1. A quanto ammonta il reddito annuale lordo minimo previsto per il lavoratore straniero altamente qualificato?
L'importo non deve essere inferiore al triplo del livello minimo previsto per l'esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria (8.263 euro) e quindi non può essere minore di 24.789 euro.
2. Come si fa ad ottenere il riconoscimento della qualifica professionale regolamentata in Italia?
In Italia l’esercizio delle attività professionali è libero, salvo i casi delle professioni regolamentate. Per accedere o esercitare queste professioni è necessario possedere determinati requisiti oppure essere iscritti in appositi albi o elenchi (ai sensi dell’art. 2229 del Codice Civile).
Fra le professioni regolamentate ci sono professioni tecniche, giuridico-legali, amministrative-economiche, professioni mediche e socio-sanitarie e altre professioni.
Riconoscimento delle qualifiche professionali regolamentate in Italia
Il riconoscimento delle qualifiche professionali permette di accedere, se in possesso dei requisiti specificamente previsti, alla professione corrispondente per la quale i lavoratori stranieri sono qualificati nello Stato membro d'origine e di esercitarla alle stesse condizioni previste dall'ordinamento italiano. In tale contesto, la professione che l'interessato eserciterà sul territorio italiano sarà quella per la quale risulta qualificato nel proprio Stato membro d'origine, se le attività sono comparabili.
Ai fini del riconoscimento delle qualifiche professionali regolamentate in Italia sono competenti a ricevere le domande, presentate ai sensi degli artt. 16 e 17 del Decreto Legislativo 6 novembre 2007, n. 206 , ed a prendere le collegate decisioni, le autorità indicate all' articolo 5 dello stesso decreto.
Per esempio: il Ministero della Salute, per le professioni sanitarie; il Dipartimento per le politiche giovanili e le attività sportive della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per le attività che riguardano il settore sportivo.
Entro trenta giorni dal ricevimento della domanda, l'autorità accerta la completezza della documentazione esibita e ne dà notizia all'interessato e, se necessario, ne richiede eventuali integrazioni.
La materia è disciplinata dall' articolo 49 del D.P.R. 394 del 1999 e dal D.Lgs. 206 del 2007 di attuazione della Direttiva UE 36/2005 del 7 settembre 2005 relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali.
Per approfondimenti consulta il Focus del Portale Integrazione Migranti.
3. Per chi non è possibile richiedere la Carta Blu UE?
Per i cittadini stranieri che:
a) soggiornano per protezione temporanea o per motivi umanitari oppure che hanno richiesto il relativo permesso di soggiorno e sono in attesa di una decisione su tale richiesta;
b) soggiornano in quanto beneficiari di protezione internazionale;
c) chiedono di soggiornare per ricerca scientifica, ai sensi dell' art. 27-ter Testo Unico (rientrano invece tra i destinatari della disposizione gli stranieri già presenti sul territorio in quanto titolari di un permesso di soggiorno per ricerca [vedi Circolare Ministero Interno n. 5209 del 3 agosto 2012] );
d) soggiornano in quanto familiari stranieri di cittadini dell'Unione che hanno esercitato o esercitano il loro diritto alla libera circolazione in conformità della direttiva 2004/38/CE;
e) beneficiano dello status di soggiornante di lungo periodo e soggiornano in Italia ai sensi dell' articolo 9-bis, del Testo Unico, per motivi di lavoro autonomo o subordinato;
f) fanno ingresso in uno Stato membro in virtù di impegni previsti da un accordo internazionale che agevola l'ingresso e il soggiorno temporaneo di determinate categorie di persone fisiche connesse al commercio e agli investimenti;
g) soggiornano in qualità di lavoratori stagionali;
h) soggiornano, in qualità di lavoratori distaccati, ai sensi dell' articolo 27, comma 1, lettere a) , g) ed i) del Testo unico;
i) che in virtù di accordi conclusi tra il Paese terzo di appartenenza e l'Unione e i suoi Stati membri beneficiano dei diritti alla libera circolazione equivalente a quelli dei cittadini dell'Unione;
l) che sono destinatari di un provvedimento di espulsione anche se sospeso.
4. Quando viene rifiutato il rilascio del nullaosta?
Il nulla osta al lavoro e' rifiutato oppure, nel caso sia stato rilasciato, e' revocato se i documenti presentati sono stati ottenuti mediante frode o sono stati falsificati o contraffatti oppure se lo straniero non si reca presso lo Sportello Unico per l'Immigrazione per la firma del contratto di soggiorno entro il termine 8 giorni dall'ingresso in Italia, salvo che il ritardo sia dipeso da cause di forza maggiore.
Le revoche del nullaosta sono comunicate al Ministero degli Affari Esteri tramite i collegamenti telematici.
Il nullaosta al lavoro è inoltre rifiutato se il datore di lavoro risulti condannato negli ultimi cinque anni, anche con sentenza non definitiva, compresa quella adottata a seguito di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell' articolo 444 del codice di procedura penale, per:
a) favoreggiamento dell'immigrazione clandestina verso l'Italia e dell'emigrazione clandestina dall'Italia verso altri Stati o per reati diretti al reclutamento di persone da destinare alla prostituzione o allo sfruttamento della prostituzione o di minori da impiegare in attività illecite;
b) intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro ai sensi dell'articolo 603-bis codice penale;
c) reati previsti dall' articolo 22, comma 12.
5. Quali sono i Paesi titolati ad emettere la Carta blu UE?
Islanda, Norvegia, Svezia, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Danimarca, Olanda, Belgio, Lussemburgo, Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Austria, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Francia, Spagna, Portogallo, Italia, Malta, Grecia, Cipro.
6. E' possibile assumere a tempo indeterminato un lavoratore richiesto con la procedura della Carta Blu UE?
Sì, è possibile.
7. Il lavoratore con Carta Blu UE può cambiare datore di lavoro?
Sì. Se il cambiamento viene fatto nei primi 2 anni è necesario inviare prima il nuovo contratto alla Direzione Territoriale del Lavoro competente per luogo di attività lavorativa per il rilascio dell'autorizzazione, che si intenderà acquisita decorsi inutilmente 15 giorni dalla ricezione della documentazione.