Regione Toscana
Domande e risposte sull'iscrizione anagrafica per familiare di comunitario (per soggiorno superiore a 3 mesi)

1 . Cosa s'intende per cittadino dell'Unione?
I cittadini dei seguenti Stati:
Austria, Belgio,Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia,Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.
Sono equiparati ai cittadini dell'Unione i cittadini di Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein.

2. I familiari comunitari di cittadini dell'Unione Europea che intendono soggiornare in Italia per un periodo non superiore a 3 mesi sono sottoposti a qualche condizione o formalità?
No, è necessario soltanto il possesso di un documento di identità valido per l'espatrio.

3. E' ammesso il ricorso in caso di rigetto dell'istanza di iscrizione anagrafica per la mancanza requisiti anagrafici?
Sì, l'interessato può presentare ricorso al Prefetto entro 30 giorni dalla comunicazione del provvedimento.

4. Dopo quanto tempo il cittadino dell’Unione ha diritto al soggiorno permanente? 
Il cittadino dell’Unione che ha soggiornato legalmente ed in via continuativa per 5 anni nel territorio nazionale ha diritto al soggiorno permanente.

5.Il decesso del cittadino dell'Unione o la sua partenza dal territorio nazionale incidono sul diritto di soggiorno del familiare avente la cittadinanza in uno Stato membro? 
No, non incidono a condizione che essi abbiano acquisito il diritto di soggiorno permanente o siano in possesso dei requisiti necessari per diventare a sua volta titolare di un autonomo diritto di soggiorno (vedi scheda “Iscrizione anagrafica (per soggiorni superiori a 3 mesi)”)

6. Il divorzio o l'annullamento del matrimonio dei cittadini dell'Unione incide sul diritto di soggiorno dei loro familiari aventi la cittadinanza di uno Stato membro? 
No, non incidono a condizione che essi abbiano acquisito il diritto al soggiorno permanente

7. Il familiare del lavoratore subordinato o autonomo che decede mentre era in attività senza avere ancora acquisito il diritto di soggiorno permanente può acquisire ugualmente il diritto di soggiorno?
Sì, se si verifica una delle seguenti condizioni:

  • il lavoratore subordinato o autonomo, alla data del suo decesso, abbia soggiornato in via continuativa nel territorio nazionale per due anni;
  • il decesso sia avvenuto in seguito ad un infortunio sul lavoro o ad una malattia professionale;
  • il coniuge superstite abbia perso la cittadinanza italiana a seguito del matrimonio con il lavoratore dipendente o autonomo.

8. I figli del cittadino dell'Unione che abbandona il territorio nazionale o decede e il genitore che ne ha l'affidamento perdono il diritto di soggiorno? 
No, non lo perdono nel caso in cui i figli siano iscritti in un istituto scolastico fino al termine degli studi.

9. Le assenze dal territorio nazionale del cittadino dell'Unione pregiudicano il diritto di soggiorno permanente? 
Il diritto di soggiorno permanente non è pregiudicato da assenze che non superino complessivamente sei mesi l’anno e anche da assenze di durata superiore dovute all’assolvimento di obblighi militari, o anche da assenze fino a dodici mesi consecutivi per motivi come gravidanza, maternità, malattia grave, studi e formazione professionale, o distacco per motivi di lavoro in un altro Stato.
Il diritto di soggiorno permanente si perde in ogni caso a seguito di assenze di durata superiore a due anni consecutivi.

10. Il cittadino dell’Unione può richiedere l’attestazione di soggiorno permanente al Comune di residenza? 
Si, a richiesta dell'interessato, il comune di residenza rilascia al cittadino di uno Stato membro dell'Unione europea un attestato che certifichi la sua condizione di titolare del diritto di soggiorno permanente.
L'attestato è rilasciato entro trenta giorni dalla richiesta corredata dalla documentazione atta a provarne le condizioni.
L'attestato può essere sostituito da una istruzione contenuta nel microchip della carta di identità elettronica secondo le regole tecniche stabilite dal Ministero dell'interno.

11.I cittadini dell’unione e i loro familiari hanno diritto di esercitare attività economiche? 
Si, i cittadini dell'Unione e i loro familiari hanno diritto di esercitare qualsiasi attività economica autonoma o subordinata, escluse le attività che la legge, conformemente ai Trattati dell'Unione europea ed alla normativa comunitaria in vigore, riserva ai cittadini italiani.

12. Per quali motivi il diritto di ingresso e soggiorno dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari può essere limitato? 
Può essere limitato solo per motivi di ordine pubblico o di pubblica sicurezza.

13. In quali casi si può procedere all’allontanamento dallo Stato? 
Il provvedimento di allontanamento dei cittadini degli altri Stati membri dell'Unione europea e dei loro familiari, qualunque sia la loro cittadinanza, può essere adottato quando vengono a mancare le condizioni che determinano il diritto di soggiorno dell'interessato. 
In tali casi il provvedimento di allontanamento viene adottato dal Prefetto territorialmente competente in base al luogo di iscrizione anagrafica del destinatario e sarà comunicato al comune ove lo stesso è iscritto. In tali casi il provvedimento di allontanamento viene adottato dal Prefetto territorialmente competente in base al luogo di iscrizione anagrafica del destinatario e sarà comunicato al comune ove lo stesso è iscritto

14. È possibile ricorrere contro i provvedimento di allontanamento? 
Sì , è ammesso ricorso al Tribunale amministrativo regionale per il Lazio, sede di Roma.
Il ricorso può essere presentato anche per il tramite della rappresentanza diplomatica o consolare italiana nel Paese di provenienza dall'interessato.