) saranno ospitati per un periodo non superiore ai 60 giorni, prorogabile fino a 90 giorni in casi eccezionali debitamente motivati, e successivamente avviati ad un percorso di integrazione socio - educativa;
Tenuto conto che, i percorsi di accoglienza dedicati ai minori non presentano caratteristiche univoche, in considerazione dei diversi bisogni correlati, oltre che alle condizioni psico - fisiche, anche all'età ed ai loro progetti di vita (l'età media dei MSNA è tra i 16 e i 17 anni), e che pertanto vi è la necessità che il sistema territoriale di interventi e servizi possa disporre di strutture di accoglienza diversificate per indirizzare i minori verso comunità maggiormente rispondenti alle loro esigenze;
Ritenuto pertanto opportuno, anche in considerazione dei parametri previsti nei "progetti sperimentali innovativi in materia di percorsi assistenziali per anziani, disabili e minori" previsti con D.G.R.T. n. 594 del 21/07/2014, di richiedere ai gestori di strutture per minori operanti sul territorio di Firenze di attivare urgentemente ulteriori strutture di seconda accoglienza in grado di coniugare le istanze di protezione e tutela con percorsi verso l'autonomia e l'inclusione sociale, assicurando il rispetto dei requisiti previsti dalla sopracitata delibera regionale e dal D.M. n. 308/2001;
Preso atto della regolarità tecnica del presente provvedimento ai sensi e per gli effetti dell' art. 49 del D.Lgs. n. 267/2000 ;
Visto l'art. 48 del testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali approvato con D.Lgs. n. 267del 18/08/2000 ;
Ritenuto applicare il comma 4 dell'art. 134 del T.U.E. L. n. 267/2000 onde rendere il presente provvedimento immediatamente eseguibile;
DELIBERA
1. Di sperimentare temporaneamente un nuovo modello organizzativo, in aggiunta alle comunità per minori già operanti, per la presa in carico dei minori stranieri non accompagnati, in collaborazione con le istituzioni territoriali, quale punto di primo collocamento in presidio transitorio, all'interno del quale i soggetti saranno ospitati per un periodo non superiore ai 60 giorni, prorogabile fino a 90 giorni in casi eccezionali debitamente motivati, e successivamente avviati ad un percorso di integrazione socio - educativa.
2. Di dare indirizzo alla Direzione Servizi Sociali per la realizzazione del nuovo modello organizzativo per l'accoglienza dei minori in oggetto in presidio temporaneo a carattere emergenziale nonché l'attivazione di strutture di accoglienza secondarie, demandando alla medesima tutti gli adempimenti inerenti e consequenziali all'attuazione del presente atto.
3. Di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile.