Regione Toscana
Domande e risposte sul nullaosta al lavoro subordinato (richiesta numerica e nominativa) - DECRETO FLUSSI
  1. Come mai il procedimento non è attivabile in qualsiasi momento?
    Il nullaosta è rilasciato in corrispondenza delle quote stabilite con il decreto flussi, pertanto il datore di lavoro può presentare la richiesta al lavoro subordinato solo nei termini e con le modalità indicate dal decreto flussi emanato per l’anno in corso.
  2. Viene acquisita tramite il Centro per l’impiego la disponibilità di altri lavoratori nazionali, comunitari o extracomunitari già residenti?
    Sì, il procedimento di rilascio del nullaosta da parte del Sportello Unico comprende anche il preventivo espletamento degli adempimenti per la comunicazione delle richieste al Centro per l’impiego.
  3. A quale Sportello Unico può essere presentata la richiesta di nullaosta?
    Attraverso la procedura online di presentazione della domanda il sistema, tramite i dati forniti relativamente al datore di lavoro (se persona fisica o giuridica) e alla località di impiego del lavoratore, individua lo Sportello Unico competente al rilascio del nullaosta.
  4. Quali sono le comunicazioni obbligatorie che il datore di lavoro deve effettuare in caso di assunzione, variazione e cessazione del rapporto di lavoro con il lavoratore straniero?
    Consulta l'approfondimento "Assunzione, trasformazione, proroga e cessazione dei rapporti di lavoro con cittadini non comunitari".
  5. Quali sono i documenti d’identità equivalenti al passaporto?
    I documenti di identità equivalenti al passaporto possono essere:
  • documento di viaggio per apolidi;
  • documento di viaggio per rifugiati;
  • titolo di viaggio per stranieri impossibilitati a ricevere un valido documento di viaggio dall’Autorità del paese di cui sono cittadini);
  • lasciapassare delle Nazioni Unite;
  • documento individuale rilasciato da un Quartier Generale della NATO al personale militare di una forza della NATO;
  • libretto di navigazione, rilasciato ai marittimi per l’esercizio della loro attività professionale;
  • documento di navigazione aerea;
  • carta d’identità valida per l’espatrio per i cittadini di uno Stato dell’Unione Europea;
  • carta d’identità ed altri documenti dei cittadini degli Stati aderenti all’ ”Accordo Europeo sull’abolizione del passaporto” (firmato a Parigi il 13.12.1957).