(Pagina realizzata in collaborazione con la
Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Firenze)
Vedi anche Glossario per richiedenti protezione internazionale
Cos’è la protezione internazionale?
È la possibilità di chiedere all’Italia rifugio per non tornare nel tuo Paese di origine perché hai paura per la tua vita.
Quando posso presentare la domanda di protezione internazionale?
Se hai lasciato il tuo Paese di origine o il Paese in cui vivevi e se pensi di non volerci o poterci rientrare perché hai paura di:
• essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per la tua opinione politica
• di essere condannato a morte
• di essere torturato
• di subire violenze perché nel posto dove vivevi c’è la guerra
e il tuo Paese non ti può o non ti vuole aiutare.
Come faccio a presentare la domanda di protezione internazionale e quali sono le fasi della procedura?
1. Domanda di protezione internazionale
Devi fare la domanda di protezione internazionale appena entri in Italia o il prima possibile:
• alla Polizia di frontiera oppure
• alla Questura di qualsiasi città italiana
La domanda viene fatta con il Modello C3 che compili insieme a un funzionario della polizia e a un interprete.
Ti danno poi la ricevuta della domanda (cedolino) e dopo qualche tempo il vero e proprio permesso di soggiorno per richiedente asilo.
2. Convocazione da parte della Commissione territoriale (chiamata per essere ascoltati)
Dopo aver fatto la domanda sei accolto in un centro di accoglienza finché non sei ascoltato da una Commissione territoriale durante l’audizione (intervista).
La Commissione territoriale ti chiama dopo un po’ di tempo. Il tempo di attesa cambia da persona a persona.
Se decidi di rimanere nel centro di accoglienza, l’operatore del centro di accoglienza ti dice quando devi andare alla Commissione territoriale per raccontare la tua storia.
Se non vai nel centro di accoglienza o decidi di lasciarlo, ricorda di avvisare la Questura dell’indirizzo dove vivi perché riceverai una lettera di convocazione a casa tua (Attenzione: ricorda di mettere il tuo cognome sul campanello e sulla cassetta della posta).
3. Preparazione all’audizione (intervista)
Appena sai la data dell’audizione:
• Controlla che la lingua che hai comunicato alla polizia sul Modello C3 sia quella in cui vuoi essere ascoltato. Se vuoi parlare con la Commissione territoriale in una lingua diversa da quella indicata nel Modello C3, almeno una settimana prima del giorno dell'audizione, manda una e-mail a rifugiati.firenze@interno.it e scrivi la lingua che scegli
• Prepara i documenti che vuoi consegnare alla Commissione territoriale e che riguardano, per esempio, la tua età, la tua cittadinanza, i tuoi titoli di studio, i Paesi in cui hai vissuto, eventuali denunce, contratti, certificati medici
• Puoi anche preparare una memoria scritta della tua storia con l’aiuto degli operatori del centro di accoglienza o, se vivi fuori dal centro, di un avvocato. Devi firmare e consegnare la memoria scritta alla Commissione territoriale, possibilmente qualche giorno prima dell’audizione (inviandola a rifugiati.firenze@interno.it e scrivendo il tuo nome nell’oggetto dell’e-mail)
4. Audizione (intervista)
È il momento in cui racconti la tua storia a un membro della Commissione territoriale che ti ascolta con l’aiuto di un interprete che parla la tua lingua.
• All’audizione partecipate tu, un membro della Commissione territoriale, un interprete e, se vuoi, anche un avvocato. Se sei minore di 18 anni partecipa anche il tuo tutore
• L’interprete ti spiega come funziona l’audizione, cos’è la protezione internazionale e i possibili risultati dell'audizione
• L’audizione è confidenziale, ma quello che dici viene scritto dal membro della Commissione territoriale in un verbale che ti viene consegnato alla fine dell’intervista
• Durante l’audizione, dopo alcune domande generali (luogo di nascita, famiglia, studio e lavoro), puoi raccontare la tua storia dicendo la verità e il membro della Commissione territoriale ti fa altre domande per capire meglio la tua situazione
• Alla fine dell’audizione rileggi tutto quello che è stato detto insieme all’interprete. Il membro della Commissione territoriale ti chiede di firmare il verbale e te ne dà una copia
5. Risultato dell’audizione
Dopo averti ascoltato la Commissione territoriale (composta non solo dal membro della Commissione territoriale che ti ha ascoltato ma anche da altre tre persone), decide se puoi avere o non puoi avere la protezione internazionale. I possibili risultati sono questi:
• Puoi avere lo status di rifugiato. La Questura ti dà un permesso di soggiorno per 5 anni, automaticamente rinnovabile
• Puoi avere lo status di protezione sussidiaria. La Questura ti dà un permesso di soggiorno per 5 anni. Per questo permesso devi chiedere il rinnovo
• Puoi avere un permesso per “protezione speciale”. La Questura ti dà un permesso di soggiorno per 1 anno, che devi rinnovare ogni anno
• La Commissione territoriale decide che non puoi avere la protezione internazionale (rigetto)
Attenzione: ricorda che se sei malato, se sei vittima di una calamità naturale nel tuo Paese, di violenza domestica (in Italia) o di sfruttamento lavorativo (in Italia) puoi chiedere un permesso per “casi speciali” in Questura.
Il risultato dell’audizione ti viene comunicato:
• dall’operatore se vivi nel centro di accoglienza
• con una lettera a casa se vivi fuori dal centro di accoglienza
6. Ricorso
Se non sei d’accordo con la decisione della Commissione Territoriale puoi fare ricorso entro 30 giorni con l’aiuto di un avvocato. Se non hai soldi puoi chiedere il gratuito patrocinio.
Aggiornamento: maggio 2019