È necessaria per poter soggiornare in Italia per motivi familiari.
Il permesso è rilasciato allo straniero regolarmente soggiornante, entro 1 anno dalla scadenza del titolo del soggiorno, che abbia in Italia familiari con i requisiti per il ricongiungimento familiare.
Va richiesta entro 1 anno dalla scadenza del precedente permesso.
60 giorni dalla data della richiesta.
1. Essere un familiare per il quale può essere chiesto il ricongiungimento di cittadino straniero regolarmente soggiornante in Italia, avente i requisiti per richiedere il ricongiungimento familiare.
Per ricongiungimento tra genitori e figli
Per i genitori maggiori di 65 anni
Per ricongiungimento tra coniugi
Nota: per la richiesta di permesso di soggiorno per motivi di famiglia con straniero riconosciuto rifugiato o ammesso alla protezione internazionale è sufficiente produrre documentazione attestante il rapporto di parentela.
Il modulo 209 può essere ritirato presso la Questura o, se titolare di permesso di soggiorno elettronico, si utilizza il kit delle Poste.
La domanda va presentata alla Questura o, se titolare di permesso di soggiorno elettronico, la richiesta si presenta presso gli Uffici postali abilitati.
Al momento della presentazione della richiesta allo sportello dell'ufficio postale abilitato, lo straniero verrà identificato con passaporto o altro documento equipollente.
L'operatore di Poste provvederà a consegnare allo straniero la ricevuta della raccomandata che dovrà essere conservata e potrà essere utilizzata per lavorare, iscriversi all’anagrafe e al Servizio Sanitario. Sulla ricevuta sono stampati due codici identificativi personali (user id e password) tramite i quali il richiedente potrà conoscere lo stato della pratica collegandosi al sito http://questure.poliziadistato.it/stranieri/.
L'operatore di Poste consegnerà anche la comunicazione della data di convocazione stabilita in cui dovrà presentarsi in Questura per il primo appuntamento, dove consegnerà 4 fotografie e si farà prendere le impronte digitali.
(Le persone anziane, in stato di gravidanza, portatori di handicap o con salute precaria, hanno la precedenza nella fila per il ritiro del permesso).