IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Visto l' art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225 ;
Visto l' art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 ;
Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343 , convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401 ;
Visto l' art. 4, comma 2 del decreto-legge 31 maggio 2005, n. 90 , convertito, con modificazioni, dalla legge 26 luglio 2005, n. 152 , nel quale si dispone che l' art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225 , si applica anche agli interventi all'estero del Dipartimento della protezione civile, per quanto di competenza, in coordinamento con il Ministero degli affari esteri;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 febbraio 2011 con cui e' stato dichiarato, fino al 31 dicembre 2011, lo stato di emergenza umanitaria nel territorio nazionale in relazione all'eccezionale afflusso di cittadini appartenenti ai Paesi del Nord Africa;
Visti l' ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3924 del 18 febbraio 2011 , recante: «Disposizioni urgenti di protezione civile per fronteggiare lo stato di emergenza umanitaria nel territorio nazionale in relazione all'eccezionale afflusso di cittadini appartenenti ai Paesi del Nord Africa, nonché per il contrasto e la gestione dell'afflusso di cittadini di Stati non appartenenti all'Unione europea», e l' art. 17 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3925 del 23 febbraio 2011 ;
Considerato che la grave situazione determinatasi nella fascia del Maghreb ed in particolare nel territorio della Repubblica della Libia ha causato l'emigrazione di un gran numero di cittadini libici, la maggior parte dei quali si e' riversata al confine con la Tunisia, creando un emergenza di carattere umanitario di estese proporzioni;
Considerato che l'IOM (Organizzazione internazionale per le migrazioni) e l'UNHCR (Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati) hanno stabilito, d'intesa con le Autorita' egiziane e tunisine, un programma umanitario comune volto a fronteggiare la crisi umanitaria alla frontiera tunisina;
Considerato che la Repubblica italiana partecipa alle attività di carattere umanitario su richiesta dei governi egiziano e tunisino;
Considerato che la situazione e' destinata ad aggravarsi ulteriormente in ragione dall'attuale clima di grave instabilità politica che interessa gran parte dei Paesi del Nord Africa;
Ravvisata quindi la necessità di porre in essere misure di carattere straordinario ed urgente finalizzate alla predisposizione di strutture idonee per le necessarie forme di assistenza umanitaria nei territori del Nord Africa, assicurando nel contempo l'efficace contrasto dell'immigrazione clandestina nel territorio nazionale;
Ritenuta l'ineludibile esigenza di assicurare l'urgente attivazione, in coordinamento con il Ministero degli affari esteri, di interventi in deroga all'ordinamento giuridico sicché si impone la dichiarazione dello stato di emergenza ai sensi dell' art. 4, comma 2 , dianzi citato;
Su proposta del capo del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 7 aprile 2011;
Decreta:
In considerazione di quanto in premessa, ai sensi e per gli effetti di quanto disposto dall' art. 4, comma 2, del decreto-legge 31 maggio 2005, n. 90 , convertito, con modificazioni, dalla legge 26 luglio 2005, n. 152 , è dichiarato lo stato di emergenza umanitaria nel territorio del Nord Africa per consentire un efficace contrasto dell'eccezionale afflusso di cittadini nel territorio nazionale.
Il presente decreto verrà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 7 aprile 2011
Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri