Regione Toscana
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MINISTERO DELL'INTERNO  
DECRETO 29 luglio 2022, n. 72
  Revoca proposta progettuale  
 
  Vigente al 04/12/2024 


 
  urn:nir:ministero.interno:decreto:2022-07-29;72

L'AUTORITA' DELEGATA

VISTO il Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165  , recante "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche", e successive modificazioni ed integrazioni;

VISTA la legge 14 gennaio 1994, n. 20  recante disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti e s.m.i.;

VISTO il decreto legislativo 30 giugno 2011, n. 123  , recante la riforma dei controlli di regolarità amministrativa e contabile;

VISTO il decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 1 dicembre 2021, n. 232 di adozione dell'Atto di indirizzo per l'individuazione delle priorità politiche per l'anno 2022;

VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2017, n. 57  recante "Regolamento di organizzazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali", il quale all'art. 10 individua le funzioni attribuite alla Direzione Generale dell'Immigrazione e delle politiche di integrazione;

VISTO il D.P.C.M. 24 giugno 2021, n. 140  , recante il "Regolamento concernente modifiche al regolamento di organizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali", il quale all'art. 10 modifica l' art. 10 del D.P.R. 15 marzo 2017, n. 57  ;

VISTO il decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali 25 gennaio 2022 n.13, recante "Individuazione delle unità organizzative di livello dirigenziale non generale nell'ambito del Segretariato generale e delle Direzioni generali", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 60 del 12 marzo 2022, registrato dalla Corte dei conti il 14 febbraio 2022, il quale all'art. 11 articola la Direzione Generale dell'immigrazione e delle politiche di integrazione in tre uffici di livello dirigenziale non generale denominati divisioni;

VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 dicembre 2021  , registrato dalla Corte dei Conti il 24 gennaio 2022 al n. 168, di conferimento alla dott.ssa Tatiana Esposito, su proposta del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, dell'incarico di funzione dirigenziale di livello generale della Direzione Generale dell'immigrazione e delle politiche di integrazione, per il periodo dal 1 gennaio 2022 al 31 dicembre 2024;

VISTO il decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286  , recante il "Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero", e successive modificazioni e integrazioni, ed in particolare l'art. 42, comma 1, lettera b), il quale annovera tra le misure di integrazione sociale la diffusione di ogni informazione utile al positivo inserimento degli stranieri nella società italiana in particolare riguardante i loro diritti e i loro doveri, le diverse opportunità di integrazione e crescita personale offerte dalle amministrazioni pubbliche e dall'associazionismo;

VISTO altresì l' articolo 4-bis del citato decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286  e successive modificazioni ed integrazioni, il quale definisce l'integrazione come un processo finalizzato a promuovere la convivenza dei cittadini italiani e di quelli stranieri, nel rispetto dei valori sanciti dalla Costituzione italiana, con il reciproco impegno a partecipare alla vita economica, sociale e culturale della società;

VISTO il Regolamento (UE) n. 514/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 recante disposizioni generali sul Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) 2014-2020 e sullo strumento di sostegno finanziario per la cooperazione di polizia, la prevenzione e la lotta alla criminalità e la gestione delle crisi;

VISTO il Regolamento (UE) n. 516/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 che istituisce il Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione, che modifica la decisione 2008/381/CE del Consiglio e che abroga le decisioni n. 573/2007/CE e n. 575/2007/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e la decisione 2007/435/CE del Consiglio ;

VISTO il Regolamento delegato (UE) n. 1042/2014 della Commissione del 25 luglio 2014, che integra il Regolamento (UE) n. 514/2014 per quanto riguarda la designazione e le responsabilità di gestione e di controllo delle autorità responsabili e lo status e gli obblighi delle autorità di audit;

VISTI i Regolamenti delegati (UE) n. 1048/2014 e 1049/2014 del 30 luglio 2014 che definiscono le misure di informazione e pubblicità indirizzate al pubblico e le misure di informazione destinate ai beneficiari nonché le loro caratteristiche tecniche ai sensi del Regolamento (UE) n. 514/2014 in tema di comunicazione, pubblicità e diffusione delle informazioni;

VISTO il Regolamento di esecuzione (UE) n. 2015/840 della Commissione del 29 maggio 2015 sui controlli effettuati dalle autorità responsabili ai sensi del Regolamento (UE) n. 514/2014;

VISTA la Decisione C(2015) 5343 del 3 agosto 2015 con la quale la Commissione Europea ha approvato il Programma Nazionale dell'Italia per il sostegno nell'ambito del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione(FAMI) per il periodo dal 2014 al 2020,e ss.mm.ii ;

CONSIDERATO che il Programma Nazionale FAMI 2014 -2020 individua, rispettivamente, quale Autorità responsabile il Ministero dell'Interno - Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, ed il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Direzione Generale dell'immigrazione e delle politiche di integrazione, quale Autorità delegata allo svolgimento delle funzioni di gestione ed attuazione di interventi relativi all'obiettivo specifico 2 "Integrazione dei cittadini di paesi terzi e migrazione legale" di cui al Capo III del Regolamento (UE) n. 516/2014 ;

VISTA la Convenzione sottoscritta in data 28.05.2015 tra il Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell'Interno e la Direzione Generale dell'immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per lo svolgimento delle funzioni di Autorità delegata nella gestione delle attività nell'ambito del Fondo asilo, migrazione e integrazione 2014 -2020, con la quale sono regolati i rapporti tra le parti firmatarie nell'ambito delle seguenti priorità nazionali: Migrazione legale (art. 8 Regolamento (UE) n. 516/2014 ); Integrazione (art. 9 Regolamento (UE) n. 516/2014 ), come modificata ed integrata dall'Addendum del 30 ottobre 2018;

VISTO in particolare l' articolo 2  della sopra menzionata Convenzione, il quale, in conformità ai contenuti della sezione 3 del Programma Nazionale FAMI 2014 -2020, relativamente all'obiettivo specifico 2 "Integrazione dei cittadini di paesi terzi e migrazione legale" assegna all'Autorità Delegata le funzioni di gestione ed attuazione degli interventi di competenza dell'Autorità Delegata medesima, ascritti all'Obiettivo nazionale "Migrazione Legale", tra i quali sono annoverati interventi di orientamento pre- partenza e servizi di informazione, orientamento e formazione civico linguistica rivolti ai cittadini di Paesi terzi in procinto di fare ingresso in Italia per motivi di ricongiungimento/lavoro;

VISTO altresì il successivo articolo 5 della medesima convenzione, come modificato dall' art. 2  del citato Addendum del 30 ottobre 2018, con il quale sono attribuite all'Autorità Delegata le risorse finanziarie per il periodo 2014 -2020 per un importo totale di E 151.287.270,00 (comprensivo del cofinanziamento nazionale), di cui E 6.000.000,00 (comprensivo del cofinanziamento nazionale), destinati alle azioni individuate nel capoverso precedente;

VISTA la legge n. 241 del 7.08.1990  , e successive modificazioni ed integrazioni, e in particolare l'art. 12 laddove si subordina l'adozione dei provvedimenti attributivi di vantaggi economici alla predeterminazione ed alla pubblicazione da parte delle amministrazioni procedenti dei criteri e delle modalità cui le amministrazioni stesse devono attenersi;

VISTO il decreto n. 2 del 9 gennaio 2019 con il quale l'Autorità Delegata ha adottato l'Avviso pubblico n. 2/2019 per la presentazione di progetti da finanziare a valere sul Fondo Asilo Migrazione e Integrazione 2014-2020 - OS2 Integrazione/Migrazione Legale - ON1 Migrazione legale - Progetti di formazione professionale e civico linguistica pre-partenza finalizzati all'ingresso in Italia per motivi di lavoro subordinato o per motivi di formazione professionale o per ricongiungimento familiare, per un importo pari a E 3.000.000,00 (tremilioni/00) e registrato dalla Corte dei Conti in data 18-01-2019 al numero 1-65, e dal competente Ufficio Centrale di Bilancio in data 11-01.2019 col numero 13;

VISTO il decreto di approvazione della graduatoria n. 146 del 16 dicembre 2019, così come formulata nel verbale n.10 del 29 ottobre 2019 della Commissione di valutazione, con il quale sono stati ammessi a finanziamento i 2 progetti che hanno ottenuto il punteggio maggiore e nel quale sono riportate le ulteriori 9 proposte progettuali che hanno riportato un punteggio superiore a quello minimo fissato nell'Avviso n.2/2019 (60 punti);

VISTO il decreto n.3 del 10.02.2020, registrato dalla Corte dei Conti il 3 marzo 2020 al n. 310 e dall'Ufficio centrale di Bilancio il 18 febbraio 2020 con il numero 56, con il quale sono state incrementate le risorse destinate al finanziamento dei progetti presentati sull'Avviso n. 2/2019 per ulteriori E 7.787.204,59 (settemilionisettecentottantasettemiladuecentoquattro/59) e così, in totale, ammontano a E 10.787.204,59 (diecimilionisettecentottantasettemiladuecentoquattro/59);

VISTO il Decreto dell'Autorità delegata n.13 del 9.03.2020 con il quale sono stati ammessi a finanziamento gli ulteriori 9 progetti che hanno ottenuto un punteggio non inferiore a 60/100;

CONSIDERATO che OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) ha trasmesso, tramite il sistema informativo del FAMI, la proposta progettuale denominata "Azioni integrate di formazione pre-partenza a supporto del ricongiungimento familiare e della migrazione per motivi di lavoro - Integr-AZIONI";

CONSIDERATO che, con Decreto prot. n. 13 del 9 marzo 2020, l'Autorità Delegata ha ammesso a finanziamento anche la proposta progettuale "Azioni integrate di formazione pre-partenza a supporto del ricongiungimento familiare e della migrazione per motivi di lavoro - Integr-AZIONI" per un importo complessivo pari ad euro 1.856.550,63;

CONSIDERATO che successivamente all'espletamento dei controlli propedeutici alla stipula della Convenzione di sovvenzione, l'Autorità delegata ha inviato al Beneficiario capofila OIM, in data 18 novembre 2020, il testo della convenzione, che tuttavia non era adeguato ai privilegi e alle immunità di cui l'OIM gode in qualità di Agenzia Collegata alle Nazioni Unite e di conseguenza è stata avviata un'interlocuzione con l'Autorità responsabile, atta a vagliare eventuali adeguamenti del testo della convenzione di sovvenzione FAMI alle specificità delle Organizzazioni internazionali;

CONSIDERATO che l'Autorità Responsabile - nell'ambito di una più generale valutazione giuridica afferente, fra l'altro, al regime di rendicontazione delle spese da parte di organismi internazionali - aveva richiesto, con atto del 31/01/2020, all'Avvocatura Generale dello Stato un parere giuridico atto a superare la situazione di criticità venutasi a creare nei rapporti con le Organizzazioni Internazionali in ordine all'applicabilità del sistema di rendicontazione e controllo FAMI e della normativa europea in materia di privacy (c.d. GDPR - Reg. UE 2016/679);

VISTO il parere reso in data 12 marzo 2020 dall'Avvocatura Generale dello Stato, che confermava l'applicabilità del sistema di rendicontazione e controllo FAMI anche nei confronti delle Organizzazioni Internazionali;

CONSIDERATO che OIM, dopo aver recepito il summenzionato parere, portava all'attenzione dell'Autorità

Responsabile alcune ulteriori riflessioni giuridiche sui temi oggetto del sopra riferito parere, tempestivamente trasmesse all'Avvocatura Generale dello Stato la quale, con nota del 12 maggio 2021, ad integrazione del parere medesimo, ribadiva il proprio orientamento interpretativo negativo, invitando nel contempo le parti a predisporre un protocollo di intesa volto a superare le problematiche sopra citate, da sottoporre all'approvazione della Commissione Europea;

CONSIDERATO che l'Autorità Responsabile trasmetteva alla Commissione Europea, in data 28 giugno 2021, la bozza di protocollo predisposta da OIM, da UNICEF e da UNHCR, preordinata, fra l'altro, alla sostituzione dell'ordinario regime di rendicontazione e controllo del FAMI con quello previsto dal "FAFA" (Financial and administrative framework agreement);

VISTA la nota della Commissione Europea del 23 luglio 2021, con cui veniva espresso parere negativo in merito alla compatibilità tra il contenuto del richiamato protocollo e la disciplina normativa del FAMI;

CONSIDERATO che, con nota prot. n. 1481 del 4 maggio 2021 e con nota prot. n. 2829 del 16 settembre 2021, l'Autorità Delegata ha richiesto all'Autorità Responsabile informazioni relative ai provvedimenti dell'AR sul tema del convenzionamento del progetto in oggetto, al fine di permettere all'Autorità Delegata di uniformarsi, in considerazione anche dell'approssimarsi della chiusura della programmazione FAMI 2014-20;

RITENUTO, in ragione delle valutazioni rese dall'Avvocatura dello Stato e dalla Commissione europea sopra esposte, che l'Autorità responsabile ha comunicato all'Autorità delegata, con nota prot. n. 12079 del 29 ottobre 2021, di dover avviare il procedimento di revoca in autotutela, ai sensi degli artt. 3, 7 e 21- quinquies della L. n. 241/90  , del finanziamento relativo al progetto "Azioni integrate di formazione pre- partenza a supporto del ricongiungimento familiare e della migrazione per motivi di lavoro - Integr- AZIONI" - PROG-3154;

CONSIDERATO che, alla luce di quanto sopra esposto, con nota prot. n. 3946 del 30 dicembre 2021, è stato comunicato a OIM l'avvio del procedimento di revoca in autotutela, ai sensi degli artt. 3, 7 e 21- quinquies della L. n. 241/90  , del finanziamento relativo al progetto suddetto;

CONSIDERATO che alla data odierna non sono pervenute osservazioni o documenti da parte di OIM;

VISTI gli artt. 3, 7, e 21-quinquies della L. n. 241/90  RILEVATA, pertanto, la necessità di procedere alla revoca in autotutela del progetto "Azioni integrate di formazione pre-partenza a supporto del ricongiungimento familiare e della migrazione per motivi di lavoro - Integr-AZIONI" - PROG-3154 presentato da OIM e di provvedere alla modifica dell' art. 1  del DD con riferimento all'ammissione a finanziamento del progetto suddetto;

DECRETA


   
  Articolo 1   
  1.  In considerazione di quanto esposto in premessa, la proposta progettuale denominata "Azioni integrate di formazione pre-partenza a supporto del ricongiungimento familiare e della migrazione per motivi di lavoro - Integr-AZIONI " (PROG-3154) con Beneficiario OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) è revocata in autotutela, ai sensi degli artt. 3  , 7  e 21-quinquies  della L. n. 241/90 .
 
  2.  L'art. 1 del Decreto direttoriale n. 13 del 9 marzo 2020 viene, pertanto, modificato con riferimento all'elenco dei progetti ammessi a finanziamento, dal quale va esclusa la proposta progettuale suddetta.
 
 
  Articolo 2   
  1.  Al presente decreto sarà data pubblicità nelle forme previste dall' art. 32 della L. 18 giugno 2009, n. 69  , mediante pubblicazione sui siti del Ministero dell'Interno e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
 
  2.  Lo stesso decreto potrà essere impugnato entro 60 giorni, decorrenti dalla predetta pubblicazione, dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, o altrimenti entro 120 giorni, con uguale termine di decorrenza, a mezzo di ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.
 

 

Roma, 29 luglio 2022

L'AUTORITA' DELEGATA Tatiana Esposito