Alla presenza del Viceministro Senatore Filippo Bubbico
Il Ministero dell'Interno (di seguito denominato Amministrazione), con sede in Roma, Piazza del Viminale 1, nella persona del Vice Capo Dipartimento, Direttore Centrale Prefetto Rosetta Scotto Lavina
E la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, con sede a Roma in Piazza Rondanini, 48, di seguito chiamata "CRUI", nella persona del Presidente Professor Gaetano Manfredi Di seguito denominate le Parti.
PREMESSO CHE
- Il Ministero dell'Interno ha, tra le sue funzioni, anche quella di curare le politiche dell'immigrazione, ponendo in essere misure di accoglienza e integrazione e consolidando, attraverso una governance multilivello, iniziative dirette al riconoscimento dei diritti dei cittadini stranieri ed alla loro progressiva integrazione;
- Il Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell'Interno, attraverso la Direzione centrale per le politiche dell'Immigrazione e dell'Asilo, ha, tra gli altri, il compito di elaborare efficaci strumenti per la concreta realizzazione delle politiche dell'immigrazione sul territorio;
PREMESSO ALTRESI' CHE
- la CRUI ha il compito di rappresentare e valorizzare il sistema delle autonomie universitarie in ogni sede nazionale e internazionale, svolgendo attività di coordinamento, di indirizzo, di tutela e di promozione degli Atenei italiani;
- la CRUI promuove e sostiene le politiche culturali e sociali orientate all'accoglienza, integrazione e promozione della persona umana, qualsivoglia sia la sua condizione o provenienza;
- le Università italiane hanno quale principale missione la formazione culturale, professionale ed umana delle nuove generazioni nello spirito universale ed inclusivo che caratterizza la loro Istituzione;
CONSIDERATO CHE
- Il tema dell'immigrazione è sempre più attuale nel nostro Paese che rappresenta, per la sua posizione geografica, il primo naturale approdo per tante persone che cercano di fuggire da situazioni di guerra, alla ricerca di condizioni di vita più dignitose;
- tra i migranti in fuga da Paesi in guerra o da persecuzioni etniche, religiose e sociali sono presenti numerosi studenti che interrompono forzosamente il loro percorso di studi universitari;
- appare, pertanto, di pregnante importanza costruire un "itinerario formativo" dei giovani studenti titolari di protezione internazionale, a ragione della loro particolare vulnerabilità, favorendone la prosecuzione del corso di studi al fine di un proficuo inserimento nel contesto sociale;
VISTI
- decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 "Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione giuridica dello straniero" ed il relativo Regolamento di attuazione;
- il decreto legislativo 19 novembre 2007, n. 251 "Attuazione della direttiva 2004/83/CE recante norme minime sull'attribuzione, a cittadini di Paesi terzi o apolidi, della qualifica del rifugiato o di persona altrimenti bisognosa di protezione internazionale, nonché norme minime sul contenuto della protezione riconosciuta" ed, in particolare, l'art. 26, comma 2, che, per i titolari di protezione internazionale, sancisce il diritto di accedere al sistema di istruzione e di aggiornamento e perfezionamento professionale nei limiti e nei modi stabiliti per gli stranieri regolarmente soggiornanti;
- il decreto legislativo 18 agosto 2015, n. 142 , "Attuazione della direttiva 2013/33/UE recante norme relative all'accoglienza dei richiedenti protezione internazionale, nonché della direttiva 2013/32/UE , recante procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale";
- l' art. 2, comma 3, del DPCM 9 aprile 2001 che consente alle Università, "ove realizzino altri servizi ed interventi non destinati alla generalità degli studenti" di "determinare autonomamente i requisiti di ammissione, relativi al merito e alla condizione economica, nonché i criteri per la definizione delle graduatorie";
- la Risoluzione del Parlamento europeo del 26 novembre 2015 sull'istruzione per i bambini in situazioni di emergenza e di crisi prolungate (2015/2977(RSP)) e in particolare il punto 12 recante l'invito alla Commissione e agli Stati membri a creare "corridoi educativi" affinché siano accolti nelle università gli studenti provenienti da paesi in conflitto e, in particolare, da Siria, Iraq ed Eritrea;
TANTO PREMESSO, VISTO E CONSIDERATO, SI CONVIENE QUANTO SEGUE:
Oggetto
Impegni delle Parti
Comitato tecnico
Modifiche
Efficacia e durata
Letto, approvato e sottoscritto in due originali, Roma, 20 luglio 2016
PER IL MINISTERO DELL'INTERNO Prefetto Rosetta SCOTTO LAVINA
PER LA CRUI Professor Gaetano MANFREDI IL VICEMINISTRO Senatore Filippo BUBBICO