Con riferimento alla nota suindicata, si comunica che, con circolare prot. 54436/8.3 del 22 giugno 2010 , la scrivente Direzione ha dato notizia che, dal prossimo 3 gennaio saranno introdotti i nuovi quiz per il conseguimento della patente di guisa della categorie A e B, Nel medesimo provvedimento è stato precisato che i nuovi quiz saranno tradotti solo nelle lingue francese e tedesca (per tutelare le minoranze linguistiche della Val d'Aosta e Alto Adige), mentre non saranno più previste le traduzioni in inglese, spagnolo, arabo, russo e cinese già previste per i precedenti questionari d'esame.
Tale determinazione fonda su due ordini di motivazione:
1. la necessità di contenere la spesa pubblica e, quindi, di razionalizzare le già insufficienti risorse economiche a disposizione della Direzione Generale, utilizzandole per prioritari interventi che migliorino la sicurezza della circolazione stradale e per ottimizzare il livello dei servizi resi dall'Amministrazione agli utenti. In quest'ottica, la traduzione dei questionari d'esame in altre lingue differenti da quelle tutelate dalle norme vigenti e il seguente "speakeraggio" per consentire l'ascolto della cuffia, avrebbe comportato costi per l'Amministrazione di notevole entità. Peraltro, si è avuto modo di verificare, nel periodo di tempo in cui sono stati adottati i sette regimi linguistici sopra richiamati, che le traduzioni in cinese, arabo, russo, inglese e spagnolo, ancorchè asservante, risultavano spesso imprecise; motivo per cui l'Amministrazione ha più volte ribadito che il testo facente fede era l'italiano e la traduzione costituiva solo un ausilio per la miglior comprensione delle domande da parte del candidato straniero. Inoltre, talune lingue quali il cinese, l'arabo e lo spagnolo, nelle diverse aree geografiche in cui sono parlate, assumono connotati differenti, ragion per cui, sovente, il candidato straniero non comprendeva il tenore letterale del quesito perchè le proprie influenze dialettali gli impedivano la piena comprensione delle traduzioni. Considerando, dunque, il rapporto costi/benefici, si è potuto constatare che la spesa affrontata dall'Amministrazione è stata sicuramente eccessiva rispetto al miglior servizio reso ai candidati stranieri;
2. i nuovi questionari d'esame sono raccolti in un "database aperto", che l'Amministrazione può, in ogni momento, modificare, integrare o implementare, sia per intervenute modifiche normative, sia per affinare il sistema di valutazione dei candidati. La traduzione dei questionari in altre lingue comporterebbe un aggravio procedurale non indifferente (necessità di tradurre e speakeraggio da parte di imprese specializzate ed affidabili, non sempre facilmente reperibili); tutto ciò, evidentemente, a discapito di un soddisfacente sistema di valutazione del candidato che, inesorabilmente, si riflette su un delicato settore quale quello della sicurezza stradale, che invece impone che i conducenti abbiano ottima conoscenza delle regole del codice della strada.
Tutto ciò premesso, per quanto attiene alla necessità di inserire il regime linguistico sloveno, a tutela delle comunità di cui all'art.1 della legge 23 febbraio 2001, n.38, si comunica che fermo restando che, a quasi dieci anni di emanazione di detta legge non è mai pervenuta, alla scrivente Direzione, alcuna richiesta di traduzione dei quiz in sloveno, l'Amministrazione, già in data 21 settembre 2010, ha inviato alla Regione autonoma del Friuli Venezia Giulia il testo dei nuovi questionari d'esame affinchè si proceda alla loro traduzione appunto nella lingua slovena, secondo già consolidata prassi in uso con la Provincia di Bolzano (per la traduzione in tedesco) e la Regione Val d'Aosta (per la traduzione in francese). Non appena perverrà, si provvederà ad implementare il database informatico per consentire, agli appartenenti alla comunità slovena che ne faranno richiesta, di svolgere l'esame in lingua slovena.
Il Capo del Dipartimento: Dott. Ing. Amedeo Fumero