1. Copia autentica della sentenza di divorzio, tradotta ed in regola con le norme sulla legalizzazione; 
2. idonea documentazione comprovante la sussistenza dei requisiti di cui all’art. 64 della Legge n. 218/95 e del passaggio in giudicato della sentenza;
3. se necessario l’Ufficiale di Stato Civile potrà chiedere notizie e indicazioni integrative all’interessato o attivare il consolato italiano all’estero al fine di ottenere le informazioni e le integrazioni che gli occorrono. 

Non è necessario procurarsi alcun modulo.

La richiesta di trascrizione della sentenza può essere presentata all’Ufficiale dello Stato Civile direttamente dall’interessato oppure per tramite dell’autorità diplomatica o consolare italiana all’estero. La trascrizione deve essere richiesta al Comune che ha provveduto alla trascrizione o all’iscrizione dell’atto di matrimonio.

La sentenza viene trascritta nei registri di Stato Civile e annotata a margine dell’atto di matrimonio e dell’atto di nascita e viene effettuata una comunicazione all’Ufficio di anagrafe del Comune di iscrizione APR o AIRE per la rettifica dello Stato Civile. 

Legge n. 218 del 31 maggio 1995 “Riforma del sistema italiano di diritto internazionale privato”.