IL CAPO DEL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE
VISTI gli articoli 25, 26 e 27 del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1 ;
VISTO il decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 , recante il Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero;
VISTO il decreto legislativo 18 agosto 2015, n. 142 , recante l'attuazione della direttiva 2013/33/UE recante norme relative all'accoglienza dei richiedenti protezione internazionale, nonché della direttiva 2013/32/UE, recante procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale;
VISTO il decreto-legge 10 marzo 2023, n. 20 , recante disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all'immigrazione irregolare, in corso di conversione in legge;
CONSIDERATO che il territorio nazionale a partire dai primi mesi dell'anno in corso è stato interessato da un eccezionale incremento dei flussi di persone migranti in ingresso attraverso le rotte migratorie del Mediterraneo, determinando un eccezionale accrescimento delle esigenze volte ad assicurare il soccorso e l'assistenza alla popolazione interessata;
CONSIDERATO che l'eccezionale afflusso di persone migranti in ingresso sul territorio nazionale sta determinando una situazione di grande difficoltà derivante dalla saturazione del sistema di accoglienza nazionale gestito dal Ministero dell'interno, con particolare riferimento all'hotspot di Lampedusa, alle strutture di primissima accoglienza, ai centri di cui agli articoli 9 e 11 del decreto legislativo n. 142/2015 e al Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI);
VISTA la delibera del Consiglio dei ministri dell'11 aprile 2023 con cui è stato dichiarato sull'intero territorio nazionale, per sei mesi dalla data di deliberazione, lo stato di emergenza in conseguenza dell' eccezionale incremento dei flussi di persone migranti in ingresso sul territorio nazionale attraverso le rotte migratorie del Mediterraneo;
VISTA l'ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 984 del 16 aprile 2023 recante "Prime disposizioni urgenti per fronteggiare, sul territorio delle regioni Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia e delle Province Autonome di Trento e di Bolzano, lo stato di emergenza in conseguenza dell'eccezionale incremento dei flussi di persone migranti in ingresso sul territorio nazionale attraverso le rotte migratorie del Mediterraneo.";
VISTA l'ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 990 del 2 maggio 2023 recante " Disposizioni urgenti per fronteggiare, sul territorio della regione Campania e della regione autonoma Valle d'Aosta, lo stato di emergenza in conseguenza dell'eccezionale incremento dei flussi di persone migranti in ingresso sul territorio nazionale attraverso le rotte migratorie del Mediterraneo.";
ATTESO che la situazione emergenziale in atto, per i caratteri d'urgenza, richiede l'utilizzo di poteri straordinari, anche in deroga alla vigente normativa;
VISTA la nota prot. 2544 del 19 aprile 2023 del Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome;
SENTITO il Ministero dell'interno;
ACQUISITA l'intesa delle Regioni e Province autonome interessate.
DISPONE
(Raccordo tra Commissario delegato e Presidenti delle Regioni e delle Province autonome)
(Disposizione in materia di soggetti attuatori)
(Integrazione della struttura di supporto al Commissario delegato di cui all' articolo 1, comma 3 dell'ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 984 del 16 aprile 2023 )
(Misure per il rafforzamento del sistema di accoglienza dei minori)
(Integrazione deroghe)
(Cooperazione del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile del Ministero dell'Interno)
Roma, 11 maggio 2023
IL CAPO DEL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE Fabrizio Curcio